Dipendenza da centri massaggi

Buongiorno,

ho 24 anni e da ormai 3 anni mi sono trasferito a Milano, ed un giorno (maledetto) decisi di provare un centro massaggi di quelli dove è chiaro che il massaggio è il contorno. E così è stato, anche se oltre alla masturbazione non ci si spinge. Da allora, letteralmente non riesco a trascorrere più di 30 giorni senza recarmi in uno di questi posti.

Dopo esserci andato, mi sento fiacco, solo, sconfitto. Questa volta ho pure pianto. Nei giorni successivi l'esserci andato, non provo bisogno di andarci di nuovo. Sembra che la "dipendenza" sia passata. Poi, trascorrendo i giorni, le settimane, inizio a dirmi "massì che male c'è..."...e vado..e ri-inizia la trafila.

Ora, è una spesa non indifferente, e questo mi infastidisce. Almeno mi facesse felice...invece quando esco di lì sono triste.

1 anno e mezzo fa mi ero recato da uno psicologo, allarmato proprio dal fatto che non riuscissi a smettere. Ma lo psicologo dopo un consulto mi ha detto che secondo lui non si tratta di una dipendenza. A distanza di 1 anno sono dinuovo qui...quindi se non è una dipendenza poco ci manca..

Ora, rispetto ad 1 anno fa non ho disponibilità $ a sufficienza per permettermi regolari consulti con un altro psicologo. Mi chiedevo se aveste da suggerire delle tecniche (quantomeno da provare!!) per fare in modo di scacciare l'idea "vado al centro massaggi" quando questa inizia ad insinuarsi. Poi magari non funzioneranno e ci andrò, ma insomma vorrei provarci. Ho davvero una forte volontà e controllo sul mio corpo. Non sono dipendente dal fumo (anche se mi piace fumare ed 1 ogni tanto la fumo), non ho mai consumato connabis, mai gioco d'azzardo, ecc. Insomma non ho vizi, mi so controllare. L'unico vizio è questo, ed al momento credetemi non sto veramente venendone a capo, non lo controllo. Ma ho pensato che possiate suggerirmi qualche approccio mentale, qualcosa da pensare in quel momento, non so qualcosa che mi possa, forse, aiutare.

Grazie
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Psicologo attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Gentile Utente,

immagino che il Collega che ha consultato Le avrà detto di cosa si tratta, oltre a dire che non è dipendenza.

In sostanza deve quindi riflettere su ciò che la questione effettivamente rappresenta, comprenderla per superarla e arrivare così a costruirsi una vera vita sentimentale a due.

Può trovare psicologi anche nel servizio pubblico.
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Dr.ssa Angela Sarracino Psicologo, Psicoterapeuta 178 5
Gentile ragazzo,
si è dipendenti da qualcosa quando non si riesce a farne a meno, sebbene ci si renda conto che si dovrebbe fare il contrario. rispetto alla sua situazione non mi sento di dissentire dal collega ma credo che on.line è difficile fare una precisa valutazione della sua situazione. Sappia che esistono i consultori, dove gratuitamente può consultare un collega, in modo da comprendere meglio quali sono i motivi che la spingono a recarsi in questi centri. Come va la sua vita relazionale al di là di queste frequentazioni? Sarebbe importante capire qualcosa in più di lei.

Dott.ssa Angela Sarracino
Psicologa - Psicoterapeuta - Sessuologa clinica
www.sipsec.it

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dopo
Utente
Utente
Gentilissimi, ringrazio per la vostra risposta.

Dr. Angela Sarracino, anche a vostro avviso non si tratta di dipendenza? Circa la mia vita sessuale, è un gran piattume, nonostante sia un ragazzo esteticamente piacente, ed in carriera (viaggio in Asia, USA, ecc per lavoro, viaggio tanto, ecc)...ho fatto l'amore solo 2 volte a 18 anni (con una ragazza bellissima), e da quel momento più niente. Un po' di petting e preliminari, ma si contano comunque sulle dita di una mano.
Fino ai 18 anni le cose erano molto diverse: mi proponevo alle ragazze, mi facevo avanti, e mi divertivo a conquistare almeno 2 ragazze al mese (giochetti adolescenziali). Poi mi sono preso una cotta che mi ha deluso. E pian pianino ho iniziato a provarci sempre meno, sempre meno, fino ad arrivare un giorno che mi sono svegliato ed ho preso atto del fatto che non ci stavo provando con nessuna da tantiiiissimo. E da quel momento cmq non è cambiata la situazione: non ci provo, non mi interessano. Se ora mi metto a ricordare quando avevo 16-17-18 anni che ci provavo con le ragazze, scrivendo loro, proponendomi di persona, ecc, mi sembra di essere una persona: non ho idea di come si faccia e di come tempo fa potessi farlo.
A tutto ciò si aggiunge il fatto che penso che la donna per me sarebbe solo un peso, e che non mi potrebbe dare "niente" di più di quello che non ho. Alcuni potrebbero dire: "eh ma ti darebbe amore, un rapporto sincero, ecc ecc". Ma io rispondo che sono ormai 5 anni che non ho questo tipo di rapporto, e ciò mostra che posso tranquillamente farne a meno. Dico questo per far capire il loop nel quale sono entrato.: ho smesso di provarci --> sono rimasto solo per tanto --> restando solo non sento il bisogno di avere una persona al mio fianco.

