Amore: masochismo "psicologico"...difficoltà a fidarsi, malessere

Salve. Ho 20 anni e sto vivendo la mia prima vera relazione. Stiamo insieme da più di un anno, lui ha 25 anni, è una relazione a distanza, io Napoli, lui Torino.
Al di là dei dettagli di questa relazione, che magari potrò spiegarvi man mano per aiutarvi ad aiutarmi, ho spiegato nel titolo come io chiamo questa mia condizione negativa e i sintomi principali perché penso che prescindono dalle peculiarità del mio rapporto.
Amo davvero il mio ragazzo. Sebbene io senta di star rovinando la nostra magica storia (se non l'ho già fatto). Magica perché appunto viviamo una relazione a distanza, sofferta e combattuta (lui ha davvero fatto tanto per me, mi ha dimostrato di amarmi in molteplici modi. E io in parte credo di aver ricambiato).
La mia gelosia è diventata ossessione: dal modo più consueto dello "spiarlo" (e ho fatto davvero cose di cui mi vergogno), fino a cercare a tutti i costi situazioni. Quando stavamo bene, io cercavo disperatamente qualcosa a cui attaccarmi per litigare, per potermi dire nella mia testa "è cattivo, mi fa del male". Ma poi dopo poco pentimento totale, sia perché aveva degenerato in litigio grave (sono purtroppo impulsiva, aggressiva (anche solo telefonicamente) e catastrofica, all'inizio. poi do modo di farsi perdonare, do la cd "via d'uscita"), sia perché mi dicevo da sola "ma come posso attaccarmi a cose che non sono gravi dopo tutto quello che lui fa per me?"... ma poi come dicevo il male passava all'inizio, per poi ritornare dentro di me. Ho cercato di superare questo limite, imponendomi di essere più spensierata (caratteristica che non mi ha mai accompagnato in tutta la mia giovane vita, ero "pesante" già a 13 anni), senza riuscirci, ma forse si sono addirittura alimentate di più le ansie e le paure. Fino a "scoppiare" in questi ultimi mesi. E ciò l'ho colto dal fatto che ci siamo visti abbastanza spesso da luglio ma se all'inizio dei nostri periodi insieme andava tutto bene poi...le ultime volte... in particolare ad inizio ottobre, ho ceduto, non litigando, ma piuttosto chiudendomi, cercavo di isolarmi per momenti o mi veniva da piangere anche in sua presenza. Più volte mi ha detto "sono la tua rovina, sono stato egoista ma io non ho mai amato nessuno come amo te, non mi sono mai sentito così come con te". Mi vedeva "troppo triste per la mia età": continue crisi di pianto che io cerco di nascondergli senza successo perché ho bisogno di buttare tutto fuori facendo anche lunghi monologhi, il problema è che riesco a liberarmi per poco tempo, quei pensieri negativi tornano in continuazione.
Lui da questo punto di vista è molto maturo. Si fida perdutamente di me e me lo trasmette tantissimo. Ha cercato sempre di rassicurarmi. Mi "sopporta" davvero. Sebbene magari a volte sbagli anche lui com'è lecito.
Sto diventando la persona che non avrei mai voluto essere. E non so come uscirne. Vi chiedo aiuto: qualche parola, un dialogo virtuale che possa aiutarmi a capire perché mi nego la "felicità", perché sono così masochista...
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Ho cercato di superare questo limite, imponendomi di essere più spensierata (caratteristica che non mi ha mai accompagnato in tutta la mia giovane vita, ero "pesante" già a 13 anni), senza riuscirci, ma forse si sono addirittura alimentate di più le ansie e le paure>

Gentile Ragazza,
potrebbe essere che sue difficoltà personali si intreccino con le peculiarità della vostra coppia. Una relazione, ancora più se a distanza (per le sue caratteristiche), può fungere da amplificatore di eventuali disagi preesistenti.

