Rancore nei confronti dell' ex.

Salve, sono una ragazza di 23 anni e vi scrivo perchè sono ormai più di 6 mesi che vivo in una situazione di "instabilità": ci sono momenti in cui sto relativamente bene e altri in cui ho davvero molto rancore e rabbia dentro che creano in me un forte nervosismo.
Tutto ciò è dovuto alla situazione che si sta verificando con il mio ex: siamo stati insieme 2 anni e cinque mesi fa ci siamo lasciati a causa di vari motivi esterni che hanno provocato ,in me, molto rancore e aspettative e ,in lui ,confusione e veri e propri attacchi d' ansia( lui ha 29 anni ed era ormai senza lavoro da più di un anno).
La storia "sembrava" conclusa nonostante in questi 5 mesi ci sentissimo sporadicamente, mesi in cui sono stata molto male perchè è stata forse la prima persona che io abbia amato davvero, per me lui era quello giusto, non uno qualsiasi; anche io lo ero per lui ,e me lo dimostrava con i fatti,ma poi le cose sono cambiate.
Ho cercato comunque di andare avanti e stavo accettando il tutto ma... un mese e mezzo fa, lui mi riscrive dicendo di volerci riprovare, che gli mancavo ma che sarà molto difficile e voleva fare tutto con molta calma e senza pressioni. Io, dopo un iniziale diffidenza decido di dargli corda, di dargli un altra possibilità e incominciamo a risentirci. Dunque, per farla breve: è più di un mese che sento solo belle parole ma non vedo fatti concreti. Mi sembra di parlare con una brutta copia di Dr Jeckill e Mr Hide, lui è estremamente incoerente con se stesso e mi sta deludendo molto, per l' ennesima volta.Il punto è che io non riesco a perdonare a me stessa di essere così "dipendente da lui": dipendente nel senso che sono sempre stata una ragazza forte e indipendente ma a causa forse del troppo amore/odio provato nei suoi confronti ora mi ritrovo in questa situazione di stallo e non riesco ad uscirne,voglio per forza aggiustare la situazione con lui. Voglio vedere fin dove vuole arrivare, senza rimpianti ne pressioni, ne aspettative.
Non so come comportarmi con lui: si fa sentire praticamente tutti i giorni, ma non sta facendo nulla di concreto. Forse c' è bisogno di più tempo? Più passa il tempo e più il mio rancore nei suoi confronti aumenta. Io vorrei sapere come fare per eliminare questo rancore. Spesso mi alzo la mattina nervosa perché mi creo viaggi mentali su di lui, sono diventata un altra persona. Mi manca la persona che ero, solare, forte, che attirava tutti a se con questa "luce". Ma da quando ci siamo lasciati non mi sento più così, è come se avessi perso una parte di me e se gli sto dando questa ultima possibilità è solo perchè credo che possa cambiare,tornare quello che era.
Una volta un saggio mi ha detto " se vuoi che le cose cambino, tu stesso devi cambiare"ma come fare concretamente ad effettuare questo cambiamento? Come faccio a liberarmi del rancore, delle aspettative che ho nei suoi confronti e magari farlo riavvicinare a me? E cosa più importante di tutte,come faccio a riconquistare me stessa?
Grazie mille.
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Dr. Michele Spalletti Psicologo, Psicoterapeuta 209 6 1
G.le utente, potrebbe spigarci con maggiori dettagli perchè prova così tanto rancore nei confronti del suo ex. Sarebbe importante saperlo, dal momento che, se ho ben capito, vi siete lasciati per motivi esterni a voi.
Potrebbe approfondire questo passaggio?
Infine perchè ritiene il suo ex non concreto, dal momento che anche lei mi sembra essere alquanto indecisa?

Dr. Michele Spalletti, psicologo - psicoterapeuta

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dopo
Utente
Utente
Lui, per via del lavoro stava entrando in una sorta di stato " semi-depressivo",(è una persona molto ambiziosa e il lavoro è sempre stato una colonna portante della sua vita) e ha completamente cambiato atteggiamento nei miei confronti, mi metteva da parte. Non stava bene con se steso, si sentiva un fallito, aveva attacchi di panico. Ciò ha fatto degenerare il nostro rapporto. Ha incominciato a trattarmi male, avevamo litigate molto accese. Mi ha fatto sentire sola, non amata e ha generato in me molta rabbia. Più io gli andavo incontro più lui si allontava. Più io mi allontanavo più lui si avvicinava. Non eravamo quasi mai in equilibrio. Io d' altra parte mi aspettavo sempre "qualcosa" da lui e quando questo "qualcosa" non si verificava, le mie aspettative nei suoi confronti venivano deluse e me la prendevo. Questa situazione, degenerata nel tempo, ha portato lui a dubitare dei suoi sentimenti nei miei confronti. Mi ha lasciata due volte ed è tornato entrambe, e ora nuovamente è tornato ma non sta facendo nulla di concreto per "dimostrarmi" che le cose potrebbero essere diverse ora.
Io penso di avere bisogno semplicemente di equilibrio. Questi sono i motivi per cui provo rancore nei suoi confronti, mi sembra quasi di essere presa in giro.
Io sono indecisa, perchè fin quando non vedrò fatti concreti da parte sua sicuramente non riuscirò a "perdonarlo" del tutto, e quindi a lasciarmi andare.
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Dr. Michele Spalletti Psicologo, Psicoterapeuta 209 6 1
G.le utente, grazie per le precisazioni.
Il suo stato, visto gli antecedenti, è più che comprensibile e mi stupisce che, nonostante tutti i "tira e molla" da lei delineati, ancora possa credere che lui sia cambiato o sia diverso.
Da quanto dice, il suo ex sembra una persona concentrata soprattutto su se stessa che non è ben disposta ad "investire" sull'altro.
Difficilmente si può migliorare in tal senso, quindi spetta a lei decidere se accettarlo così com'è o cercare quancuno che sappia trattarla come desidera.
L'instabilità e la mancanza di equilibrio di cui parla è l'effige incarnata della modalità con cui si è sviluppato, compiuto e disfatto il vostro rapporto.
La vostra relazione, in termini di regole e designazioni (il modo in cui concepiamo l'altro nella relazione), è questa e (mi permetta l'allusione) e niente più o niente di diverso da questo.
se decide di riprendere dovrà accettare di trovarsi su "un'altalena" con tutti i pro e i contro...
L'ultima scelta spetta solo a lei. Lui sta facendo come sempre, ovvero, lascia e prende, prende e lascia, c'è e non c'è e questo, è comprensibile, è difficile da reggere.
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Gentile utente,
ci riferisce che il suo ragazzo a seguito perdita del lavoro ha avuto vissuti depressivi e attacchi di panico e che tutto ciò ha influito sul degenerare del vostro rapporto.
Sarebbe indicato pertanto che il suo ragazzo consultasse uno psicoterapeuta che possa sostenerlo. Ha provato a consigliarli questo passo?

Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Servizi on line
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