Relazione sbagliata?

Buongiorno sono qui perchè spero possiate aiutarmi a capire se la mia sia una storia sbagliata o se è sbagliato il mio modo di amare. Ho 30 anni e da 7 mesi ho una storia con un uomo di 38..o meglio avevo perchè da ieri non vuole più saperne di me perché convinto che in questi mesi io lo abbia solo preso in giro, trascurato e che io non mi sia impegnata abbastanza nella nostra storia. Per questi motivi mi ha lasciato molte altre volte, ma poi rincorrendolo e cercando di farlo ragionare è sempre tornato. E ora che mi ha lasciato mi chiedo se è una storia sbagliata o se sono io. Premetto che viviamo a 40 km di distanza ma ogni weekend dal venerdì alla domenica sto da lui e in settimana ci vediamo 1 o 2 volte. Ho organizzato per lui vacanze e weekend fuori, cene, regali. Ma per lui non è abbastanza e così se una sera voglio uscire con un’amica si arrabbia o anche quando vado in palestra. Qualunque altra cosa faccia senza di lui si sente trascurato e si arrabbia dicendomi le cose più brutte del mondo. Sinceramente penso di aver dato tutta me stessa in questa storia limitando amicizie e hobby al minimo…cercando di renderlo felice…ma per lui non è mai abbastanza…non ha fiducia in me, non crede in me e alle mie parole…pensa sempre che gli nascondo qualcosa, vede sempre il marcio nei miei comportamenti....dice che lui mi mette al primo posto nella sua vita mentre io no…e ogni volta sto male nel sentirmi dire che lo prendo in giro e cose simili ci sto male perchè sono sempre stata sincera. Il problema è che poi quando si calma stiamo bene insieme, bene davvero, facciamo progetti di vita insieme, di avere una famiglia e ogni volta spero che lui capisca che i miei sentimenti sono sinceri e si tranquillizzi. Secondo lei è una relazione sbagliata? Faccio male a rincorrerlo ogni volta? Ma soprattutto il tempo può aiutarlo ad avere fiducia in me?
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<Sinceramente penso di aver dato tutta me stessa in questa storia limitando amicizie e hobby al minimo…cercando di renderlo felice…>

Gentile Utente,
in una relazione di coppia mantenere spazi personali, le proprie amicizie e hobby nel rispetto dell'altro, è sacrosanto, privarsene su richiesta insistente dell'altro dovrebbe aiutarci a porci qualche domanda sul rapporto.

Da quanto ci dice sembrerebbe come minimo un po' problematica questa persona, centrata su sé...una relazione equilibrata non è fatta di richieste che comportino sacrifici e richieste fuori luogo da parte dell'altro, di egoismi, accus infondate e quant'altro.

<o meglio avevo perchè da ieri non vuole più saperne di me perché convinto che in questi mesi io lo abbia solo preso in giro>

Potrebbe davvero essere una buona occasione per lei, per riflettere su questo rapporto con calma, sul suo modo di stare in questa relazione che sembrerebbe sperequata e con potenzialità tossiche...almeno da qui con i limiti di un consulto on line.

Restiamo in ascolto


Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr. Sergio Sposato Psicologo 147 6 14
Gentile signora,

Non esistono relazioni "giuste" o "sbagliate". Le relazioni possono al massimo essere funzionali e portare benessere a entrambi i partner, oppure disfunzionali e causare disagio e malessere alle persone coinvolte. Si tratta comunque di un parametro soggettivo, la cui valutazione spetta solo ed esclusivamente a lei. La domanda che dovrebbe porsi è dunque se questa relazione in generale la fa stare bene, oppure se le causa sofferenza e la limita nelle sue azioni. Tenga conto che un rapporto funzionale dovrebbe basarsi sulla fiducia e sul rispetto reciproco, nonché sulla condivisione d'interessi e progetti di vita. Le relazioni dovrebbero infatti favorire l'incremento dello spazio personale attraverso il supporto e la condivisione. Se una relazione limita gli spazi della persona, a causa di gelosia, contrasti o sacrifici eccessivi, può finire col deteriorarsi, causando sofferenza in coloro che la vivono. In ogni caso, si tratta di valutazioni personali che nessuno può compiere al suo posto.

"Faccio male a rincorrerlo ogni volta?" Dipende! Se lei pensa che il suo partner la faccia stare bene e che le possa offrire ciò che lei si aspetta dalla relazione fa bene a inseguirlo. Tuttavia cerchi di evitare di passare la vita a rincorrere qualcuno che, in un modo o nell'altro, le sfugge sempre. Stare insieme a una persona sfuggente può infatti causare sofferenza. Dopo tutto, se quest'uomo tiene a lei, piuttosto che fuggire dovrebbe fermarsi e camminare insieme a lei. Non crede?

"Ma soprattutto il tempo può aiutarlo ad avere fiducia in me?" Chi può dirlo. La fiducia è una caratteristica personale che richiede una valutazione specifica. Alcune persone si fidano senza problemi mentre altre, a causa di esperienze di vita disfunzionali, tendono a non fidarsi mai. All'inizio di un rapporto, soprattutto a distanza, può essere normale che la fiducia sia scarsa, ma dopo un po' di tempo dovrebbe gradualmente aumentare. Se ciò non succede può darsi che la persona non sia in grado di fidarsi perché abbia delle ragioni che le impediscono di farlo, oppure perché tendenzialmente non ne sia capace.

