Orientamento sessuale

Buonasera,
sono un ragazzo di 27 anni e da un anno ho dei forti dubbi riguardo la mia sfera sessuale.
E' difficile per me parlarne. Pensavo che la cosa si risolvesse in minor tempo. E sembrava quasi risolta due giorni fa quando, uscito con una ragazza, mentre parlavamo sotto casa sua avevo una voglia indicibile di baciarla. Purtroppo non è accaduto ma tornando a casa ero proprio felice. Quella stessa notte ,invece, mi sono ritornati i pensieri fuorvianti (omosessuali) che mi costringono a non dormire la notte, in preda all'ansia, alle sigarette e a me stesso. E in questi due giorni mi sono ritornate le sensazioni per i miei amici, personaggi televisivi e tutto cio che se ne era almeno in piccola parte andato. Ero anche andato dallo psicologo ma non l'ho trovato d'aiuto. Sembrava di raccontare tutto cio che mi passava per la mente ad un mio amico, cosa che posso fare senza pagare in effetti. Nella mia vita, fino ad un anno fa, non ho mai e dico mai avuto un solo pensiero, sogno o tendenza omosessuale. Ho fatto docce con tanti uomini, scuola con soli uomini, ma mai un solo pensiero con malizia a riguardo. Solo scherzi al massimo ( ad es. 2 baci a stampo ma mai con malizia, solo per scherzo). Ora invece sento quell'universo. Mai dalla parte ''passiva'' c'è da dire. Ho un amico molto influente per me bisex che mi parla spesso dei piaceri maschili, denigrando quelli femminili. Ho un ribrezzo fisico per alcuni tratti di mia madre (da un anno) e trovo mio padre sottomesso a lei. Dico questo perche sembra che possa centrare con l'omosessualità da qualche libro letto. Ho avuto esperienze appaganti fino a 20 anni poi , sempre con la stessa ragazza, frigida, ho cominciato a fare l'amore sempre meno; io avevo perso completamente l'interesse (perdevo l'erezione durante il coito e a volte nemmeno l'avevo!) fino a che no ci siamo lasciati proprio per questo. Io ne sono uscito a pezzi, con dolori lancinanti al cuore per mesi e mesi. Da li in poi solo rifiuti da parte delle altre ragazze. Nella mia vita ho sempre e solo avuto insuccessi ( a scuola soprattutto 3 bocciature e un'università ancora da finire). La psicologa mi disse che secondo lei io non sono omosessuale ma potrebbe essere una ''tattica'' per farmelo ammettere. Potreste per favore darmi una delucidazione, aiuto per cortesia? ho bisogno di tutto l'aiuto possibile. So che devo ritornare da una psicologa, ma forse una sessuologa sarebbe meglio? Chiedo solo un'opinione se possibile. Grazie
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Quelle che lei descrive sembrerebbero ossessioni e quindi qualcosa di diverso da un problema di orientamento sessuale, proprio perché legate ad uno stato ansioso difficilmente gestibile.

Dovrebbe contattare un Collega (diverso da quello già consultato, se non si è trovato bene) specializzato in psicoterapia (e non in sessuologia) e intraprendere un percorso di cura, qualora la diagnosi fosse confermata.

Dovrebbe inoltre smettere di ricercare conferme on-line, perché da quel punto di vista si è sempre affamati.





Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

Lei scrive: "Ero anche andato dallo psicologo ma non l'ho trovato d'aiuto. Sembrava di raccontare tutto cio che mi passava per la mente ad un mio amico"

Può spiegare meglio?
Non è stata formulata una diagnosi? Se sì, quale?
E' stato proposto un trattamento?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie delle risposte.
So che dovrei cambiare, però alla fine un percorso è stato fatto. Non metto in dubbio lo psicologo ma forse non mi sono trovato a mio agio con la psicologia.
Oltre a parlare (io) non facevo e ad oggi non so dire quali siano state le effettive diagnosi.
Come detto mi ha detto di non essere omosessuale, e che dovevo dire ai miei (conoscenti e amici) che l'università è ancora lunga (ad oggi credono che mi manchino pochi esami) e che da li si doveva partire, finendola. Io ho dato qualche esame difficile ma poi ho lasciato completamente perdere. Non la reputo piu una cosa fattibile. Nonostante questo vado in biblioteca a studiare e a documentarmi anche in psicologia. So che è una cosa grave ma il disturbo sull'orientamento lo vedo come una cosa primaria e il resto viene dopo. In pratica sono tornato come post- psicologo, il quale mi aveva detto che sarebbe stato meglio se fossi ritornato ma non l'ho fatto, accontentandomi del fatto che mi avesse detto della mia non omosessualità. Non so piu cosa fare della mia vita insomma. Tutti i miei sogni in fumo, lavoro e famiglia.
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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile utente,