<La mia gelosia è diventata ossessione: dal modo più consueto dello "spiarlo" (e ho fatto davvero cose di cui mi vergogno), fino a cercare a tutti i costi situazioni.Quando stavamo bene, io cercavo disperatamente qualcosa a cui attaccarmi per litigare, per potermi dire nella mia testa "è cattivo, mi fa del male"

Una relazione può fare da cassa di risonanza di bisogni affettivi non colmati, insicurezze, bassa autostima, paura dell'abbandono... difficoltà e disagi costruiti nel corso della nostra storia di vita personale e familiare

In ogni caso se lei vive così male il suo rapporto di coppia di certo imporsi di essere pseniserata, non sembra la strada più opportuna, tanto più che come lei dice ansie e paure si alimentano.
Oltretutto continuando a comportarsi in questo modo, rischia di stancare il suo ragazzo e di allontanarlo davvero.

.In che senso si definisce pesante già da quando era una ragazzina?
Cosa condivide di quanto le ha detto il suo ragazzo?
Più volte mi ha detto "sono la tua rovina, sono stato egoista ma io non ho mai amato nessuno come amo te, non mi sono mai sentito così come con te". Mi vedeva "troppo triste per la mia età":>

Come va la sua vita in altri ambiti, studio/lavoro, amici, famiglia?

Ha mai pensato di parlare delle sue difficoltà direttamente con un nostro collega?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
Attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Cara utente,
alla sua età vivere una relazione a distanza, sicuramente, rappresenta una conflittualità, vi separano diversi km... (non ha specificato ogni quanto vi incontrate).. questo vi impedisce di vivere realmente il quotidiano, che è fatto di tante cose: condivisioni, confronti, differenze...

Mi chiedo se avete mai pensato ad un avvicinamento, ad una ipotetica convivenza (visto anche la sua giovane età).

Certo è che bisogna capire se questo suo atteggiamento è circoscritto alla situazione particolarmente difficile da vivere o se riflette una caratteristica della sua personalità!?
In tal caso il suggerimento sarebbe quello di intraprendere una psicoterapia o comunque un consulto psicologico (si può rivolgere allo Spazio Giovani della sua città, che è un centro pubblico e gratuito per la sua età), per capire realmente l'origine delle difficoltà, che manifesta... così da arginare questa sofferenza quotidiana, che può rischiare di incrinare non solo il rapporto di coppia, ma anche tutto il suo entourage!

