Incesto in età preadolescenziale

Buonasera,
Volevo chiedere un consulto. All'incirca all'età 12 anni ho avuto degli approcci di tipo sessuale con mia sorella di 5 anni più piccola. Approcci durati e continuati per alcuni mesi. La mia domanda è questa. Io sono cresciuto, credo, in maniera serena (anche se certo episodi mi sono rimasti sempre in testa) mentre mia sorella ha avuto ed ha tutt'ora un atteggiamento estremamente libertino verso il sesso e con scarsa attenzione nel mantenimento di una coppia stabile, Atteggiamento che ai miei occhi e al "comun sentire" sono esagerati. Il mio senso di colpa mi induce a pensare che sia causa di queste esperienze avute. Che ne pensa Lei?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Utente,

non è possibile risponderle a priori e senza conoscere nè interpellare la ragazza.
Il suo senso di colpa è comprensibile e meriterebbe un approfondimento se e quando se la sentirà, rivolgendosi di persona ad un mio collega per parlarne.
Dal punto di vista psicoanalitico l'incesto è considerato un desiderio rimosso la cui uscita dalla rimozione e attuazione genera significativi scompensi e porta allo sviluppo di sintomi fisici e psicologici, ma ogni caso come sempre è unico e nel valutarlo sul piano clinico è importante considerare l'età dei diretti interessati (in questo caso due preadolescenti, di età però abbastanza diverse), fino a che punto si sono spinti (contatti fisici o rapporto completo) e in che rapporti di parentela sono.

Se l'atteggiamento verso il sesso da parte di sua sorella è molto libero, ma soprattutto sereno, si può pensare che quantomeno non sia stata fortemente traumatizzata dall'accaduto e che quindi non vi siate probabilmente spinti oltre un certo limite, arrivando al rapporto sessuale completo, ma che la ragazza abbia vissuto il tutto come un gioco d'esplorazione - come immagino che lo abbia vissuto lei.

Le sembra che gli atteggiamenti di sua sorella esprimano un senso di padronanza o che subisca gli approcci dei ragazzi e non riesca a dire di no?

Le ha parlato della sua preoccupazione?
Anche i vostri genitori sono preoccupati?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie,
La sua risposta è stata di aiuto, comunque i nostri genitori hanno vissuto la questione in maniera non importante e comunque marginale. Noi ad oggi abbiamo 27 e 22 anni. Lei credo non riesca a negarsi ad una avance e ad una mia domanda precisa ha sempre negato che questi approcci le abbiano procurato "danni" (siamo giunti molto vicino ad un rapporto completo).
Come mi debbo comportare, devo convincerla a rivolgersi ad uno psicologo? Oppure una "strada alternativa"?
Grazie
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Intende dire che i vostri genitori ne sono a conoscenza?

Ha fatto bene a informare sua sorella delle preoccupazioni che vive, ma forse sarebbe utile che si rivolgesse prima di tutto lei ad uno psicologo per farsi aiutare a distinguere fra il senso di colpa che prova e l'oggettiva gravità e rilevanza di quanto sta accadendo nella vita della ragazza, dal momento che può non riuscire a darne una valutazione del tutto oggettiva.