Quello che mi fa stare molto male è il fatto di dover rimanere chiusa in casa perché non ho
Salve, ho quasi 19 anni ed è da quando ho cominciato il liceo che nn mi sento perfettamente a mio agio con me stessa e con gli altri. Veramente ho iniziato a rendermi conto della situazione solo in quest'ultimo anno, quando gli episodi di tristezza, malinconia e scoraggiamento si sono fatti piu frequenti e intensi. Il mio problema penso che sia legato al mio carattere; infatti sono troppo riservata, chiusa e ho paura di relazionarmi con gli altri. Questo fattore purtroppo mi ha portato all'isolamento: nonostante io abbia dei genitori fantastici e con i quali mi trovo molto bene, mi sento una fallita nel campo delle relazioni interpersonali: ho pochi amici, con i quali tra l'altro nn esco mai perché anche loro stanno sempre chiusi in casa. Non ho nemmeno un ragazzo. Quello che mi fa stare molto male è il fatto di Dover rimanere chiusa in casa perché non ho assolutamente nessuno con cui uscire (quanto vorrei divertirmi come tutti i ragazzi normali e godermi i miei giovani anni!!!). Di conseguenza mi ritrovo a studiare più del dovuto; ho voti molto alti a scuola ma questa cosa paradossalmente mi fa ancora piu male perché mi sento veramente una sfigata, mi sento ossessionata dallo studio e non ho una vita sociale. Come dovrei fare per uscire da questa situazione? Da dove cominciare?? Mi sento cosi vuota, sola e senza vita!
La ringrazio anticipatamente per la risposta.
Cordiali saluti
La ringrazio anticipatamente per la risposta.
Cordiali saluti
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Gentile Ragazza,
L' essere riservati o timidi non è una malattia, ma un modo di essere
Se questo però è difensivo rispetto alla paura/difficoltà ad entrare in relazioni con gli altri, uno psicologo potrà lavorare con e per lei, al fine di aiutarla a sbocciare ....
Si rivolga peso ha struttura pubblica troverà gli psicologi anche in convenzione
L' essere riservati o timidi non è una malattia, ma un modo di essere
Se questo però è difensivo rispetto alla paura/difficoltà ad entrare in relazioni con gli altri, uno psicologo potrà lavorare con e per lei, al fine di aiutarla a sbocciare ....
Si rivolga peso ha struttura pubblica troverà gli psicologi anche in convenzione
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Lei chiede:"Da dove cominciare?" Forse dalla Sua compagna di banco (è un modo di dire x suggerirLe di guardare vicino). E' possibile anche fare una passeggiata da soli come se dovesse andare a comperare il pane x Sua madre.. Non si faccia complessi per essere (troppo) brava a scuola; tra pochi giorni il liceo sarà concluso e, sa, all'Università ci si confronta solo con se stessi, ognuno si crea il proprio percorso.
Se sente il bisogno di confrontarsi, non esiti a seguire il consiglio che la dott. Randone qui sopra Le ha fornito; può farlo in maniera riservata e gratuita, anche in quella che sarà la sua sede universitaria.
Se sente il bisogno di confrontarsi, non esiti a seguire il consiglio che la dott. Randone qui sopra Le ha fornito; può farlo in maniera riservata e gratuita, anche in quella che sarà la sua sede universitaria.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.8k visite dal 27/04/2014.
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