Adoro la solitudine

Ho ormai da un anno un rapporto d'amore molto pieno e soddisfacente con la mia compagna.Abbiamo attraversato momenti molto brutti (separazione mia e poi sua dai rispettivi coniugi e un recente aborto spontaneo) tuttavia siamo molto uniti e felici.E' la donna della mia vita,a differenza della mia ex moglie e' una donna che adora vivere la casa con il proprio uomo,la nostra sessualita' e' vibrante e appagante,idem la nostra formazione culturale e comunicazione emotiva.Riusciamo a stare assieme sotto lo stesso tetto ognuno assorto nelle proprie cose per ore intere senza ai rivolgerci la parola e tuttavia senza sentirci in colpa per questo,felici di essere assieme eppure due entita' ben distinte.Giochiamo,ci divertiamo,e' tutto molto bello.L'idea e' quella di io trasferirmi a breve da lei e gia' abbiamo fatto acquisti di nuovi mobili e complementi d'arredo per rendere casa sua un po' somigliante a me (abbiamo due stili di arredamento completamente differenti).Non ho ancora formalizzato la separazione con la mia ex moglie(mia moglie tergiversa per non darmela vinta) e su consiglio del mio avvocato mi e' stato suggerito di attendere di andare a vivere con la mia attuale compagna.Sentire questa frase e' stata per me un ancora di salvezza.Il weekend lo passo a casa della mia compagna ma a parte i primi tempi raramente vivo la cosa con naturalezza,almeno fino a quando non ho messo piede in casa sua ed e' come se il mio "io" con tutte le sue varianti rimanesse fuori dalla porta. Dormo da lei e dormo male,forse per il materasso diverso dal mio,tuttavia e' bellissimo alzarsi tardi la domenica e fare colazione assieme.Eppure durante la settimana quando ceno e guardo la tv da lei fino alle 23/23.30 il tornare a casa mia mi da uno strano sollievo.Torno a casa mia,accendo la tv,bevo un po' d'acqua,mi siedo sul divano nel piu' totale silenzio,ed e' bellissimo.Le mie cose,i miei libri,i miei hobbies,tutte cose che la mia ex moglie assieme a casa mia ha sempre detestato sono tutti li per me,in un religioso e morbido silenzio,come se mi riconoscessero e io riconoscessi loro senza interferenza alcuna.La mia compagna sta cominciando ad avvertire questa mia "esigenza" e sento che a volte in lei traspare amarezza e paura.E' utile sottolineare che e' un comportamento che mi segue fin dall'infanzia: durante i giochi tra bambini a casa mia (abbiamo sempre abitato in case molto grandi con ampi giardini) io prendevo parte ai giochi finche' ad un certo punto mi stufavo e mi rifugiavo nel silenzio della mia cameretta a respirare la tranquillita' delle mie cose,dei miei giocattoli,dei mobili. Idem ho un ricordo d'asilo in cui prima che iniziassero le lezioni gli altri bambini giocavano in modo chiassoso e disordinato mentre invece io entravo in classe e mi sedevo al banco osservandoli e cercando di capire cosa ci fosse di cosi' divertente a urlare,fare baccano e prendersi a spintoni.
Insomma dentro di me e' come se continuassi a rimandare il progetto di questa nuova convivenza.
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Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile utente,
sembra che per lei la convivenza sia un aspetto imprescindibile della relazione di coppia. Non tutte le relazioni creano beneficio reciproco attraverso il vivere insieme.
Bisogna capire la sua attuale compagna che pensa della possibilità di vivere una relazione in appartamenti separati....
Detto questo credo che un po' di ambiguità rispetto ad una decisione come la sua sia comune. Vede i "legami" si chiamano così perché ci stringono; questo può portare dei benefici ma anche togliere parte della nostra libertà individuale.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore grazie per la risposta,

va sottolineato il fatto che per me l'estate e' un periodo di grande impegno dal punto di vista professionale in cui la natura del mio lavoro chiede la mia disponibilita' 7 giorni su 7 per 12/16 ore al giorno. Il tutto poi termina a fine estate. Vivo il lavoro con grande trasporto e passione e per fortuna questi orari ed impegni sono limitati solo ai mesi estivi altrimenti credo che la qualita' della mia vita ne risentirebbe in qualsiasi ambito. Tuttavia quanto arriva il momento di lavorare io mi do al 110% e vorrei far capire alla mia compagna che l'idea di trasferirmi da lei in mi spaventerebbe di meno se la cosa si potesse concretizzare da meta' ottobre in poi,ma vista la mia non ancora legalmente definita situazione coniugale non voglio che lei soffra o inizi a farsi strane idee. In estate ho piu' che mai bisogno di dormire bene e di "lasciare il mondo fuori" una volta che torno a casa dal lavoro e mi rimangono quelle poche ore di sonno.