Ho quasi tradito il ragazzo che voglio sposare

Sono fidanzata da 7 anni con un ragazzo meraviglioso. Ci siamo conosciuti giovani, avevamo entrambi 19 anni ed è stato un amore travolgente. In questi anni abbiamo attraversato molte sfide, perchè lui fa un lavoro che l'ha costretto a passare molti mesi lontano da casa, senza quasi alcun tipo di contatto, ma non ho mai dubitato del mio amore per lui e ho lottato per starci insieme, visto che la mia famiglia non approvava la scelta di aspettare una persona che praticamente non c'è mai... Ho vissuto cosi per 6 anni ed ora siamo in procinto di cambiare città ed andare, finalmente, a vivere insieme...e di provare a vivere una vita in cui possiamo viverci giorno per giorno, senza addii o arrivederci. Il nostro rapporto è stimolante, siamo attratti sessualmente l'uno dall'altra e la nostra intesa mentale ed emotiva è fortissima...credo di aver trovato quello che dovrebbe essere il ragazzo giusto per me, perchè mi ama ed io amo lui... anche se ultimamente ho affrontato una situazione di confusione.
Non sono mai stata una ragazza molto corteggiata, pur essendo molto carina e nell'ultimo anno ho notato che il mio corpo ed anche la mia testa hanno avuto dei piccoli ma significativi cambiamenti...come se da ragazza stessi diventando donna, non so ma la mia percezione delle cose è in parte modificata. Non ho mai avuto altri ragazzi e nell'ultimo anno mi sono chiesta tante volte come sarebbe stato andare a letto con un altra persona. In questo anno sono inoltre riuscita ad uscire dal mio"guscio" ed ad aprirmi di più con le persone.. e ho ricevuto apprezzamenti da molti ragazzi, cosa per me assolutamente nuova che... mi ha fatto sentire lusingata e mi ha reso ancora più socievole...
Ho conosciuto un ragazzo per motivi di lavoro, lui mi ha fatto da subito delle proposte ed io l'ho respinto.. ma questa cosa ha innescato un meccanismo che ha fatto si che io prima l'ho rifiutato categoricamente, poi l'ho cercato e per un po' è sembrato possibile essere solo amici. Non avevamo avuto un vero chiarimento, solo un fitto scambio di mail, in pubblico quasi non ci parlavamo. Ieri sera gli ho concesso il chiarimento, ma nel momento stesso in cui stavo uscendo di casa per andare da lui, ho capito che stavo facendo una stupidaggine.. questo ragazzo fisicamente mi attrae molto, ma nulla più. Abbiamo litigato perchè io mi son mostrata troppo disponibile, perchè quelle attenzioni mi appagavano molto.. ma ho continuato a rifiutarlo... se non fossi andata via subito probabilmente ci sarebbe stato anche un bacio. Io ora mi sento di aver tradito il mio fidanzato e di aver preso in giro anche quest'altro ragazzo, che ho trattato malissimo, tra l'altro.
Sto distruggendo la mia vita e ho il terrore di perdere l'unica persona che amo, ma forse me lo merito, sono caduta in una leggerezza troppo grande solo per appagare la mia vanità...ma sono anche sconvolta da aver provato un attrazione fisica cosi forte anche per un altra persona. Non capisco più nulla
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Dr. Sergio Sposato Psicologo 147 6 14
Gentile ragazza,

È probabile che per molti anni, come lei stessa scrive, possa aver vissuto un periodo d'insicurezza in cui i suoi contatti personali erano limitati. Nel momento in cui si è accorta delle sue capacità e ha iniziato a mettere in atto dei cambiamenti nella sua vita, potrebbe essersi ritrovata in una situazione per lei nuova che potrebbe averla indotta in confusione. Relazionandosi di più con gli altri potrebbe infatti aver permesso alle persone che le stanno intorno di conoscerla meglio e di apprezzarla. È normale che i complimenti e le attenzioni da parte delle altre persone possano indurre sentimenti lusinghieri, ma non deve farsene una colpa. Probabilmente, nel suo caso, dopo molti anni si è sentita nuovamente corteggiata e desiderata da questo collega e ciò potrebbe aver scatenato fantasie, aspettative e illusioni che nella sua mente possono essere state scambiate per una sorta d'infatuazione. All'atto pratico però lei non ha commesso alcun tradimento, ma si è limitata a recarsi da quest'uomo per chiarire la situazione e ciò è da apprezzare poiché, così facendo, ha potuto spiegare a se stessa e a questo collega le sue intenzioni. Il senso di colpa per averlo illuso mi sembra dunque eccessivo. Può darsi infatti che lei abbia semplicemente agito nel modo che riteneva opportuno senza però mettere in atto comportamenti volontari che lasciavano presagire l'intenzione d'intraprendere una nuova relazione, ma il suo collega abbia frainteso. In tal caso che colpa ha lei? Inoltre, non credo che sussistano dei motivi reali per sentirsi in colpa nei confronti del suo ragazzo. Premesso che, come scritto sopra, sentirsi lusingati se qualcuno la corteggia è normale, lei di fatto non sembra aver mai avuto alcun contatto sessuale con quest'uomo, anzi si è addirittura prodigata per chiarire la situazione. Certo, bisognerebbe capire quale fosse il tono delle vostre e-mail e cosa vi siete scritti, ma in ogni caso il tradimento sembra da escludere. Per quanto riguarda la paura che potesse baciare il suo collega, deve tenere conto che di fronte a emozioni intense possono scaturire comportamenti impulsivi che non hanno di per sé carattere intenzionale. Infine il tradimento sembra essere una realtà molto comune, ma finché si limita al semplice atto sessuale o all'immaginazione (specialmente nei casi di relazione a distanza) di solito non inficia il rapporto. Certo se lei si fosse innamorata del suo collega le cose sarebbero state diverse, ma non mi sembra il suo caso. Il mio consiglio è dunque quello di vivere serenamente la sua relazione col suo ragazzo, di accettare e gioire dei complimenti e delle attenzioni degli altri senza la paura di commettere qualcosa di sbagliato. In fin dei conti, magari esistono anche delle ragazze che fanno complimenti o ci provano con suo uomo e questo potrebbe fargli piacere senza che però lui la tradisca. Le suggerirei di concentrarsi sul futuro e sulla costruzione di una vita insieme come stava facendo e vedrà che presto si lascerà questa esperienza alle spalle. Se tuttavia non dovesse riuscirci, può contattare di persona una psicologo e affrontare in tal modo i suoi eventuali dubbi.


