Disperazione post confessione

Buongiorno
scrivo perchè sono proprio disperata come non immaginavo di poter essere
qualche giorno fa ho letteralmente sconvolto la vita mia e quella del mio compagno confessando un tradimento avvenuto 10 anni fa quando non vivevamo ancora iniseme e a km di distanza (milano-napoli)
non so come ho potuto arrivare a questo, nei giorni precedenti ero ossessionata da questo pensiero..la spiegazione che mi sono data è che avevamo inizato a pensare di avere figli e che ho voluto far vedere a lui chi veramante sono,ma non so se è stato veramente questo a spingermi a farlo
adesso sono vermante a pezzi..ho distrutto tutto, tutti i nostri progetti, lui sta malissimo, non ha voluto sapere quasi niente di ciò che è accaduto, mi dice che adesso gli sono indifferente, e naturalmente non vuole che mi avvicini io lo amo e non posso immaginare di vivere senza di lui..vederlo e non poterlo abbracciare mi angoscia, ho perso interesse per tutto, preferirei morire...come ho potuto fargli questo? mi sento un mostro terribile! ho commesso un grave errore 10 anni fa e uno forse peggiore oggi confessando!
Aiutatemi! come faccio ad aiutarlo ed ad aiutarmi?
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Dr. Gianluca Raffa Psicologo, Psicoterapeuta 19 1
Gentile utente,

a volte "confessare" una verità serve più a chi la dice (senso di liberazione) che a chi la riceve.

Ad ogni modo, sentirsi in colpa non aiuta a risolvere questa situazione temporanea di chiusura affettiva.

Credo che esplicitare meglio al suo compagno il senso di questa confessione e le emozioni ad essa legate sia la cosa migliore da fare in questo momento...sempre rispettando i tempi e le modalità dell'altro.

Cordiali saluti,

Dott. Gianluca Raffa
Psicologo Clinico e Psicoterapeuta
Grottaminarda - Avellino

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dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Gentile Dottoe,
grazie per la risposta. Il senso di colpa e la disperazione di questi momenti non sono purtroppo controllabili..non riesco ad accettare tutto questo e nemmeno a riconoscermi. Ho già spiegato al mio compagno il perchè di questa mia decisione ma comprensibilmente ciò non lo aiuta...forse per il suo bene sarebbe più giusto che me ne andassi da questa che è casa sua, ma non ce la faccio, ho paura..lei pensa che lasciarlo da solo possa essere una cosa buona da fare adesso?
grazie ancora
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Forse sarebbe opportuno che lei prendesse contatto con uno psicoterapeuta, perchè questa sua improvvisa rilettura del passato mi fa pensare che di fronte alla scelta di avere un figlio, ci possano essere da parte sua riflessioni, timori, anche ambivalenze, molto comprensibili, per cui lei possa aver avuto bisogno di conferme, chiarimenti, sia soggettivi che di coppia.. il tutto con grande dolore chiaramente.. la reazione del suo compagno è sproporzionata , dato che si tratta di 10 anni fa e non eravate neanche insieme..
Un intervallo , per pensarci e ridimensionare potrebbe essere utile secondo me.. MA INTANTO cerchi aiuto..
Restiamo in ascolto..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
Mi associo alle riflessioni dei Colleghi che mi hanno preceduta.
Anche io le chiedo, perché ora?
Sembra più un attentato alla coppia, che una catartica confessione ?

La confessione è spesso una " vendetta in maschera" , efferata e senza via di ritorno.
Anche io, come la dott.Muscarà , ipotizzo- con gli ovvi limiti del mezzo telematico- che l' idea di diventare madre l' abbia terrorizzata ed abbia cercato dei rallentatori, dei dossi, per attaccare la sua coppia.
Si faccia aiutare da un nostro collega.

Sia la confessione, che la reazione del suo compagno sono reazioni esagerate e non congrue al vissuto

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it