Poi certo, stasera mente camminavo per andare al centro massaggi, rimugginavo sul fatto che sono un ragazzo fortunato (piacente, interessante, ecc), e che però non ha un rapporto sessuale da 5 anni...so di avere un problema, è lampante. Dovrei parlarne con uno psicologo per risolverlo.

Dr. Stefano Repici, in realtà no il collega mi disse che probabilmente ero in un momento di stress e che quindi quello era un modo per distrarmi e scaricarmi.

Grazie
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentle utente, con i Colleghi le dico che deve farsi aiutare, i Consultori sono ottimi e gratuiti..Così da lontano, mi domando che vita affettiva ha ed ha avuto,, sembra molto solo e questi massaggi sembrano riparare un vuoto affettivo, una grande solitudine dei sensi e del cuore, c'è r icerca di contatto fisico, di accudimento, non solo di sesso, ed allora deve uscire ,conoscere ragazze e ragazzi, andare a ballare.. cerchi di reagire , la vita può essere migliore ed essere vera , questo che lei ottiene , pagando è sostitutivo, tristemente sostitutivo,,meccanico e senza amore..
Non pensa di meritarsi e volere di più.. ?

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Se considera questa come una "dipendenza" sarà sicuramente più difficile prenderne le distanze, perché si sa che uscire dalle dipendenze, qualsiasi essi siano, non è semplice.

>>Dovrei parlarne con uno psicologo per risolverlo.<<
Visto che lei sta facendo un trattamento con un Collega, credo sia importante parlarne direttamente con lui senza cercare conferme altrove.

Come descriverebbe le sue relazioni con l'altro sesso?






Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta Dr. Magda Muscarà Fregonese, le posso confermare che da quando mi sono trasferito a Milano la mia vita è fortemente incentrata al lavoro. Inoltre ho pochi amici qui su Milano, molti dei quali ora sono all'estero per stage e lavori. Quindi indubbiamente può essere che io soffra di solitudine...sinceramente non so come ci si possa accorgere di soffrirne...ma è possibile.

Dr. Giuseppe Del Signore, grazie per la risposta. In realtà dal Collega non mi sono più recato, perché appunto lui stesso mi disse che non gli sembrava necessario non trattandosi di dipendenza, e quindi di scegliere tranquillamente se fare altre sedute con lui o meno. Ed ai tempi, sollevato, smisi le sedute. Ma tempo qualche tempo, l'istinto è tornato...

Una cosa che mi sembra interessante stia maturando da questo consulto è che tale mio problema non vada visto come una dipendenza, dico bene? Io pensavo che come ad altri accade per il fumo, la possibilità di avere piacere a pagamento mi avesse portato alla dipendenza. Invece voi qui, così come il Collega che ho incontrato l'anno scorso, mi pare troviate che non ci sono gli estremi per definirla tale.
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Dr.ssa Angela Sarracino Psicologo, Psicoterapeuta 178 5
Gentile ragazzo,
non potendo fare diagnosi on-line non posso dire quello che lei ha o non ha...però concordo pienamente con la collega ed un giro da un collega dal vivo lo prenderei in considerazione.
E' molto probabile che la vecchia delusione l'abbia così scottato che ora si difende convincendosi che non ha bisogno di nessuno. Tenga presente che per stare con una donna non se ne deve sentire il bisogno. Solitamente due persone stanno insieme perchè si amano e perchè si arricchiscono a vicenda. Se lei vuole star solo è liberissimo di farlo ma si chieda onestamente il perchè...
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Se lei non ha un rapporto sessuale da circa 5 anni e non sente il bisogno di avere una relazione affettiva con una ragazza, mi sembra chiaro che sta qua il "problema".

Voglio dire che forse potrebbe essere utile cambiare il focus.






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dopo
Utente
Utente
Aggiungo una cosa: nel momento in cui trovo che il rapporto con la ragazza del centro massaggi rischia di diventare prostituzione (se cerca di spingersi oltre la masturbazione, o se diventa troppo vicino alla "prostituzione"), cambio centro massaggi. Insomma, non cerco il massimo piacere, altrimenti sarei solo felice il rapporto virasse in quel senso. Invece, se mi imbatto in un centro massaggi con ragazze troppo intraprendenti, cambio.

Per questo mi ritrovo nel messaggio nel quale mi dite che cerco più probabilmente qualcuno che mi accudisca.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Si tratta comunque di prostituzione e il suo modo di vederla così ha semplicemente la funzione di lenire i sensi di colpa.

Che ne pensa?





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dopo
Utente
Utente
Hummm non lo so. Siamo d'accordo che è prostituzione.