Cordialità

Dr. Sergio Sposato MSc, CPsychol, AFBPsS
Practitioner Clinical and Counselling Psychologist
EuroPsy Certificate (Clinical and Health Psychologist

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta!
Il tono della mia corrispondenza mail era un po' "ambiguo", nel senso che ad un certo punto gli ho detto che si, mi attraeva fisicamente, ma che questo non era sufficente per indurmi a fare altro.. ma dopo un po' di tempo ho abbassato la guardia e ho flirtato con lui e ieri quando ci siamo visti ero veramente agitata, ero tesissima e non riuscivo neanche a guardarlo in faccia..gli ho anche detto che non sapevo più cosa stavo facendo.. e lui mi ha chiesto se fossi davvero felice col mio ragazzo..l'andare via subito dopo 5 minuti mi ha reso sollevata.. solo che oggi penso alle conseguenze...con il mio fidanzato abbiamo un rapporto molto onesto e non so se dirgli questa cosa... ho paura di perderlo e che non si fidi più di me.. perchè pur non consumando, un po' la scema l'ho fatta e la vicinanza di quest'altro ragazzo, anche solo nel gesto di salutarsi.. provocava in me reazioni forti.. Sino a ieri non ero sicura... oggi si, ma non so come proseguire.. ancora grazie per l'attenzione.
Buona giornata
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Dr. Sergio Sposato Psicologo 147 6 14
Gentile ragazza,

Vivendo una storia a distanza in cui le occasioni per vedersi sono limitate può capitare di trovarsi in situazioni come quelle da lei descritte. Provare attrazione fisica per una persona diversa dal partner abituale può dunque essere plausibile, soprattutto all'interno di una relazione che si protrae da diversi anni. Ovviamente se tale attrazione viene in un certo senso sollecitata attraverso contatti e scambi quotidiani si corre il rischio che alla fine si possa trasformare in qualcosa di più. Il primo passo da compiere potrebbe dunque essere quello di cercare si capire cosa vuole esattamente. Deve valutare se effettivamente sta bene con suo attuale partner e se si sente pronta a costruire una relazione basata sulla convivenza con lui, oppure se preferisce iniziare una nuova relazione e porre fine alla precedente. Tenga conto che la semplice attrazione fisica può non essere sufficiente a costruire un rapporto in quanto gli aspetto caratteriali e la comunanza d'interessi giocano senz'altro un ruolo importante per la coppia. Se questo suo collega, pur piacendole fisicamente, non fosse in grado di andare d'accordo con lei rischiereste che, una volta passata l'attrazione, le cose tra di voi possano non funzionare. Se lei crede di stare bene col suo ragazzo, deve chiedersi se vale la pena rischiare tutto per provare a stabilire una nuova relazione. Se decide di continuare a fequentare il suo collega, allora dovrebbe ponderare la decisione di parlare col suo ragazzo per spiegargli cosa sta accadendo, ma se decide di non approfondire l'interesse che ha verso il suo collega, allora sarebbe meglio che evitasse di scrivergli e non parlasse al suo ragazzo dell'accaduto perché facendolo rischierebbe di mettere in discussione il rapporto. Tenga conto che nella vita possono capitare spesso situazioni del genere; il tutto sta nel saperle gestire con naturalezza e tranquillità, ma soprattutto nel distinguere l'attrazione passeggera dai rapporti stabili. Quando ci si trova in queste situazioni può essere normale la presenza di reazioni emotive intense che possono essere fraintese. Gli affetti d'altronde differiscono dalle emozioni proprio in virtù della loro stabilità nel tempo. Per cui lei ha conosciuto un ragazzo fisicamente attraente; lui l'ha corteggiata e lei ha assecondato questo interesse, finendo per alimentarlo e agevolando la comparsa di reazioni emotive intense. Se pensa al suo collega, crede che esistano i presupposti caratteriali necessari alla costruzione di un rapporto stabile? Sarebbe disposta a porre fine alla sua attuale reazione per costruirne una nuova? Pensa che vorrebbe vivere la sua vita col suo collega, o preferisce viverla col suo attuale partner? Provi a rispondere a queste domande e forse riuscirà a trovare dentro di lei la soluzione adeguata al problema.

Cordialità