Crisi matrimoniale

Buongiorno, sono un uomo di 44 anni sposato da 12 ( insieme a mia moglie da 15 ) con una donna di 6 anni più giovane. Insieme abbiamo una bambina di 9 anni. Vi scrivo perché da circa 4 mesi sono alle prese con una crisi matrimoniale dalla quale non riesco ad uscire. Ora, fino a maggio di quest'anno, la situazione era normale ( o forse sembrava a me ) poi ricordo che verso metà' giugno mia moglie ha avuto un periodo nel quale era insolitamente taciturna e pensierosa. Dopo qualche giorno le ho chiesto spiegazioni riguardo al suo atteggiamento è lei mi ha risposto che i suoi malumori derivavano dal fatto che non si sentiva più innamorata cioè non aveva più il trasporto che aveva in precedenza. Ora abbiamo parlato molto senza giungere ad una conclusione , lei dice che mi vede come un amico e per questo non vuole far sesso con me. Nonostante tutto, non ho perso la calma e siccome io a lei tengo moltissimo ho deciso di aspettarla ma non passivamente, bensì cercando di instaurare un rapporto basato sul dialogo ( che comunque tra di noi non era mai mancato). Siamo andati in ferie insieme ed abbiamo anche fatto sesso poi però tornati a casa sono ricominciati i problemi cioè una certa freddezza a parte sua nonché rifiuto ad avere rapporti sessuali. Ora lei dice che mi vuole comunque molto bene e che sono una persona d'oro ( infatti con lei sono sempre stato disponibile e gentile oltre che fedele premuroso e serio ). Ora, non sono un illuso e so perfettamente che l' amore ( inteso come quello delle favole ) dopo un po' di anni tende a passare e lascia il posto ad altri sentimenti quali il volersi bene, il rispetto , la tenerezza è la voglia di godersi ciò che si è costruito negli anni. Il problema principale è però farglielo capire ( accettare?) , non so infatti come comportarmi cosa proporle . Tutto sommato andare avanti come in quest' ultimo mese non sarebbe male ( in casa C' e tranquillità e rispetto, di sera ci accomodiamo sul divano e guardiamo la tv, parlando di tutto e solitamente le faccio anche un massaggio ) , ma se accenno al sesso ottengo un secco rifiuto . Quello che manca è proprio il sesso , che fare? Quanto può andare avanti un matrimonio senza sesso ( considerando che piace ad entrambi )? Si può recuperare o no? Vi chiedo in questa sede un consiglio senza rimandarmi ad un collega consulente poiché mia moglie non credo sia disponibile ad una terapia
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Psicologo attivo dal 2014 al 2018
Psicologo
Gentile Utente
Dalle sue parole emerge l'amore e la tenerezza che prova per sua moglie.
Chiedere un consulto per risolvere un problema di coppia ne è la prova.
Servirebbero altri elementi per capire meglio.
Il centro della questione è sua moglie
Bisognerebbe capire il perché del suo rifiuto a vivere l'intimità, i vissuti e le emozioni eventualmente di disagio che cerca di gestire evitando contatti.
Prova dolore durante il rapporto?
Lei ha detto che in vacanza c'è stato un avvicinamento.
In famiglia ultimamente ci sono elementi di disturbo? Oppure uno stress maggiore che impedisce il giusto rilassamento per avere intimità?
Continui a dimostrare affetto e vicinanza a sua moglie, ma non insista per andare oltre.
Nel frattempo credo che la soluzione migliore sia la psicoterapia personale e di coppia per capire il meccanismo che si è bloccato e ridargli la giusta energia per ripartire con grinta.

