Non so cosa fare e probabilmente non troverò mai il coraggio di andare da uno psicologo in carne

Gentili dottori, sono una ragazza di 20 anni. Sono in un periodo molto buio della mia vita. Non ho passato per la 2 volta il test di medicina. Non ho amiche, noN esco la sera.Sono fidanzata con un ragazzo senza che i miei genitori lo sappiano perchè non approverebbero. La mia vita è uno schifo. Non so prendere una decisione. Non so se lasciare la facoltà che sto frequentando. Non riesco a far chiarezza in me stessa, non faccio altro che dormire e quando non dormo sto sul divano a non far nulla. La cosa peggiore è che non c'è nessuno che provi a consolarmi. Mio padre mi dice che l'ho deluso, mi rimprovera continuamente e io non riesco a esprimere cosa ho dentro. Mi sento davvero depressa. Non so cosa fare e probabilmente non troverò mai il coraggio di andare da uno psicologo in carne ed ossa. Scusate per lo sfogo, ma non so che fare della mia vita. Grazie
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 122
(..) probabilmente non troverò mai il coraggio di andare da uno psicologo in carne ed ossa (..)
questa è una situazione che deve superare se vuole uscire dal suo problema.
se avesse una malattia direbbe di non avere il coraggio di andare da un medico?
Beh è la stessa cosa. Quindi se vuole uscirne sa cosa fare!
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Ragazza,
non si scusi, siamo qui per ascoltarla.
Le sue parole ben esprimono la sua condizione, il senso di solitudine che prova, il suo bisogno di appoggi emotivi e affettivi che sente mancare, in particolare nel difficile rapporto con suo padre.

Non ci dice nulla di come andassero le cose in precedenza, ma è probabile che il passaggio dalle superiori all'università possa essere stato per lei difficoltoso e abbia forse evidenziato alcune difficoltà già presenti, anche per quanto riguarda ciò che accade in famiglia.

Una situazione in casa a quanto si potrebbe ipotizzare complessa che la spinge a tenere nascosto il rapporto con il suo ragazzo (posso immaginare con quali difficoltà) e che la fa sentire non compresa né supportata. Probabilmente non la aiuta a credere maggiormente in se stessa e forse concorre a chiudere la sua vita anche ai rapporti sociali/amicali.

Sembra evidente che questo insieme di fattori possa influire sullo stato del suo umore, sulla percezione che ha della sua vita, sulle indecisioni riguardanti la progettazione del suo corso di studi e del suo futuro.
Solo ipotesi da qui, naturalmente.

Per quanto riguarda i test di medicina è risaputo quanto sia estremamente difficile superarli ed entrare in graduatoria, ma comprendo come il significato attribuito a questi fatti possa concorrere a sostenere il suo malessere.

Ci potrebbe dire che facoltà sta frequentando e come l'ha scelta?
In che modo procede il percorso?
Com'è il rapporto con il suo ragazzo?
Come affronta e gestisce il rapporto con suo padre?
E per quanto riguarda gli altri familiari, come vanno le cose?

In attesa di una sua eventuale risposta le suggerirei di incontrare un nostro collega di persona, anche presso lo sportello di ascolto della sua facoltà se presente o meglio ancora presso il Consultorio Familiare ASL Spazio Giovani del suo territorio, non occorre prescrizione medica.
Sarebbe utile per essere sostenuta in questo momento difficile della sua vita, anche per comprendere meglio come regolarsi in merito al suo percorso di studi oltre che per comprendere meglio e gestire i rapporti in famiglia.

Un caro saluto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Grazie per le risposte. Chiedere aiuto è sicuramente la cosa migliore da fare. Adesso frequento la facoltà di Ostetricia, mi piace ma l'ho scelta solo come ripiego per attendere un anno e poi rifare il test. Ho buoni voti, durante il tirocinio devo ammettere di essere anche piu capace di alcune colleghe di corso, ma devo ammettere di non essere soddisfatta. Questo primo hanno di università l'ho vissuto male, come ripiego non mi sono impegnata molto. E adesso non so se lasciare questo corso e ritentare il test, oppure se è il destino che mi sta dicendo di dover fare l'ostetrica. Se ci fossero possibilità di lavoro non ci penserei 2 volte, la formazione è di soli 3 anni. Ma sono ancora molto confusa. Le compagne di corso non sono di grande aiuto perchè hanno quasi escluso quelle che abbiamo provato il test di medicina. Il rapporto col mio ragazzo procede tra alti e bassi. Con mia madre non c'è dialogo. In famiglia nessuno mi chiede nulla di me, e io nemmeno ho la forza per raccontare qualche problema. Per mio padre sono solo una delusione. Mi considera presuntuosa e mi incolpa di non essere passata solo perchè non sono umile. Io non mi sento così. Nemmeno questa volta ero sicura di passare, ma al 2 tentativo, essere fuori per 2 punti è davvero difficile da mandar giu. Mi sento molto incompresa e sola. Credo che mi informerò presso il consultorio. Grazie per il conforto
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Anche io, come i Colleghi, la invito a farsi aiutare.

Fare chiarezza dentro di sè, trovare le risorse necessarie per andare avanti e trasformare la crisi in risorsa, diventa l' unico percorso da poter seguire.

La vita è sua, non scelga ripieghi, alla lunga non pagano...

Si può sempre essere genitori di se stessi, vedrà e possibile...

Carissimi auguri per tutto e ci dia sue notizie, se desidera

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it