la sua preoccupazione, per un eventuale orientamento sessuale sembra, distoglierla dalla serenità quotidiana.

Dal momento in cui questi pensieri intrusivi ed ossessivi imperano senza una gestione da parte sua, sarebbe opportuno provare ad "ascoltare" questa sua difficoltà e questo suo continuo bisogno di sapere, informarsi etc...

Un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a fare luce sull'origine di questo tormento e, chiarificato il disagio, farla riflettere, confrontarsi ed elaborare questo conflitto interiore.

In questo percorso avrebbe la possibilità di iniziare a prendersi cura di se' realmente ... Perché concentrato sui pensieri ricorrenti rischia di perdersi totalmente di vista...

Necessario affidarsi ad un esperto, poiché da solo farebbe davvero fatica (non avendo gli strumenti) e il rischio è di rimanere nello stallo di un disagio che non farebbe altro che attivare, potenzialmente ed inevitabilmente, ansia.

Un caro saluto e rimaniamo in ascolto..
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
A me non sembra molto chiaro ciò che Le ha detto la psicologa, perchè il problema non sembra essere relativo alla sessualità e all'orientamento, quanto all'ansia e ossessività.

Se infatti Lei ha un problema di ossessività, non è il contenuto del pensiero a dare noia, perchè potrebbe riguardare qualunque tema (ad esempio, il timore di contaminazione, di ammalarsi, di essere omosessuale, di essere un pedofilo, ecc...). Chiaramente tutto ciò influisce sulla Sua vita nel senso che non riesce più a studiare perchè c'è come un tarlo nella Sua mente che Le impedisce di vivere serenamente.
Ma questo, se le cose stanno così, è un problema di ansia e di forma del pensiero, non di contenuto.

Quindi il problema non è un "disturbo sull'orientamento".
Sembra un problema d'ansia.

Per questa ragione sarebbe opportuno chiedere ad un altro professionista, perchè dallo psicologo non si va per ... "Oltre a parlare (io) non facevo...", ma per mettere a fuoco il problema e risolverlo. In genere per casi simili al Suo è indispensabile spezzare il meccanismo ossessivo che alimenta sempre più il problema e il disagio.
Di solito è consigliabile una psicoterapia, meglio se attiva e focalizzata, come ad es. quella cognitivo-comportamentale.

Cordiali saluti,

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Dr.ssa Patrizia Pezzella Psicologo, Psicoterapeuta 263 13 1

carissimo utente,
l'opportunità di una consultazione psicologica e sessuologica con un collega
psicoterapeuta con formazione in sessuologia clinica, al di là delle esperienze
già fatte, potrebbe aiutarla a trovare le risposte ai suoi dubbi circa l'orientamento
sessuale e a contenere la spirale di pensieri ossessivi.

Sia fiducioso !!

saluti e auguri

dssa patrizia pezzella
psicoterapeuta
perfezionata in sessuologia clinica
roma

Dr.ssa Patrizia Pezzella
psicologa, psicoterapeuta
perfezionata in sessuologia clinica

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Itente,
Ben quattro consulti con la stessa problematica, forse non ha trovato il clinico adatto a lei.

L' ansia sembra essere il denominatore comune alle sue richieste, che talvolta, leggendola, sembra trasformarsi in pensieri ossessivi ed intrusivi.

Siamo online, quandi sono soltanto ipotesi, da confermare in sede di diagnosi clinica.

È improbabile che la collega adotti strategie per farla confessare ....non credo proprio.


Soltanto un nostro Collega potrà aiutarla nella decodifica del suo vissuto ed orientarla verso il recupero della qualità di vita smarrita

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it