Devastata dal senso di colpa

Buonasera.
Scrivo qui perchè non so più come fare ad avere un aiuto per il mio problema. Vorrei andare da uno psicologo, ma non posso perchè i miei genitori e il mio fidanzato non conoscono il mio stato d'animo, e andare da uno psicologo significa per forza renderli partecipi del mio problema (cosa che io non voglio perchè non me la sento), perchè i miei dovrebbero pagare le sedute (tra l'altro non ce la passiamo bene economicamente) e perchè non posso sparire per una, due ore senza dire al mio fidanzato dove sono andata se me lo chiede, o dicendogli una bugia.
Due anni fa, intrattenendo dei rapporti con delle persone, ho mentito su alcune cose che io reputavo sciocchezze o comunque poco importanti, senza dar loro peso, perchè se avessi immaginato che avrebbero influito così sulla mia vita, non avrei preso la questione così alla leggera. Loro però non erano della mia stessa opinione, e quando hanno capito che su alcuni aspetti ero stata meno sincera che su altri, si sono scatenati contro di me, usando anche epiteti poco carini. Onestamente, per quanto ho ritenuto alcune reazioni eccessive, non mi sono mai sentita di biasimarli, mi sono sentita terribilmente in colpa, mi sono pentita subito, insomma, ho riconosciuto che non ero totalmente esente da colpe e ho giurato a me stessa che mai più avrei fatto qualcosa di simile.
Il problema è che da due anni a questa parte la mia vita si è stravolta. Mi vergogno di me stessa, forse ingigantendo la cosa più del dovuto, vivo nel terrore che le persone intorno a me possano, venendo a sapere di questa cosa, voltarmi le spalle e trattarmi come quello che probabilmente sono, una cattiva persona. Mi sento peggiore di chiunque,, una persona da biasimare, sono delusa da me stessa, non riesco a superare il fatto che ho commesso un errore che neanche è da me, mi sento disgustosa, pessima, non ho più alcuna stima positiva di me. Ma l'aspetto più brutto è un altro: da allora, se vedo persone che conosco con cui sto nella stessa stanza che parlano sottovoce tra loro, vado subito in paranoia, e penso immediatamente stiano parlando di me come merito, cioè male, raccontandosi tra loro quello che ho fatto. Mi vergogno di me stessa e mi sento angosciata, depressa, sto male davvero perchè penso di meritare ogni rimprovero, ogni risata o bisbiglio maligno. So di aver bisogno d'aiuto, ma non lo posso ricevere e da sola diventa ogni giorno più difficile.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

non è ben chiaro nè cosa è successo nè cosa ci sta chiedendo.

Consideri che in ogni caso il consulto orientativo che possiamo fornirle non potrà sostituire il contatto diretto con un nostro collega, nè il lavoro che potrebbe essere necessario che compisse su sè stessa con l'aiuto di un professionista.

Se vorrà essere più precisa raccontandoci chiaramente l'accaduto le forniremo sicuramente un parere, che in base al discorso eccessivamente vago che ci ha fatto nel suo primo post non è possibile darle.
Vuole essere più esplicita?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Gentile Dottoressa,
proverò ad essere più chiara, ringraziandola per la risposta: in breve, mi sento totalmente schiacciata dal senso di colpa per aver mentito su cose su cui non c'era motivo di mentire perchè piuttosto stupide, e quindi mi sento una brutta persona per questo, e i pesanti attacchi (che in parte giustifico) che ho subito da una serie di persone, che mi hanno fatto sentire anche piuttosto umiliata, mi condizionano ancora oggi, perchè nonostante siano passati quasi due anni, non sono ancora capace di ridimensionare l'accaduto e la sua portata, mi sento costantemente in difetto, ma quel che è peggio, costantemente giudicata male, perchè sono io la prima a farlo nei confronti di me stessa, sono io a giudicarmi pessima (come da qualcuno sono stata descritta). Quello che mi distrugge è che quando vedo persone (come le mie compagne nel corso di danza che seguo) che chiacchierano tra loro a bassa voce evidentemente per non farsi sentire, io sono convinta che stiano parlando male di me e si stiano raccontando chissà cosa che mi riguarda, spesso senza alcun fondamento, ma lo penso, penso che mi stiano giudicando ovviamente in modo negativo. Allora comincio ad estraniarmi, a sentire una sensazione di svuotamento e di calore alla testa, non so spiegarlo...
quello che chiedo è un parere, un consiglio su come affrontare questa situazione, anche se sono consapevole che avrei bisogno di un aiuto esterno che però per adesso non posso ricevere... vorrei cercare di farmi forza da sola ma non so verso che direzione andare.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Vedo che ha scritto per la prima volta a questo sito chiedendo un consulto sulla medesima situazione nel marzo dello scorso anno, quindi 14 mesi fa, e che nulla è cambiato: le è stato consigliato più volte di rivolgersi ad un professionista, ma non l'ha ancora fatto nonostante le dovrebbe essere ormai chiaro che, se il problema è ancora presente, le serve un aiuto a risolverlo.

