Vivere serenamente la gravidaza

Buongiorno,

sono una donna di 32 anni alla mia seconda gravidanza, una purtroppo si è conclusa all'8a settimana...precisamente a dicembre scorso. Successivamente sono di nuovo rimasta incinta e oggi sono alla 12a settimana.
Purtroppo non la vivo serenamente, ho paura che da un momento all'altro posso perdere di nuovo il piccolo... ho passato notti insonne, momenti di ansia che non mi fanno stare tranquilla, ogni singolo doloretto che sento (magari fisiologico) diventa una tragedia... fosse per me andrei tutti i giorni al pronto soccorso!
Evito anche rapporti con il compagno perchè ho paura...
Come posso fare?

Grazie in anticipo!
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Signora,
ha perfettamente ragione: l'esperienza che ha vissuto pochi mesi non è facile da superare ed è comprensibile che la felicità per questa nuova gravidanza sia in parte minata dal timore che le cose si possano ripetere.
Il suo compagno le è vicino e la comprende? Si sente supportata da lui?
Le consiglierei di rivolgersi al suo Consultorio di zona per incontrare (gratuitamente) uno/a psicologo/a che possa sostenerla in questo delicato momento:

http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_912_listaFile_itemName_8_file.pdf

Cordialmente,


Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicologo, Psicoterapeuta 648 21 5
Gentile Signora,
la perdita di una gravidanza è sempre un evento molto stressante nella vita di una donna, in parte è normale avere paura che questa esperienza possa ripetersi.
Da quello che racconta pare che la sua preoccupazione sia di una certa entità e lei stessa la viva come non ragionevole, a questo punto credo possa essere utile parlarne con la sua ginecologa.
Tenga conto che alti livelli di attivazione (ansia) possono ripercuotersi (questa volta davvero) sulla salute o benessere del feto, e la tensione nervosa può dare adito a tensioni muscolari che facilmente si traducono in dolori o fastidi;
detto ciò forse è meglio pensarci in termini di intervento finalizzato a ridurre la sua ansia di partenza più che nei termini di "mi faccio rassicurare relativamente a questo o quel doloretto".

Le faccio tanti auguri.


Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense