Comunicazione di coppia

Salve! Ho scritto quì già altre volte e spesso i dubbi e le crisi si ripetono come un circolo vizioso. Dopo 3 anni che sto con il mio ragazzo e più di due che vado avanti con questi alti e bassi mi sono posta molte domande. nei momenti in cui sono più lucida e tranquilla mi rendo conto che più chiedo, più sono disponibile e meno lui mi da quello che vorrei. Spesso mi lamento che vorrei avere più tempo sola con lui, indago su come passa il tempo in cui dice che ha da fare e se non lavora ma lo dedica a qualcosa che gli piace fare, mi butto giù, sentendomi data per scontata e messa all'ultimo posto. Lui sente di dedicarmi del tempo. Io vorrei che lo cercasse di più quel tempo, senza aspettare che accada (perché alla fine riusciamo sempre ad avere momenti di intimità, raramente ci mancano per molto tempo). Lui dice che vorrebbe sentirsi più libero di fare qualcosa per me, vorrebbe che gli dessi tempo. Più chedo e più mette il muro. Mi ha fatto anche l'esempio del cane lasciato libero che torna dal padrone. Io ci provo ma non ci riesco, sono ansiosa e conto persino quanto tempo dargli. Mi sembra di fare passi avanti ma poi ricado nel solito comportamento e lui lo stesso. E' possibile che assillandolo non appena dimostra interesse per qualcos'altro o non appena mi dedica meno tempo, rischio per ottenere l'effetto contrario?

Grazie anticipatamente!
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Dr. Nunzia Spiezio Psicologo 531 20 3
Gentile ragazza,
" E' possibile che assillandolo non appena dimostra interesse per qualcos'altro o non appena mi dedica meno tempo, rischio per ottenere l'effetto contrario?
Non le piacerà come risposta ma SI. Rischia di ottenere l'effetto contrario, anzi, mi sembra che lo stia già ottenenedo."Più chedo e più mette il muro"
Vede, il rapporto d'amore è tante cose e tra queste è contemplata anche la possibilità, data al nostro partner, di sceglierci ogni giorno.
Lo stare insieme deve essere un desiderio e non un obbligo.
Cari saluti

Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino

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Utente
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Grazie della risposta.
Me ne rendo conto anche io, anzi sono daccordissimo su quello che Lei dice. Non voglio obbligarlo e se so che viene solo perché ho insistito mi sento anche peggio. Il problema è che ho molta paura di aspettare, quanto devo aspettare perché lui si senta di nuovo in grado di scegliermi? Faccio un esempio, è da tempo che progetta di fare un viaggio a piedi di una settimana un po' impegnativo, io avevo accettato con riserva perché ho problemi alla schiena. L'anno scorso è saltato e siamo andati via insieme una settimana. Poco fa mi ha detto che forse gli danno due settimane di vacanze e mi ha chiesto se mi andava bene di prenderle a settembre, io ho accettato. Però continua a progettare questo trekking. Non posso proporgli niente ne pensare ad altro perché per adesso una settimana è dedicata a quello. Non pensa a me? Questa è la prima domanda che mi viene in mente. Poi penso che se non vado farà il modo di fare qualcosa insieme comunque e che probabilmente non la farà neanche quest'anno. Ma aspettare è frustrante. Lui mi rende partecipe del suo progetto come se per lui fosse scontata la mia presenza. Ma io vorrei poter programmare con lui liberamente. Non so come comportarmi.
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile ragazza,

ma dove andreste? perchè mi domando se non si può fare un pò e un pò.... tipo un pò lei cammina con lui, un pò va in macchina, andreste da soli? forse in gruppo si può fare come dico io.. provi a informarsi..forse anche altri amano il trekking, ma fino a un certo punto..
E non si faccia sentire così dipendente, assetata, lui deve avere voglia di star con lei, mi pare!! ?

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Utente
Amo il trekking, ma non posso portare lo zaino pesante. Il trekking l'ha organizzato anche con degli amici ed io avevo pensato all'opzione di partecipare solo in parte. In macchina in parte non so se è possibile. Oltre a questo vorrei poter passare qualche giorno felice e tranquilla da sola con lui. Lui forse ha due settimane libere, una sola dedicata al trekking di cui parlavo ma ho paura a chiederglielo. Vorrei che mi proponesse qualcosa lui di sua spontanea volontà. Quindi dovrei aspettare che sia lui a fare il primo passo? Così da non sembrare dipendente. E' dura accettare la possibilità che possa non voler far nient'altro (anche se è strano che mi abbia chiesto se mi andava bene il suo periodo di ferie)
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Scusate ma sto davvero perdendo la testa per come mi sento. Ho sempre mal di stomaco, forse una gastrite nervosa. Vorrei trovare una soluzione perché lo amo ma voglio stare bene anche io. Vado da una psicoterapeuta cognito - comportamentale , va un po' meglio, mi aiuta, ma con lui si ripresentano puntualmente gli stessi problemi e le stesse reazioni (forse meno intense da parte di entrambi). Una terapia di coppia mi fa paura e non so nemmeno se la accetterebbe anche se ha accettato di venire a livello conoscitivo ad una seduta