Attacchi di panico e ansia

Buongiorno,
vorrei chiedere un consulto riguardo la mia situazione.
In breve: a Luglio mi è stato proposto un lavoro a Milano in un ambito che non si avvicina al mio. Io ho accettato, soprattutto perchè ho 28 anni e dopo due anni dalla laurea ancora non avevo trovato nulla. Per due mesi ho studiato autonomamente per poter avere le basi per intraprendere questo lavoro. La data di inizio, e quindi del mio trasferimento da Bari a Milano, era fissata per inizi Ottobre, però a metà Settembre mi hanno chiamato facendomi partire dopo 5 giorni. Da quel momento la mia vita è cambiata. Ho attacchi di panico e ansia. La mattina mi sveglio presto con dolori di stomaco e un nodo in gola. Questa sensazione si amplifica con il passare dei minuti, finchè non inizio a ripetermi che tutto andrà male e che l'unica soluzione è quella di tornare a casa. Sono fidanzato da 7 anni con una ragazza che mi sta accanto il più possibile. Lei per adesso sta a Bari anche perchè studia, però salirà qui a Milano appena troverò casa (ci siamo prefissati Gennaio). Nonostante questo le sto facendo passare un incubo. La chiamo piangendo ad ogni ora, la bombardo di messaggi per dirle che sto male..lei mi ascolta mi da consigli e sta male anche lei. So che sta male perchè sa che io sto così. Ma non riesco a risollevarmi. Vedo tutto nero, non vedo futuro (nonostante fino a 2 mesi fa questo era il mio sogno..lavorare e andare a vivere con la mia ragazza). Mi creo problemi che non sono miei (ad esempio se la mia ragazza si trasferisce a Milano, cosa farò tutto il giorno a casa sola? oppure Perchè per colpa mia lei è costretta a trasferirsi qui?) Lei mi dice che non le interessa nulla di questi problemi, perchè per lei l'importante è stare insieme e iniziare a costruire qualcosa di più concreto per entrambi. Io non ce la sto facendo più. Sono stanco e demotivato, nonostante abito con mio cognato che mi aiuta un pò in tutto, nonostante a lavoro vada relativamente bene (mi sento di non saper fare nulla..è un ambito nuovissimo per me..ma per il resto mi trovo bene) nonostante ho l'aiuto e l'appoggio di tutte le persone a me care (famiglia, amici e soprattutto fidanzata) non ce la faccio...voglio solo tornare a casa! Ma so che tornate a casa significa da una parte ritornare ad essere sereno..ma dall'altra fallire e non maturare..tutti mi dicono che sto esagerando e che sto amplificando paure che non esistono ma che se sto veramente male di tornare a casa..ma so anche che la mia ragazza potrebbe risentirne di questa cosa..perchè sono anni che aspettiamo questo momento (andare a vivere insieme) e adesso che abbiamo l'opportunità sto mandando tutto all'aria. Le ho anche chiesto di sposarmi due mesi fa... Mi sono trasferito da poco e gli orari non mi permettono di chiedere aiuto ad un medico..spero solo di riuscire a superare questo periodo di incubo e tornare ad essere me stesso..un ragazzo solare e tranquillo.. Grazie a tutti.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Caro Utente,

i cambiamenti di vita significativi richiedono da molteplici punti di vista uno sforzo di ri-adattamento che può portare allo sviluppo di un malessere di natura ansiosa e/o depressiva anche molto intenso:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1261-reagire-male-ai-cambiamenti-i-disturbi-dell-adattamento.html

E' la prima volta che esce dal suo ambiente d'origine e che si trova ad affrontare da solo una situazione del tutto nuova?
In che rapporti è con suo cognato? E' il fratello della sua fidanzata o il marito di sua sorella?
Qualcuno in famiglia si è opposto o si è comunque mostrato scontento per il suo trasferimento?

In passato ha mai sofferto di sintomi di tipo ansioso?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
Gentilissima Dottoressa Massaro,
si è la prima volta in 28 anni che mi allontano da casa. In passato ho affrontato situazioni nuove, ma sempre vicino la mia famiglia o a quella della mia ragazza.
Con mio cognato sono in buoni rapporti, è il fidanzato della sorella della mia ragazza, con cui sto cercando casa per andare a vivere tutti e quattro insieme.
In famiglia non si sono opposti anche se sono dispiaciuti per la lontananza.
in passato ho sofferto solo una volta di attacchi di tipo ansioso..è durato un mese circa..era dovuto alla mia tesi e a problemi con il relatore.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
In quell'occasione si è rivolto ad uno psicologo, è intervenuto in altri modi o non ha fatto nulla?
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dopo
Utente
Utente
No ho gestito tutto da solo..
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Stiamo parlando di 2 anni fa?
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dopo
Utente
Utente
Febbraio 2013..
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Da allora è sempre stato bene?
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Utente
Utente
Si benissimo anche durante un periodo di lavoro di tre mesi l'estate scorsa..
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Che tipo di problemi ha avuto con il relatore della sua tesi?
Trova delle analogie fra quella situazione e la situazione attuale?
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dopo
Utente
Utente
ho avuto un problema riguardo la qualità della tesi. Per lui non era mai all'altezza e non mi ha detto che potevo laurearmi la sera prima della scadenza della consegna tesi. Sinceramente l'unica analogia che vedo è alcuni aspetti del mio stato d'animo. Lo stesso dolore di stomaco e nodo in gola e la stessa voglia di sentire la voce della mia ragazza. non faccio altro che chiamarla e mandarle messaggi ripetendo sempre e solo le stesse cose. Questo week end scenderò a casa, ma già da giorni non faccio altro che pensare al momento in cui dovrò rientrare..e facendo così non mi godrò il momento in cui starò con la mia ragazza e la mia famiglia.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Mi sembra che in entrambi i casi sia presente il tema dell'inadeguatezza e la necessità di dimostrare il suo valore.
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dopo
Utente
Utente
si lo penso anche io...ho paura di non farcela e di non aver via di scampo..e mi accumulo di ansie..vorrei stoppare il mio cervello..pensare alle cose belle che ho..ma non ci riesco..sono consapevole di tutto ciò..soprattutto la mattina..mi manca svegliarmi sereno..davvero..
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
In questo momento di cambiamento radicale e improvviso è comprensibile che in lei emergano ansie e insicurezze che in altri frangenti non si sono rese così evidenti.

Vista l'intensità del suo malessere e l'angoscia che la sta assalendo le suggerirei di fare qualche colloquio con uno psicologo per gestire questo periodo di passaggio in maniera più serena, allontanando anche il rischio di mandare tutto a monte per il troppo stress che la porta a desiderare di mollare tutto e ritornare a casa.
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