Di cuore...
rimaniamo in attesa.
[#3]
dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Grazie mille per le risposte.
La nostra relazione a distanza è forse più difficile di altre perché lui ha la sua famiglia in Puglia (studia a Torino convivendo con sua sorella) e quindi di conseguenza si trova spesso anche diviso. Ma non mi ha mai fatto pesare nulla ed ha sempre cercato di arginare le difficoltà (da questa parte mi sento anch'io comunque di aver agito bene avendo sempre cercato di venirgli incontro e soprattutto di non fargli pesare lunghi periodi assenza...dicevo che mi mancava etc ma non certo che era colpa sua come avrei potuto fare in qualche momento di rabbia). Ci siamo visti da settembre 2013 che ci siamo fidanzati a lassi di tempo vari. C'è da dire una cosa che dovrei spiegare lungamente perché tengo a che non sia banalizzata: ci siamo conosciuti su "internet" ma in un modo molto profondo. Scrivevamo su uno stesso sito, un giornale online, che accomunava una nostra passione, che aveva anche una radio dove io partecipavo (lui poco). Lui ha iniziato ad essere intrigato dalla mia voce, dai miei articoli e poi anche dal mio modo di interagire in momenti vissuti con amici della radio (tutti ragazzi coetanei e qualche adulto) dal mio modo di rapportarmi diciamo, modo di fare. E qualche volta mi contattava esprimendo il suo apprezzamento per qualcosa che avevo detto o fatto. Ma senza mai essere invadente. Pian piano ci siamo uniti, senza fare chissà quali chiacchierate, anzi, questa è una delle peculiarità della nostra relazione "virtuale", ci siamo soffermati non a parlare di cose, nonostante ci fosse la passione in comune, ma piuttosto di pensieri, modi di essere, di approcciare alla vita, valori. Lui è sempre rimasto colpito dal fatto che ero "matura" per la mai età e una donna seria, di valori, che si faceva rispettare dagli uomini(era un giornale sportivo), riservata e tante piccole cose che lui ha notato in un modo che può sembrare assurdo ma che coincidevano con la realtà. E un giorno mi ha sorpreso mandandomi dei regali significativi a casa senza che io e lui fossimo diventati "amici" spiegandomi che il suo era solo un modo di ringraziarmi perché in una vita di delusioni e di persone poco profonde e sensibili gli avevo ridato la speranza. Sembra folle ma io lo trovai molto bello soprattutto perché era sincero. La bellezza di questo rapporto è stata il fatto che lui non mi ha mai chiesto di vederci, o meglio mi ha detto che un giorno sperava accadesse, ma parlava sempre col senno di poi della speranza del caso, mai dicendo "domani ti vengo a trovare" e poteva dirlo e farlo soprattutto. Alla fine dopo un anno, l'ho raggiunto io, cogliendo l'opportunità di un viaggio che le mie amiche volevano fare proprio al nord. E lì è scattata la scintilla nel giro di un'ora. I miei ricordi più belli.
Ho fatto questa premessa per spiegare che non è una relazione semplice ma complessa però allo stesso tempo molto profonda.
Ci siamo visti pian piano con regolarità, lui mi ha raggiunto a Natale subito dopo quel settembre (ed è stato un bene perché in quei sentimenti ho potuto riflettere ma soprattutto capire che ormai ero presa da lui e che in nessun modo avrei potuto escludere la possibilità di provarci almeno). Poi a San Valentino, poi a metà aprile. Poi dopo nemmeno due settimane per il mio compleanno. Poi dopo due settimane ancora a fine maggio. E poi a metà luglio fino a metà agosto e poi ad inizio settembre e poi a fine settembre inizio ottobre.
Diciamo che ci vediamo meno di qualunque altra coppia, ma abbiamo avuto anche momenti in cui siamo stati tanto insieme. Ed è merito suo più che mio. Ogni volta ci siamo visti dai 3-4 giorni fino al mese appunto dell'estate. Ma per lo più da aprile in poi sempre 1 settimana o più.



<In che senso si definisce pesante già da quando era una ragazzina?>
Non sono mai stata una ragazza spensierata ma sempre piena di complessi. Ho vissuto parecchie brutte storie nelle classi scolastiche in cui sono statai fino al 3 anno di superiore, poi al 4 e 5 mi sono stabilizzata in una classe abbastanza positiva. Sono quella che si può definire oggettivamente una bella ragazza (ricevo complimenti, attraggo abbastanza gli uomini) ma non mi sono mai piaciuta, ho avuto addirittura momenti in cui mi odiavo e mi sentivo orribile (ma alla fine son tipici adolescenziali..) e li ho superati(non del tutto ma parecchio) con difficoltà solo da poco, dopo i 18 sicuramente. Mi sono portata con me che odio far foto, le foto mi mettono disagio. Quando ero più piccola non prendevo mai nulla alla leggera... Appena mi distraevo, ricordo, che sentivo che avevo fatto un guaio. Un guaio a prendermi una pausa dai pensieri, dal ragionare, dal pensare alle conseguenze, al negativo.... e allora mi trovavo sempre in posizione di difesa o di attacco. Mai in una posizione di relax....diciamo. Questo me lo porto ancora oggi ed è un grande male...


<Cosa condivide di quanto le ha detto il suo ragazzo?
Più volte mi ha detto "sono la tua rovina, sono stato egoista ma io non ho mai amato nessuno come amo te, non mi sono mai sentito così come con te". Mi vedeva "troppo triste per la mia età":>
Non penso assolutamente sia colpa sua e che lui sia stato egoista. Anzi sono molto felice e quando penso ai suoi sacrifici capisco che mi ama davvero. Lui ha avuto un'altra storia prima di me a distanza con una ragazza che viveva nella sua terra d'origine. Vissuta male perché lei non gli dimostrava amore, ma aveva smesso quasi subito, perché lo incolpava per la distanza. E perché, a detta sua, lui non la amava davvero perché dalla situazione dei litigi voleva uscire a tutti i costi e alla fine ci è uscito, lasciandola. A volte, nel panico, gli ho chiesto se sentiva che io stavo comportandomi come lei e lui mi ha sempre detto "Non esiste fare paragoni tra la nostra storia e quella con lei...io la cancellerei solo se potessi, mi aveva fatto perdere tutte le speranze nell'amore. Poi ho conosciuto te... Tu soffri la distanza per colpa mia, sono io che ti faccio star male e ti porto rabbia, tristezza"... Io apprezzo tanto che lui si sia ributtato in una storia ancora più difficile...perché con me c'è la distanza ma anche il fatto che lui non è della mia città. Con lei sarebbe stato tutto più "facile" ma lui mi ha detto che non aveva alcuna voglia di scendere da lei...e pensava proprio ormai per questo che l'amore non esistesse...

<Come va la sua vita in altri ambiti, studio/lavoro, amici, famiglia?> Bene. Sono una studentessa ottima, studio legge con ottimi risultati. Ho delle amiche strette di cui mi fido e anche degli amici maschi con cui ho rapporti stretti. Non sono una tipa da feste, ma sono più intima. E' per questo che sono molto selettiva sebbene dentro di me ci sia semrpe spinta a socializzare. La mia famiglia è si può dire perfetta sebbene ovviamente ci siano dei problemi: mio padre e mia madre stanno insieme da sempre.

Per quanto riguarda il discorso di avvicinamento...sì, ne parliamo. Ma soprattutto lui mi ha detto spesso che voleva far qualcosa...ma è difficile perché lui nonostante abbia 25 anni ha ritardato un po' negli studi per vari motivi ed è resposnabile di ciò dif ronte alla sua famiglia che fa sacrifci economici per mantenerlo e poi avendo la sorella lì si sente responsabile anche per lei. Ma mi ha sempre detto che verrebbe subito da me se potesse, ha pianto dicendomi che non poteva. Solo che io vorrei andar via da Napoli e quindi sebbene lo riterrei un gesto bellissimo, non l'ho mai spinto troppo. E probabilmente ci sarà anche occasione (per questioni di lavoro di mio padre)...ma nn sappiamo dove...
[#4]
dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Aggiungo anche che Lui è un tipo socievole ma molto più selettivo di me: ha pochissimi amici tutti di cui si fida relativamente, con cui ha rapporti mai troppo profondi, e sono delle sue zone. Mentre a Torino praticamente non frequenta nessuno, solo la sorella. Da poco poi ha iniziato un percorso di allenatore con una squadra di calcio di bambini e quindi sfoga così. Nel periodo prima di conoscermi si era molto chiuso nel mondo virtuale di Facebook. Osservava me soltanto però, non chattava con altre persone se non in maniera superficiale per passare il tempo, per noia. Solo con me era incuriosito davvero e perciò, questo me lo diceva prima di conoscerci, non voleva abbandonare quel mondo. Purtroppo nel nostro anno insieme a volte ha avuto ricadute (perdeva tempo e non riusciva a studiare ma perché aveva disperatamente bisogno di ritrovare ils uo grande hobby, il calcio giocato e allora aveva contatti con persone che potevano reinserirlo. Ma poi nell'ambito di ciò su fb con un contatto che doveva usare per fare pubblicità al progetto (lui decise poco prima di cancellarsi) che gli aveva promesso un tizio, si perdeva a guardare le foto di qualche ragazza. Cosa di cui io ho sofferto molto quando l'ho scoperto...scoperto in maniera sbagliata, entrando con quel contatto a sua insaputa, mentre lui non sapeva che io sapevo che lo usava. Qui si vede la mia gelosia ossessiva, ancora oggi se penso a questo fatto mi sento male e ho sfiducia...ma in fondo, poi mi dico, che ha fatto? Non contattava mica se proprio vogliamo entrare in questa logica di pensiero esagerato...un uomo guarda per un fatto di "ormoni" come si suol dire...) , leggere, che a me hanno fatto preoccupare, ma questo perché era davvero solo lì, la sorella lo aveva messo in secondo piano rispetto ad un ragazzo e praticamente lui passava intere giornate, settimane senza vederla quasi. Da solo, con me, al telefono. Ci sentivamo tanto anche in silenzio mentre studiavamo, ma giusto per dirci ogni tanto qualche parola dolce o giusto per avere un rapporto.
Lui non mi ha mai dato modo concreto di pensare male (uscendo con qualche "amica" oppure avendo contatti) anzi... il suo unico sbaglio è stato nascondermi delle cose perché sapendo che io potevo interpretarle male lui evitava di dirmele proprio perché per lui contavano zero e voleva evitare a tutti i costi che la distanza li esasperasse...io però ho agito male e mi sono complicata la vita..."indagando" e così ho nutrito fortemente tutti le mie ansie...
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Cara ragazza, a tutto quello che è stato detto e scritto io aggiungo soltanto questo,deve uscire da questo suo sguardo .. controllante.. lui pare un bravo, paziente ragazzo..tutto è già complicato dalla distanza, siete giovani con ancora tanto da costruire concretamente, le consiglio vivamente di farsi aiutare da un Collega .. aiutare ad essere più serena e sicura, a non inseguire pensieri paure che arrivano forse dal passato di cose e situazioni di altre persone.. l'intelligenza , la sensibilità dobbiamo usarle per vivere meglio, facendo così, spaccando i capelli in quattro con scene , litigi, rappacificazioni , finisce che il rapporto si rovina..
Sia saggia e si dia aiuto..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#6]
dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Ha ragione dott. Fregonese.
Si lui è molto paziente, ha sofferto tanto in passato in varie situazioni e io l'ho fatto soffrire ancora in più situazioni dove l'ho fatto sentire davvero solo e incompreso. In più si è veramente e totalmente chiuso in me...Ma lui nonostante non sia certamente l'uomo sicuro di sè e sfrontato, è sicuro di me. Non è geloso, non è diffidente, anzi...lui riesce a vedermi positivamente anche nei momenti più brutti... Mi piace tanto questo... mi fa sentire amata... e mi fa sentire anche in colpa. Vorrei essere come lui....

Purtroppo io vorrei tanto farlo...ma come? Ho paura di essere "bipolare". ho continui sbalzi di umore... e soprattutto ripenso sempre ai motivi di certi litigi, superati anche, ma ritornano e devo superarli di nuovo... non capisco perché il mio cervello si complichi così tanto la vita :( Non riesco ad essere felice. Ho paura di essere felice!
Sto cercando di smettere di "controllare" di essere gelosa...sto cercando di reprimere ogni pensiero appena esce, di dire "NO! non farlo, non pensare male. Se è male, emergerà e allora sarà anche meglio...eviterò una persona sbagliata per me... ma deve accadere indipendentemente dal mio cercare e forzare la mano!" Solo che poi...ci ricado... :(
Mi sento davvero in un periodo di confusione e la testa mi sta esplodendo...
Ho anche paura a pensare a momenti intimi, quando siamo distanti almeno, quando siamo vicini invece è più semplice perché abbracciarlo mi fa stare bene. Quando siamo distanti ultimamente se lui fa un commento più sensuale anche se sempre molto dolce io rispondo si, ma dentro di me immagino che lui magari andrebbe con un'altra ragazza....mi sto svalutando. E' come se la mia "antica" disistima, se i miei vecchi complessi non si esprimessero più in cose vecchie (paura del giudizio degli altri, voglia di essere perfetti in ogni occasione) ma piuttosto nel rapporto con lui.... Io vorrei solo essere più serena, pacifica, tranquilla... Vivermi la vita semplicemente. Senza mal di testa...
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragaza,
Mi associo alle riflessioni ricevute.
Un amore va vissuto, fruito, nutrito, concimato, innaffiato....non monitorato e controllato.
Quando un legame si trasforma in una gelera, la tentazione è sempre l'evasione, come unica salvezza possibile, pur amando...