Cordialità
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno, la ringrazio per la celere risposta.
Allora ha centrato il punto per quanto riguarda i miei sentimenti, ma questi li conosce anche mia moglie , anzi credo che lei stia ancora con me , al di là di tutto proprio perché sa che sono sincero ed affidabile ( il suo punto fermo o approdo sicuro che dir si voglia ).
Lei dice che ora mi vede come un amico o un fratello e non più come l' amante di un tempo. In casa non ci sono particolari motivi di tensione così come non credo che lei abbia un' altra storia parallela ( ne sono praticamente certo ) , l' unico motivo a suo dire sarebbe proprio quello di vedermi come amico e di volermi " soltanto " molto bene. Posso dire che in quest' ultimo anno ha legato molto con due amiche con le quali si sente sempre anzi credo ( anche se lei lo nega ) che questa sia una delle cause principali del distacco poiché ne ho parlato anche con i relativi mariti ed anche loro mi hanno detto la stessa cosa ( poi se il distacco sia anche dovuto alle amiche, tra l' altro tutte insoddisfatte, oppure se le amiche siano un rifugio per sfuggire al presente chi lo sa? ). Durante il 2013 e fino ad aprile 2014 ho avuto svariati problemi fisici che mi hanno fatto in parte trascurare mia moglie ( vorrei vedere chi dopo oltre un anno a veder medici non lo avrebbe fatto ) e poiché ho avuto anche problemi urologici ( prostatite batterica conseguente a calcolosi renale ) il sesso a volte non è stato soddisfacente per lei ( ma anche qui sono giustificato dalla presenza della prostatite che tra l' altro ci ha messo 8 mesi per guarire ). Ora il problema si è risolto ed i rapporti , quando li abbiamo avuti sono stati soddisfacenti per entrambi. Proprio in coincidenza con questo problema , lei si è avvicinata molto alle sue amiche insoddisfatte ed a me sembra che l' abbiano tirata dentro il loro vortice di frustrazioni. Senza perdere il filo del discorso , purtroppo il passato è andato, questa è la situazione attuale con cui mi devo confrontare. Certamente io cercherò di starle sempre vicino e di parlare molto con lei , però non so quanti margini di recupero ci possano essere, se lei si ostina sulle sue posizioni. Credo che l' amore di prima sia ormai perduto si tratta più che altro di capire se con il " volersi bene " , la stima ed il rispetto si possa andare avanti ( io personalmente credo di si anzi penso che dopo anni insieme questo rimane un po' per tutti ) . Questo l' ho già detto anche a lei aggiungendo che in ogni caso se si cambia e ci si butta in un' altra storia , probabilmente dopo qualche anno ci si ritroverebbe nella stessa situazione. Aggiungo un' ultima considerazione e spero mi dia il suo parere: non credo che continuare a parlare della situazione giovi alla stessa anzi probabilmente è il Contrario , più ne parli e più diventi opprimente.
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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile utente,
la crisi di coppia, soprattutto sessuale, rappresenta un campanello di allarme... mi dice che qualcosa si è "spezzato" nella relazione.

Nel momento in cui c' è un componente della coppia, che prova disagio... allora sussiste il problema.

Probabilmente vi prenderete del tempo... forse stando in silenzio...
ricordi, però, che il silenzio spesso viene utilizzato come arma per "arginare", rimuovere il disagio.

Va compreso se la coppia sussiste ancora in quanto coppia e se ci sono le fondamenta per poterla ripristinare...

Una accurata diagnosi, quindi, ed eventualmente una terapia di coppia e sessuale, che vi faccia comprendere il margine di apertura, se ancora sussiste.

Da soli sarà, probabilmente, difficile riuscire a ricomporre questo ingranaggio rotto.

Nb se nella coppia c'è desiderio e sentimento si affronta tutto;
ci si mette in gioco e ci si sperimenta....
Soprattutto in una psicoterapia...

Spero Rifletta su questi nuclei... e intanto rimaniamo in attesa.

Un caro saluto
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Dr. Nunzia Spiezio Psicologo 531 20 3
Gentile Utente,
comprendo il suo stato d'animo nel vivere questo momento poco felice della sua vita matrimoniale.

"Aggiungo un' ultima considerazione e spero mi dia il suo parere: non credo che continuare a parlare della situazione giovi alla stessa anzi probabilmente è il Contrario , più ne parli e più diventi opprimente".


Mi sento di essere d'accordo con lei su un punto: il "parlarne". Ma guardi che non si tratta di parlarne "si", parlarne "no"; piuttosto di "come" voi due ne parlate.

"Questo l' ho già detto anche a lei aggiungendo che in ogni caso se si cambia e ci si butta in un' altra storia , probabilmente dopo qualche anno ci si ritroverebbe nella stessa situazione"

Credo fortemente che i vostri confronti debbano essere fatti in setting terapeutico monitorati da un collega specializzato altrimenti anche questa "propulsione "che la vostra coppia ancora sente rischia di vanificarsi e, in ultima istanza, di esurirsi. Sarebbe un peccato davvero dato l'affetto che ancora vi unisce. Io credo che lei abbia, dato ciò che racconta di provare ancora per sua moglie,il dovere e la necessità di prospettare alla consorte tutte le soluzioni possibili.
Sondi il terreno su come lei vedrebbe una terapia di coppia.
Restiamo in ascolto.

Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Come già detto dalle Colleghe, sarebbe utile analizzare la sua crisi di coppia all'interno di un settimo protetto.
Luogo simbolico, non giudicante, dove poter dipanare la matassa emozionale e psico/corporea che vi fa compagnia in questi mesi.
Quando una coppia inizia un processo separativo, inizia cioè a perdere le prime foglie, la vita sessuale è quella che ne risente per prima.
A volte, se non c'è una disfunzione sessuale vera e propria, curare la coppia nella sua interezza ha dei benefici anche sul silenzio dei sensi che spesso si manifesta

Le allego una lettura


https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1719-i-preliminari-della-separazione-e-la-separazione.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it