Per quanto le possiamo dare altri pareri mi sembra che quelli che ha già ricevuto convergano sulla necessità di rivolgersi ad uno psicologo o ad uno psichiatra di persona, perchè non può uscire da questo stato di angoscia da sola e non esistono "consigli" da darle al riguardo.

Per darle un parere serve in ogni caso che lei dica chiaramente cos'è successo: non ha infatti ancora spiegato su cosa ha mentito e per quale motivo lo ha fatto e sarebbe importante saperlo per capire se sta effettivamente vivendo un senso di colpa e di vergogna spropositato o se invece ha motivo di sentirsi a disagio.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
ho mentito su alcuni connotati fisici, ma più che mentito, direi che ho omesso perchè non volevo essere giudicata per l'involucro, non volevo che la gente ci provasse con me, quando io volevo solo confrontarmi, aprirmi perchè era un periodo della mia vita in cui mi sentivo trascurata dalle persone che amo, ma non voglio che sia una giustificazione, so di aver sbagliato, e so che non ricadrò mai più in questo errore.
In realtà sono andata una volta da un terapeuta qualche mese fa, (non ho potuto continuare per i problemi di cui sopra) che mi ha detto che è un qualcosa che mi capita in periodi di forte stress, in cui divento più sensibile a cose che di solito per me hanno scarsa importanza, come il fatto di essere giudicata, indicata, ecc, infatti di solito mi succede prima di dare gli esami all'università.
Mi sembra una diagnosi un po' semplicistica però, per quanto i periodi in cui effettivamente sto peggio coincidano con quelli in cui sono più stressata.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Ha fatto credere di essere diversa da come è in realtà a persone che non la conoscevano direttamente?

Per quanto riguarda il colloquio psicologico che ha effettuato si tratta di una singola seduta che non può essere sufficiente a consentire una diagnosi completa del problema.

Perchè non si rivolge ad una struttura pubblica?

Non è necessario che informi su ogni dettaglio i suoi familiari e il fidanzato, penso che se è stressata come traspare dai suoi post possa tranquillamente utilizzare questo come motivazione per giustificare il ricorso ad uno psicologo, se le chiederanno perchè ha intenzione di farsi seguire.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Esattamente, perchè volevo sfogarmi, volevo un appoggio, non volevo che le persone che parlavano con me lo facessero solo per secondi fini (credo che abbia capito a cosa mi riferisco), davvero non l'ho fatto con malizia. Solo che ho sbagliato, la cosa migliore da fare era parlare con le persone vere di cui sentivo la mancanza e risolvere i problemi direttamente con loro, piuttosto che lamentarmi con estranei. Vorrei poter tornare indietro ma non posso fare più nulla ormai...
Ho pensato anche io di dire ai miei genitori e al mio fidanzato che andavo dal medico per lo stress, ma se vado dallo psicologo perchè sto male a causa di una bugia, che faccio, ne dico loro un'altra? Li guardo negli occhi e gli dico una cosa che non è vera? Io non voglio mentire mai più, nemmeno a fin di bene, nemmeno quando c'è in gioco la mia salute perchè questa esperienza mi ha devastata.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Se adducesse il motivo dello stress o dello stato d'ansia non credo che direbbe una bugia, semplicemente non riferirebbe per intero quello che sta passando - cosa che è nel pieno suo diritto non fare.
Se poi in seguito si sentirà di condividere maggiormente il suo vissuto lo potrà sempre fare, ma la necessità di non farlo trapelare in questo momento non può diventare un motivo per non chiedere aiuto allo psicologo.