Vivere la distanza non è affatto semplice, ma si può stare vicini e distanti di cuore, così come vestiti e con l'anima messa a nudo...
Si impegni nel comprendere cosa la fa stare male, come può lavorare su di lei al fine di ritrovarsi, mi sembra così sbilanciata su di lui, è come se lei si fosse smarrita ....
Le allego delle letture

gelosia.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1894-gelosia-sana-o-patologica.html
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/4893-la-app-per-svelare-i-traditori-sindrome-di-otello.html


Ma soprattutto vorrei che leggesse queste.

http://www.valeriarandone.it/articoli/154-gli-amore-dipendenti-dipenden
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4078-l-amore-affamato-la-dipendenza-d-amore.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#8]
dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Vi ringrazio...per le risposte e per i consigli di letture.

Volevo chiedere un'altra cosa per liberarmi di alcuni pensieri negativi che mi attanagliano da qualche giorno di nuovo...si riferiscono a cose lontane, liti avute per atteggiamenti del mio ragazzo che ha avuto in passato. Sono cose che però in parte ho superato ma che mi stanno tornando in mente e sto cercando di scacciarle ma ho bisogno continuamente di conferme per togliermeli dalla testa. Razionalmente dico: "scemenze, basta!" ma non riesco a nn pensarci.... Mannaggia, vorrei cambiare cervello!
Praticamente mesi fa, per questo vizio di controllare ho scoperto che lui mentre utilizzava un altro account di facebook (di cui non mi aveva parlato ma che io avevo scoperto) inerente ad un progetto di calcio con un tizio aveva aggiunto vari contatti inerenti a squadre di calcio etc ma anche in particolare una ragazza che mostrava nella foto una scollatura (con cui però aveva un amico in comune inerente sempre al calcio) e una donna (allenatrice se ricordo bene) con alcune foto provocanti ma non troppo (al quale mise addirittura due mi piace) e poi altre però molto più "normali" e con foto per niente "stimolanti" da quel punto di vista. Nessuna chat con queste persone, solo quella richiesta e quei due mi piace. A me turbarono molto e litigammo duramente... Poi l'abbiamo superata perché l'ho visto soffrire davvero, pianti a dirotto e silenzio (sua sorella che vive con lui mi contattò preoccupata perché lo vedeva davvero distrutto) e ho capito che non era una cosa importante... mi sono fidata delle sue parole: "non avevo nessuna intenzione, mica le ho contattate o volevo averci rapporti, semplicemente quelle richieste sono capitate mentre clikkavo tra i contatti consigliati per fare pubblicità al profilo e al progetto"... E in effetti una era una persona coinvolta nel calcio e l'altra aveva un amico in comune e quindi poteva risultare tra i consigli di fb. Poi successivamente scoprii che nello stesso periodo sul cellulare a volte aveva visto dei profili di ragazze (che non conosceva) su facebook, aveva guardato qualche foto col suo profilo, ma non le aveva nè aggiunte nè altro. A questo giustificò che le guardava per curiosità e perché era maschio ma senza nessuna intenzione di farmi male o ferirmi. Più volte mi ha sempre detto (anche quando gli chiesi perché guardasse qualche porno) che era una questione maschile, che aveva gli ormoni che a volte lo "scocciavano" e avendomi lontana, per solitudine e per noia, guardava qualche foto.