Il consiglio che mi sento di darle è di fare un po' di chiarezza dentro se stessa. S'interroghi su quali siano i suoi obiettivi a breve e lungo termine per una relazione, e su quali sono gli aspetti per lei importanti e quali quelli secondari. Dopodiché, ripensando agli ultimi 7 mesi, valuti quanto l'attuale relazione rispecchia i suoi obiettivi e quanto il suo partner possa effettivamente incontrare le sue esigenze. Se pensa che quest'uomo è come lo desidera e se i vostri obiettivi sono conciliabili sarebbe opportuno parlarne insieme, cercare una soluzione ai vostri problemi (eventualmente anche attraverso una consulenza di coppia), ma se si accorge che questa relazione la fa stare male, che il suo partner non è in grado di capire e rispettare le sue esigenze o se i vostri obiettivi di vita sono inconciliabili forse è il caso di valutare l'idea di metterci una pietra sopra e guardare avanti.


Cordialità

Dr. Sergio Sposato MSc, CPsychol, AFBPsS
Practitioner Clinical and Counselling Psychologist
EuroPsy Certificate (Clinical and Health Psychologist

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dopo
Utente
Utente
Non mi aspettavo una risposta in tempi talmente brevi. Grazie per le vostre parole.

@dott. Rinella: purtroppo ogni qual volta ho provato a mantenere i miei spazi sono stata accusata di egoismo e di lasciarlo solo e di non essere in grado di essere fidanzata. E non è che esco tutte le sere con le amiche, ma una volta a settimana e quando accade mi faceva sentire in colpa dicendo che lui ha rinunciato a uscire con i suoi amici (mai fatta una richiesta del genere). Per me rinunciare in parte alle amicizie e dedicare meno tempo agli hobby mi è sembrato normale, non una rinuncia, ma tutto questo non è mai stato apprezzato, anzi mi ha sempre rimproverato di non dargli niente. Vorrei fargli capire che ritagliarmi degli spazi non vuol dire che lo trascuri o che lo prendo in giro, ma non c'è modo di farglielo capire.

@dott. Sposato: Condividiamo interessi e progetti di vita insieme, vorremmo una famiglia e dei figli,e quando stiamo insieme siamo in paradiso e così faccio fatica a metterci una pietra sopra. Tuttavia quando siamo distanti, anche dopo un weekend da sogno, lui trova qualcosa nel mio comportamento che lo fa arrabbiare e lo fa sentire preso in giro. E mi lascia in preda all'ira dicendomi qualunque tipo di cattiveria, che non faccio niente per lui, che lo lascio sola, che gli mento e così mi lascia ed è a questo punto non sto più bene nella relazione. Poi dopo mille rassicurazioni torna, ma senza aver cambiato opinione su di me.
Da da parte sua non c'è fiducia e in questi mesi (mi avrà lasciato almeno 10 volte) non ho visto progressi. Per me la fiducia è la base del rapporto, per questo quando mi sento accusata di essere disonesta, faccio di tutto per fargli capire che si sbaglia. Prima pensavo che, stando insieme, dedicandogli tempo, attenzioni, potesse arrivare ad avere fiducia in me...ora non ne sono più così sicura e per questo mi chiedo se serve rincorrerlo, se tanto poi torniamo a discutere per le stesse questioni e se è incapace di fidarsi.
Ho provato a proporgli una consulenza di coppia, ma lui resta fisso sulle sue convinzioni (faccio come mi pare, sono una egoista, lo prendo in giro, etc). Ne ho parlato con lui diverse volte, in maniera calma, ma finisce per alterarsi perchè vede nei miei comportamenti delle prove inoppugnabili del mio egoismo e della mia presa in giro.

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
< Prima pensavo che, stando insieme, dedicandogli tempo, attenzioni, potesse arrivare ad avere fiducia in me...>
Non è così se il problema è personale...anzi si rischia in questo modo di rinforzare il comportamento dell'altro e di continuare a produrre sforzi senza risultato con spreco di energie e ricadute sul suo benessere.

<ora non ne sono più così sicura e per questo mi chiedo se serve rincorrerlo, se tanto poi torniamo a discutere per le stesse questioni e se è incapace di fidarsi. >

Appunto poiché la fiducia nel partner è un elemento fondamentale per costruire e vivere una sana relazione di coppia...il punto potrebbe stare nell'incapacità di fidarsi, di voler tenere sotto controllo l'altro o ancora altro... solo ipotesi da qui

Valuti lei se è disposta a reinfilarsi in un rapporto nel quale rischia di non sperimentare benessere, come invece dovrebbe essere in una relazione sana.

Da solo (sempre se il suo ex partner ne fosse motivato e riconoscesse il problema) o in coppia, se intendete continuare, un aiuto specialistico sarebbe opportuno.

Un caro saluto