Genitori invadenti

Salve ho 27 anni ed ho alle spalle una travagliata storia sentimentale...sono una persona sessualmente e sentimentalmente molto libera. ho sempre avuto partner che ho regolarmente tradito e partner con storie complicate.
In tutto ciò i miei genitori sono sempre stati al corrente delle mie scelte sentimentali, in quanto molto legato alla famiglia.
Credo sia stato un grave errore da parte mia, infatti ora la situazione è precipitata.
Ho attualmente una stabile e serena relazione con una ragazza separata di 7 anni più grande di me e con un figlio.
Al di là della differenza d'età (mia madre senza saperlo, ma solo vedendola ne aveva dati 22) stiamo bene...io senza forzarmi o altro ho smesso di tradire, ho notato di provare fastidio davanti a immagini di ragazze nude o seminude o scatti ammiccanti di ragazze su fb.
insomma la rispetto e lei fa altrettanto, c'è molto dialogo tra noi e premetto che lei ha lasciato seduta stante il marito che la malatrattava per stare con me e infatti ripeto siamo molto sereni.il problema è che i miei genitori, a loro dire molto aperti mentalmente, non accettano la situazione, tanto che mia madre ha detto che ho dei problemi e andrei curato, ho detto che ad una certa età le mie scelte sentimentali non possono essere condizionate da loro, se sbaglio me ne assumo le responsabilità e loro mi dicono che non sto capendo nulla o altro...peraltro tutte le altre volte che si sono intromessi dopo poco ho perso la serenità e ho lasciato la ragazza...ma ora no...mi sento sereno e l'unico mio obiettivo e non farla accettare ma quanto meno renderla indifferente ai loro occhi e così questa storia...e invece loro mi mettono contro i parenti e tutti..non so più cosa fare...mi ricattano con la questione dei soldi...sto finendo l'università...e loro mi minacciano dicendo che mi cacciano di casa e mi levano tutto...ma io rinuncerei volentieri a tutto solo per stare sereni noi e loro...ma non è certo la soluzione...io dopo anni mi sento molto sereno...non ho comportamenti perversi e credetemi che le mie amiche di letto ne sono rimaste sorprese perchè non era nel mio carattere...se io sono sereno anche se all'apparenza sbagliata come storia...come posso far capire che alla fin fine la decisione sentimentale è mia e che loro non possono e non devono intervenire...ho detto ma se fossi gay mi mandereste a curarmi? la risposta è si...ma quello che fai ora è anche peggio dell'essere gay...devo sottopormi a cure psicologiche???ditemi che fare perchè la situazione in casa è pesante ed ho una sorella piccola che ne paga le conseguenze di questo stress...così come io e loro...persino il prete si accorto che ci vogliamo e che su mia e sua volontà abbiamo deciso di sciogliere il matrimonio con la sacra rota perchè è come se ci fossimo trovati e adesso siamo pronti per una storia normale...con un finale normale e un futuro normale...siamo consci di quello che vogliamo e stiamo soffrendo e patendo per riuscire a raggiungerlo...voglio solo serenità.grazie
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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile Utente,

è difficile risponderLe dato che Lei in questo momento è in quella fase tardo adolescenziale tra l'essere studente e l'essere uomo padre di famiglia (di italica cultura).
Ed allo stesso tempo anche i suoi genitori stanno vivendo quella fase di trasformazione tra il bravo bimbo che va a scuola ed è maschio (quante femmine!!!) e che... loro speravano qualcosa di diverso...

Sulla sorella...

[ora Le chiedo un grosso sforzo mentale. Quanto segue è solo una parafrasi delle Sue parole, e riflette il mio pensiero, che non è detto sia compatibile con la situazione personale]

scusi, con questi maschi vanno in giro a portarsi a letto le femmine, è ovvio che la sorella femmina debba essere tenuta sotto campana... metta che capita nelle grinfie di uno come il fratello che non rispetta...
... e se poi resta incinta?

Che dirle?

Delle volte capita che gli adolescenti vengano portati dallo psicologo.
Ad alcuni viene spiegato che l'utilità degli incontri può essere semplicemente di tranquillizzare il genitore, per cui si tratta di passare del tempo insieme.

Certo, quel tempo potrebbe essere più utile del poter dire "ma io sto andando dallo psicologo e sto facendo quello che vuoi tu" ad un genitore apprensivo ed invadente.

Alcuni adolescenti prendono quello spazio oltre che come "tranquillizzante per i genitori" come un momento di crescita e di riflessione proprio.

Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492

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dopo
Utente
Utente
La questione sorella è riferita al fatto che ha 8 anni...che sente l'aria pesante e il nervosismo che aleggia in casa e a sua volta ne soffre...ho solo bisogno di capire come potrei essere d'aiuto a me stesso e a loro dal momento che io da solo se secondo loro ho un problema...non lo vedo...solo non posso più accettare la loro invadenza con i miei sentimenti. grazie
[#3]
dopo
Utente
Utente
loro sono convinti che i sentimenti influenzino la mia vita a livello professionale per il futuro...non riescono a capire che i miei obiettivi di lavoro o di studio riesco a scinderli perfettamente dalla mia vita sessuale...intendono mettere bocca su tutto e vivendo in un paesino vivono con il pregiudizio e con la paura di quello che possono dire parenti e concittadini...ma io dico...ma chi se ne frega???? sono forse l'unico in questa situazione nel mondo? me ne infischio di ciò che pensa la gente tendenzialmente faccio quello che ritengo opportuno fare, nel modo più discreto e se poi sbaglio ammetto di aver toppato...e vado avanti...
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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile Utente,

alla luce del fatto che la sorella abbia 8 anni, considerando quindi 19 anni di differenza con Lei, allora la risposta di cui sopra non ha molto senso, o forse si.

Ha mai provato a chiedere ai suoi come mai temono il giudizio degli altri?
Come mai 19 anni di distanza tra un figlio e l'altro?
E quanti anni hanno oggi i genitori?
Quale è l'idea della "femmina" in famiglia?

Sempre prendendo spunto da quel che scrive, le femmine vanno bene per divertirsi, ma se ti devi accasare allora la femmina non deve essere "chiacchierata".

In parte vivere in una comunità piccola implica aspetti sociali diversi rispetto alla grande città. Per cui, in parte, un occhio di riguardo alla comunità è necessario: uno scandalo è per sempre, in una comunità piccola.
Ha anche dei vantaggi: anche merito diventa per sempre.

In che modo i suoi obiettivi di lavoro differiscono da quelli dei suoi genitori?
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dopo
Utente
Utente
il giudizio è per via della forte e longeva rispettabilità della mia famiglia tutti professori o professionisti e medici.
il perchè non esiste...mia madre voleva il terzo figlio da anni e dopo tanto è arrivato senza volerlo (nel senso non si sono messi d'impegno per farlo...).
l'idea non è della femmina in sè ma della famiglia e dei valori che un figlio deve avere tra cui saper scegliere amicizie e fidanzati/e ovvero scegli sempre persone migliori di te...
il concetto vanno bene per divertirsi è da ascrivere solo a me...loro detestano il mio comportamento e senso di sufficienza nel cercare fino ad ora rapporti occasionali che sono cessati in modo autonomo senza impormelo quando ho conosciuto questa ragazza.
l'età è 49 mia madre e 57 mio padre.
lo scandalo a mio avviso lo crei non scegliendo una persona che ha avuto un passato burrascoso o sfortunato, lo scandalo lo crei nel momento in cui il tuo comportamento non è serio a prescindere da chi hai accanto.
lo scandalo lo crei se dai occasione perchè si parli di te non del fatto che ti vuoi bene e ti rispetti con chi hai scelto ma se appunto poi fai il libertino pur avendo una compagna...
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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Genitle Utente,

diciamo che è un problema frequente:
se si vuole essere finanziati dai genitori, si deve fare quel che vogliono i genitori.
Altrimenti, bastone e fagottino, e si cerca fortuna in modo autonomo.

Certo, sembrerebbe dover scegliere tra l'essere membro della rispettabile famiglia o essere membro dissidente di una rispettabile famiglia.

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dopo
Utente
Utente
comprendo e concordo...ma quello che non riesco a capire è come si possa dire che sono malato è che ho bisogno di cure perchè non ho autostima e mi lego sempre a persone al di sotto delle mie possibilità dicono...il fatto è che con questa ragazza mi trovo bene e poi non c'è stato una frequentazione...ci siamo sentiti...ci siamo incontrati...da allora è passato un anno in cui stiamo insieme e in quel percorso nessuno ha detto all'altro ci fidanziamo o altro...ma abbiamo vissuto come se fosse "scontato" stare insieme...io ho descritto in un sms il nostro rapporto così :
<< Quando ci siamo messi insieme ci siamo incontrati mentre camminavamo da soli...ci siamo messi a parlare e arrivati ad un certo punto...tra un pensiero profondo e una risata...ci siamo chiesti da quanto camminavamo...avevamo fatto già un bel pezzo di strada...ma guardandoci ci siamo accorti che era piacevole parlare insieme e che in fondo era anche bello camminare insieme...un pò come se nessuno dei due avesse programmi per la giornata e per il futuro...e da li...il nostro cammino ancora continua...i nostri discorsi ancora continuano...quindi...se non hai programmi...mi piacerebbe camminare ancora con te...abbracciarti...stringerti come due liceali innamorati ora...mano nella mano come marito e moglie e i bambini festanti tra noi...per arrivare poi sottobraccio...che ancora parliamo...che da vecchietti ancora mi dai i baci...un viale primaverile...poi un viale autunnale...e una gran voglia di vivere per sempre insieme >>
siccome davvero non esistono forzature nel rapporto, non sento più l'esigenza spasmodica di avere rapporti sessuali frequenti e anche con altre partner...santo cielo...ci sarà un qualcosa di normale chiamato amore o sentimento che avrà un suo peso nelle mie scelte e che non sempre si può sindacare...puoi essere d'accordo o no...ma devi rispettarlo se non sto facendo nulla di realmente o particolarmente sbagliato o pericoloso per la mia vita...non vado a letto con una tossicodipendente, killer seriale o sieropositiva, è semplicemente una persona che ha un suo trascorso e che per me ha lasciato il marito in via definitiva, rinunciando ad un lauto stipendio e ad una sicurezza economica per stare insieme e sentirsi parole sue "finalmente rispettata e serena"...quindi io posso essere malato per loro nel non avere autostima...ma io mi sento solo sicuro di voler stare con lei e non lo faccio certo nè per dispetto nè per indifferenza verso le loro parole...ho indagato su di lei giusto per capire e tutto ciò che lei mi ha detto ho potuto constatare che fosse vero errori compresi...trovatemi la malattia!!
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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile Utente,

di solito si definisce malato chi fa cose strane: ma che sei matto?
E' una frase solita, usata quando l'altro fa qualcosa di assurdo... secondo il proprio canone di comportamento.

Forse deve solo parlare di più con i suoi genitori e dovete chiarirvi meglio su un pò di questioni.

Forse potrebbe aiutarla stampare queste parole e farle leggere.
O forse dovrebbe scoprire con chi la vorrebbero accasato o cosa ha questa ragazza che non va bene.

Poi la vita è fatta di compromessi, di giochi di potere, di incomprensioni e di riappacificazioni.