Incinta e lasciata

Salve,
questa è la mia storia:
una relazione ( a distanza ) meravigliosa per un anno e mezzo..due nazionalità diversa, due lingue diverse e una perfetta armonia...immensi gli sforzi per riuscire a vedersi, enorme la gioia nei periodi trascorsi insieme ( anche lunghi). A un mese da quella che sarebbe dovuta essere la data di trasferimento di lui in Italia, scopro di essere incinta . Dopo avergliel comunicato ,lui entra in crisi...dice di esser pieno di dubbi e di non voler più trasferirsi in Italia, mi chiede di abortire e sparisce dalla mia vita. Sono passati due mesi da quel giorno. Di lui nessuna traccia. Ha tagliato ogni tipo di comunicazione. Dovrei odiarlo e invece spero solo che torni. Mi chiedo cosa spinga una persona ad un comportamento del genere, mi chiedo dove sia quell'uomo onesto , sensibile e gentile che piangeva tra le mie braccia emozionato dall'amore che aveva finalmente trovato. Ma ancor più mi chiedo perchè io non faccio che aspettarlo, perchè voglia ancora accanto a me chi mi è stato accanto solo con il suo "non esserci", chi si è disinteressato per due mesi della persona che diceva di amare fino al giorno prima e di un figlio che diceva di desiderare. O forse sarebbe meglio dire che vivo aspettando che torni.
[#1]
Psicologo attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Gentile Utente,

si direbbe che il Suo compagno trovi difficile accettare l'idea della paternità, che invece è la naturale conseguenza di un rapporto maturo con la propria donna.

Forse ci vorrà del tempo perché lui riesca ad accettarsi, ma è impossibile dire "se e quanto".

[#2]
Dr. Nunzia Spiezio Psicologo 531 20 3
Cara ragazza,
il suo partner deve essere stato preso dal panico delle responsabilità di essere compagno e padre. Talvolta però si può scegliere di essere padre e non compagno ma, perlomeno per adesso, sembra che lui abbia scelto di non essere nessuna delle due. D'accordo con il collega anch'io le dico che è ostico prevedere se e quando tornerà ma, ciò che ci interessa in questo momento, è che lei focalizzi l'attenzione su se stessa e viva una gravidanza tranquilla. Vivere una gravidanza tranquilla significa non struggersi per un uomo che l'ha lasciata nel momento del maggior bisogno e questo direbbe tutto sullo spessore maturazionale, umano e morale di una persona.La gravidanza ora è all'inizio, ma più avanti, accadrà in modo naturale, il suo primo pensiero sarà per il bambino che porta in grembo e tutto il resto, compreso il suo partner, sarà relegato su un piano più sfocato.
"Ha tagliato ogni tipo di comunicazione"
credo che più avanti, anche questo tipo di atteggiamento, che magari andrebbe anche bene ma quando si è solo in due, sentirà di ridimensionarlo.
Essendo la paternità un atto di responsabilità non ritiene sia giusto che lui viva, ricevendone aggiornate notizie, l'evolversi della gravidanza e nascita del bambino? Probabilmente servirà ad attestarlo in quanto adulto.
Le auguro che tutto si evolva secondo i suoi desideri ma, intanto, goda la sua gravidanza e la vita che mano mano le cresce dentro.
Le faccio un ' infinità di auguri.

Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino

[#3]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile Utente,

purtroppo non sempre le parole corrispondono ai fatti, dato che è molto più facile parlare che non fare: un progetto su carta può essere fatto in pochi mesi, mentre realizzare l'opera richiede magari anche anni.

E delle volte le parole servono a tamponare una situazione del momento, e non riflettono un vero progetto a lunga scadenza. Delle volte le parole non svelano i veri obiettivi e le vere intenzioni della persona.

Certo, chi può dire come stanno veramente le cose e quali conseguenze avrà questa situazione?

Cosa spinga lui a quel comportamento, è impossibile da capire senza la di lui presenza.
Si può al massimo provare a capire cosa spinge lei a sperare che lui torni...

Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492

[#4]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
Mi associo alle riflessioni dei Colleghi che mi hanno preceduta.
Immagino il dolore, lo sconforto e l' incredulità rispetto all' accaduto e nessuna parola potrà sanare il divario tra le aspettative di vita futura e la sua realtà di adesso.
Immagino, ma sono solo supposizioni, che quest' uomo così perfetto sia stato colpito da un attacco acuto di paura, paura per un imminente trasferimento -forse immaginato, desiderato, ma non subito- paura delle responsabilità e dell' essere padre .
La paternità è un percorso complesso e sfaccettato e soprattutto non é biologico, ma sociale....
La madre diventa tale, già nell' immaginario, immaginando e desiderando il bambino, che prime di nascere ha uno spazio mentale, una spazio dentro l' utero e poi uno spazio extra corporeo, il padre deve aspettare di relazionarsi con il piccolo, per sentirsi tale..

Questo non giustifica il comportamento di questo ragazzo, ma forse l' aiuta a riflettere ...

Poi mi chiedo, se questo " amore a distanza" sia stato idealizzato, se vivere la distanza abbia amplificato il desiderio ed abbia nutrito la fantasia....

Adesso dovrebbe spostare l' attenzione da lui a se stessa, dal dolore al suo ventre, dall' attesa al battito del cuore del suo piccolo, dalla delusione alle modifiche meravigliose del suo corpo ....

Carissimi auguri, in ogni caso una cosa meravigliosa è successa .....ed una parte di lei e del suo amore ....continua a vivere

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

a mio avviso il focus della Sua richiesta è questo: "Ma ancor più mi chiedo perchè io non faccio che aspettarlo, perchè voglia ancora accanto a me chi mi è stato accanto solo con il suo "non esserci"..."

e su questo potrebbe lavorare con l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta, perchè potrebbe non essere casuale che Lei abbia scelto proprio una relazione a distanza, con un uomo che forse conosce poco.
Inoltre questa attesa di chi non ha dimostrato considerazione per Lei potrebbe tradire una bassa autostima in Lei e anche questo merita attenzione da un punto di vista psicologico.

Ma soprattutto io Le suggerisco di rivolgersi direttamente ad uno psicologo psicoterapeuta, magari al Consultorio o nell'ospedale in cui sa che andrà a partorire (o può chiedere al Suo ginecologo) per un supporto psicologico, dal momento che la gravidanza è già di per sè un momento piuttosto stressante e viverla senza sostegno da parte del proprio compagno lo è ancora di più.
Quindi è importante che Lei possa avere accesso ad un sostegno di questo tipo, sia per tutelare la Sua salute, sia per poter essere serena col Suo bimbo e fare bene la mamma.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#6]
dopo
Attivo dal 2008 al 2014
Ex utente
Grazie a tutti per le vostre tempestive repliche,
nel leggere le vostre risposte mi sono resa conto di avere omesso
un'informazione piuttosto importante.. qualche settimana fa la mia gravidanza si è interrotta in seguito ad un aborto spontaneo. La natura sembra aver deciso per tutti.


[#7]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
In questo caso, anzichè concentrarsi sul ritorno di quest'uomo, ha a maggior ragione bisogno di un supporto psicologico sia per elaborare tale perdita sia per il fatto che sta attendendo un ritorno, sebbene sia consapevole a livello razionale che ciò non è giusto nei Suoi riguardi.

Cordiali saluti,
[#8]
Dr. Nunzia Spiezio Psicologo 531 20 3
Cara ragazza,
mi associo alle risposte delle mie colleghe e anch'io le dico che, molto probabilmente, un aiuto per elaborare le perdite le sarebbe molto molto utile.
E potrebbe anche essere strategico per portare l'attenzione su se stessa e sulla natura delle relazioni che è portata ad intraprendere. Talvolta, a livello inconscio, optiamo per delle scelte che ci garantiscono l'aborto della storia e il nostro conseguente struggimento per l'accaduto. Il suo struggimento e le sue dinamiche relazionali meritano attenzione in un percorso psicoterapeutico ben articolato ancor più se, riportandoci tale malessere in richiesta di aiuto, ha inconsapevolmente messo in secondo piano la perdita del bambino.
Le faccio tanti auguri.
[#9]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Ha tralasciato, probabilmente con modalità inconsciamente intenzionali, un evento centrale

Un nostro collega l' aiuterà ad elaborare entrambe le perdite ed a comprendere a fondo le dinamiche delle sue scelte, per evitare di rimettere in scena gli stessi copioni in futuro
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