Io ancora oggi ci ripenso a volte... nonostante siano passati mesi... soprattutto poi perché c'è stato un altro episodio. Scoprii che una sera dopo che mi aveva detto che dormiva, era andato per un po' (massimo mezz'ora..non di più) su chatroulette, una chat con la webcam. Io mi arrabbiai e gli chiesi perché e cosa ci facesse...e lui "per noia, per solitudine, sto sempre a casa lo sai, è una mia scelta, ma ogni tanto mi svago, interagisco così... durano pochi secondi queste chat, sono con stranieri...non ho intenzione mica di tradirti"...io gli chiesi se aveva parlato con ragazze e lui mi disse "no solo con un ragazzo straniero" e mi disse anche particolari.

Come giudicate voi questi suoi atteggiamenti da esterni?Posso pensare che sono alla fine sciocchezze?
Ho bisogno che qualcuno mi dica che è la mia gelosia malata ad alimentarne il siginficato e che un ragazzo che mi dimostra tanto (una relazione a distanza nn è da tutti, poi la nostra come vi ho spiegato è ancora più dura...), che mi ha sempre riempito di attenzioni (ad es. offre sempre lui, mi ha fatto tantissimi regali...ha speso praticamente tutti i suoi risparmi di anni di lavori estivi fra regali e viaggi per stare con me. Quotidianamente abbiamo sempre parlato tantissimo al telefono, lui non esce mai perché non ha amici lì e non li vuole nemmeno, e si auto controlla nel senso che mi scrive quello che fa, quando esce, dove va etc...spontaneamente; per cercare di evitare che io sia gelosa mi mandava addirittura spontanemanete foto dei posti in cui andava come a dire "credimi!") non devo demonizzarlo solo per cose che alla fine derivano magari dalla sua natura appunto maschile, molto diversa dalla mia femminile...
Alla fine io mi dico: lui se fa queste cose che a me danno fastidio, ma che è assurdo reputare gravi, le fa solo nel "virtuale"...nella vita reale non ha mai fatto NULLA che mi abbia fatto dubitare...NULLA... Non è il tipo che appena può fa amicizia con ragazze, assolutamente no...non ha mai nemmeno chattato...solo ogni tanto ste cose qui....
Vi prego siate anche duri ma aiutatemi a scacciare sti pensieri stupidi!
(sembro matta, e forse un po' lo sono, ma chiedo solo aiuto...)
[#9]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<Vi prego siate anche duri ma aiutatemi a scacciare sti pensieri stupidi!
(sembro matta, e forse un po' lo sono, ma chiedo solo aiuto...)>

Cara Ragazza,
forse ripone troppe aspettative su un consulto on line. Da qui purtroppo non possiamo fare interventi diretti per via dei limiti che questo mezzo impone e delle regole deontologiche, ci dispiace davvero.

Le sarebbe di molto aiuto e giovamento incontrare direttamente un nostro collega, come le ho suggerito in replica #1 il cui contenuto le suggerirei di rileggere.

I pensieri negativi di cui ci parla , i comportamenti che mette in atto con il suo ragazzo (disfunzionali) sembrano segnalare un suo disagio e hanno bisogno di un ascolto attento e vis à vis, nessun consiglio on line la potrebbe aiutare.

Ci pensi, ma non esiti, per il suo benessere e quello del suo rapporto.
[#10]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Il suo bisogno di raccontarsi e di essere ascoltata, dovrebbe farla riflettere sull'utilità di una consulenza de visu

Siamo online e come suggerito dalla Collega, non si può fare di più se non orientarla verso il percorso più adatto a lei
[#11]
dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Si, cercherò di farlo...di trovare una persona con cui parlare.
Ma secondo voi i suoi non sono comportamenti "preoccupanti"? la mia preoccupazione è eccessiva? Sono io davvero ad acuirli?
[#12]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Uno psicologo non è un legale, non stabilisce cosa è giusto o sbagliato.
Se sta male, deve ascoltarsi e cercare di risolvere