Paura dello sporco

Salve, sono Chiara e sono fidanzata da qualche mese . io e lui ci conosciamo da tantissimi anni e tra di noi c'è molta confidenza. A novembre dell'anno scorso il mio ragazzo ha cominciato ad avere problemi all'occhio, ha avuto un'ulcera corneale e è stata riscontrata poi un'Acanthamoeba all'occhio. Ha sofferto molto, sia a livello fisico che psicologico, perché i dolori erano forti e per molti mesi non poteva uscire di casa. Adesso cominciano ad esserci miglioramenti. il risultato di tutto questo è che ora ha sviluppato un'eccessiva paura dello sporco. Secondo me è dovuta al fatto che ha il timore che possa succedergli ancora qualcosa agli occhi. Ma a tutto c'è un limite. Leggendo su questo sito vedo che i sintomi sono simili alla rupofobia:ossessione di contaminazione, rituali di pulizia, lavaggio delle mani molto frequente,evita lo sporco,superstizione e immaginazione di sporco,gocce di acqua sul viso e braccia. La situazione sta però diventando pesante anche per me. Non è semplice condividere e rispettare tutte queste sue necessità e ritengo che non siano del tutto "normali". Cosa posso fare? Come posso aiutarlo? Grazie della disponibilità!!!!!!
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Chiara, ha provato a discutere col suo fidanzato di questa situazione? Lui ne riconosce i caratteri eccessivi o ritiene che i suoi comportamenti siano adeguati?
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dopo
Utente
Utente
Grazie dell'attenzione! In realtà non ho ancora apertamente parlato della cosa con lui. Quando gli faccio notare alcuni suoi comportamenti eccessivi lui risulta evasivo. Penso che sappia che sia un po' esagerato ma forse non vuole ammetterlo del tutto. Il mio problema è che non so proprio come iniziare il discorso. La mia paura è che lui pensi i che ciò che gli dico sia una critica nei suoi confronti, e non è così. Vorrei riuscire in qualche modo ad aiutarlo. Parlare di portarlo da uno psicologo è quasi fuori questione. Per altri motivi glie lo avevo consigliato e non lo riteneva assolutamente necessario.
Grazie ancora!
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Comprendo le sue preoccupazioni. E forse potrebbe provare a comunicarle apertamente al suo fidanzato, come legittime preoccupazioni. Potrebbe spiegargli che certi comportamenti,aassolutamente normali, possono interferire con la nostra qualità di vita, se diventano eccessivi, magari dettati dall'ansia o dalla paura.

Eviti critiche, accuse e recriminazioni, e provi a mostrare comprensione per la delicatezza dell'argomento. Se il suo ragazzo la vorrà ascoltare lo farà, altrimenti sarà un suo problema(del suo ragazzo!), e non ppiù SUO (di Chiara).

Che ne pensa?
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dopo
Utente
Utente
Proverò a fare come mi consiglia! Prima o poi l'argomento deve essere affrontato, mim si può evitare per sempre! Speriamo metta da parte il suo orgoglio e si lasci aiutare!
Grazie davvero tanto!
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Di niente! Tenga a mente questo: la parte più difficile, quando si deve risolvere un proprio problema, è fare i conti col fatto di avere un problema. Quindi, dia l'occasione al suo ragazzo di rifletterci su.

Se le andrà, ci tenga aggiornati.

Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno! Come da lei consigliato, la aggiorno su quanto è successo nel tempo! Qualche giorno fa ho deciso di parlare con lui di questi problemi e comportamenti che stavano diventando decisamente eccessivi e mettevano in difficoltà la nostra stessa relazione. Lui ha accolto positivamente ciò che gli ho detto, dicendomi però che non era pronto per fare questo passo, ossia cercare di abbandonare le sue paure. io mi ero precedentemente documentata su come parlarne e con quali modalità, in modo da parlargli con la maggiore delicatezza possible. Mi sono trovata sconfitta quando l'unica cosa che ha saputo dirmi era che in questo momento non si sentiva di cambiare.
qualche giorno dopo i suoi familiari, preoccupati per me hanno deciso di informarmi che da un mese circa, il mio fidanzato era seguito da uno psicologo, perché era ormai diventata impossibile una vita tranquilla anche in famiglia. il problema grande ora è che impiega più di due ore per prepararsi ad uscire con me. sta sotto la doccia parecchio tempo e quando esce deve avere i vesiti puliti li al momento, che sua mamma gli passa. vuole evitare in qualsiasi modo di contagiarmi e di recarmi danno. ha cominciato anche a raccontarmi diverse bugie per non uscire con me, perché probabilmente tutta la trafila che doveva fare per potermi vedere è troppo pesante! i suoi familiari mi hanno detto che mi tengono aggiornata su come continua la sua terapia, ovviamente a sua insaputa.
Ora, come mi consiglia di comportarmi con lui? Grazie dell'attenzione!!!!
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
L'unica indicazione che posso darle è di non assecondare eventuali rituali o richieste assurde, che possano confermare eventuali paure di contagio o simili.

Sarà lei stessa a valutare se e quanto sarà disposta ad investire su questo rapporto e su questa persona.

Che ne pensa?