Ma un caso è avere un rapporto sessuale completo con una donna a pagamento, con tutto ciò che ne segue: toccarsi, baciarsi, affetto, ecc. Tutto questo non ce lo metto se andassi a pagamento, non mi va. Quello proprio non mi va. E non mi vorrei trovare in quella situazione.

Un conto è sdraiarsi su un lettino, farsi fare 20 minuti di massaggio alla schiena e/o coccole e ricevere una masturbazione in chiusura.

Gli amici fanno fatica a capire questa distinzione, anzi mi dicono "Già che paghi, almeno fai tutto..." (non sono di certo psicologi/psichiatri :-) ), ma per me ha un grosso senso invece come distinzione...
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>un caso è avere un rapporto sessuale completo con una donna a pagamento, con tutto ciò che ne segue: toccarsi, baciarsi, affetto, ecc.<<
questo è il suo punto di vista, bisogna vedere cosa intende e il peso che sta dando alla distinzione tra rapporto completo e parziale.

Per questo che ho parlato di "sensi di colpa", voglio dire che andare in centro massaggi è un po' diverso che andare per strada. Il massaggio rimane comunque ambiguo e questo ai suoi occhi lo rende forse più "digeribile".




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Dr.ssa Angela Sarracino Psicologo, Psicoterapeuta 178 5
Gentile ragazzo,
indipendentemente da cosa sia o meno la prostituzione, credo che si debba concentrare sulle difficoltà relazionali che ha con l'altro sesso. anche con una fidanzata si potrebbero fare giochetti erotici, come mai preferisce farli a pagamento? Forse perchè non ci sono coinvolgimenti? E come mai si è chiuso così? Per questi e tanti altri interrogativi le ribadisco il mio suggerimento di lavorare dal vivo con un collega. buon lavoro
[#14]
dopo
Utente
Utente
Dr. Angela Sarracino, la ringrazio per il suo suggerimento e per il set di domande che mi invita a pormi. Penso che non avrei troppi problemi a farli all'interno di rapporti non a pagamento, solo che per arrivare ad un certo punto di confidenza con una ragazza per poter fare petting e sesso dovrei frequentarla. Ed io in questa fase, trovo sinceramente scarso interesse in questo...e quando magari mi capita di avere un bagliore di interesse verso una ragazza, questa mi mostra 0 interesse nei miei confronti, o cmq ci perdiamo di vista.

Dr. Giuseppe Del Signore, sono andato anche per strada, e non mi è affatto piaciuto. E' meccanicissimo, e non mi è piaciuto. Infatti non lo ho più fatto. Non penso si tratti di fare cose "ambigue", sono molto onesto con me stesso: so bene che anche il centro massaggi è prostituzione. Solo il centro massaggi a distanza di 3 anni mi continua ad attirare. Mentre la prostituta di strada dopo che la ho provata la rifuggo. E la prostituta da appartameneto non la ho mai provata nè la voglio provare perché non voglio trovarmi a scambiare affetti con una perfetta sconosciuta che fa questo per lavoro e soldi.
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Psicologo attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
<<... solo che per arrivare ad un certo punto di confidenza con una ragazza per poter fare petting e sesso dovrei frequentarla. Ed io in questa fase, trovo sinceramente scarso interesse in questo...e quando magari mi capita di avere un bagliore di interesse verso una ragazza, questa mi mostra 0 interesse nei miei confronti, o cmq ci perdiamo di vista.>>

Da ciò che scrive, si direbbe che il nocciolo della questione stia tra un certo timore di essere coinvolto affettivamente e una certa sensibilità al possibile rifiuto.

Per approfondire adeguatamente questi aspetti è opportuno che si rivolga a un/a Collega.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

con i limiti e la prudenza della distanza, a me pare che la valutazione del Collega che ha potuto incontrarLa di persona sia corretta: probabilmente non si tratta di dipendenza da questi centri, anche solo per la frequenza, ma di una fuga dalla vira vera che comporta in parte anche dei rischi.

Infatti Lei scrive: "Poi mi sono preso una cotta che mi ha deluso. E pian pianino ho iniziato a provarci sempre meno...". Sembra quindi che Lei, ad un certo punto nella Sua vita, abbia imparato a scappare dai rischi, dai rifiuti e dalle delusioni, evitando ciò che va a toccare i Suoi punti più vulnerabili. Bisogna ricordare che tutti noi siamo vulnerabili da questo punto di vista, perché tutti nasciamo con il bisogno di essere amati, voluti, desiderati, ecc...

Le indicazioni del Collega e anche quelle ricevute qui sono assolutamente condivisibili, soprattutto per continuare i colloqui con uno psicologo per approfondire questo aspetto della Sua vita.

Poi, se Lei frequenta il centro massaggio e si sente a disagio, ecc... , a me sembrano solo gli effetti di questa tendenza di evitamento. E pare sia qui il problema da risolvere, perché -indipendentemente dal disagio legato al centro massaggi- non può scappare per sempre.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica