Xanax rp

Gentili dottori,

Torno a scrivervi. Leggendo i miei precedenti post potrete visionare la mia lunga storia di trattamenti. A quanto pare siamo giunti ad una condizione abbastanza stabile. La mia diagnosi è di Disturbo Bipolare, tenuto ben compensato dalla seguente terapia: Depakin 1500 mg die, Abilify 10 mg die, Zoloft 100 mg die. Nell' ultimo incontro con la psichiatra siamo giunti alla conclusione che in questo ultimo periodo (in effetti è da qualche mese più o meno) la situazione dal punto di vista dell'ansia non è sotto controllo. Più specificamente la psichiatra ha parlato di ansia libera ed in effetti il mio problema non consiste in un'ansia specifica ma in mille preoccupazioni per lo più per cose futili ed eventi della vita quotidiana. Si è quindi sbilanciata per esprimere una comorbidità con un disturbo d'ansia generalizzato, che purtroppo non è tenuto, come dicevo, sotto controllo nè dai due farmaci anti-bipolari nè dallo zoloft. A questo punto ha ritenuto di inserire in terapia al posto del tavor che prendevo al bisogno(bisogno che negli ultimi tempi era quasi diventato costante), lo xanax rp da 1mg. Proprio perchè avevo riferito che solo quando assumevo l'ansiolitico (cioè il tavor) mi sentivo meglio ma la copertura inevitabilmente dopo qualche ora svaniva. La prescrizione della psichiatra è stata quella di mantenere inalterata la terapia precedente, aggiungendo per l'appunto Xanax rp 1 mg una volta al giorno. Tuttavia tale prescrizione mi lascia molto perplesso. Leggo infatti ovunque e sò che gli ansiolitici hanno solo una funzione di tampone, ma non curativa. La mia domanda sostanzialmente è questa: è possibile che la formulazione a rilascio prolungato possa essere considerata in qualche modo curativa o, terapeuticamente, in definitiva è da considerarsi alla stregua di quello a rilascio immediato cioè un mero sintomatico? Vi ringrazio in anticipo per l'attenzione.
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Dal punto di vista degli effetti terapeutici sui disturbi d'ansia, la formulazione a rilascio prolungato resta un ansiolitico e, come tale, é un farmaco sintomatico. É possibile che la sua specialista abbia valutato questa situazione come temporanea e voglia saggiare l'effetto di alcune settimane di questo tipo di trattamento.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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