Come riacquistare fiducia in se stessi?

Dopo una vita in cui ritengo di essere stato fortunato (amori, amici, interessi, salute, lavoro), oggi, a quasi 45 anni, separato e dopo altre due relazioni finite ma vissute con entusiasmo, mi ritrovo un po' meno entusiasta di un tempo. Qualcuno mi ha detto che dopo i 40 arriva il periodo delle disillusioni e della paura di non raggiungere più certi obiettivi (il mio era ed è quello di trovare una compagna per una relazione stabile e duratura e, perché no, un figlio che ho sempre desiderato). Vorrei che qualcuno di voi mi desse qualche suggerimento per tornare ad avere la fiducia in me stesso che avevo un tempo e per capire e sperare che a 45 anni la vita possa riservare ancora sorprese invece che risultare, seppur bella, un qualcosa che per certi versi mi ha un po' deluso lasciandomi "da solo" in un mondo sempre più tristemente pieno di single che sostengono, e a volte si vantano, che l'importante è stare bene con se stessi quando, invece, secondo me, una delle cose più belle della vita è amare ed essere amati da una persona che ci stia accanto e condivida il nostro percorso, dico bene? Ultimamente confrontandomi con single amici uomini e donne, sento gli stessi dubbi e in parte mi "allineo" al mal comune mezzo gaudio, ma in realtà comprendo una difficoltà diffusa tra gli over 40 a ritrovare quello slancio e fiducia che si aveva prima, eppure siamo "solo" quarantenni, no? Vincenzo.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
La cosiddetta crisi dei 40 anni ad alcune persone succede. Alcuni lo chiamano bilancio esistenziale, ma i termini contano fino a un certo punto. Il fatto è che, escludendo le persone con una fede salda e forte, che da sola può bastare a motivare l'esistenza, per la restante parte delle persone la vita non ha un significato di per sé. Ognuno la riempie come può in base a ciò che ama e in cui crede.

Lei dice che l'deale per lei sarebbe trascorrere il resto della sua vita con un'altra persona, e questo va benissimo. Ma com'è, per il resto, la sua vita? Ha degli interessi, degli amici, delle cose che l'appassionano? Perché spesso la persona adatta a stare con noi la si trova frequentando luoghi e persone con interessi simili ai nostri, non in astratto, o al pub in città.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Sì, io ho parecchi interessi e amici, ma credo che l'amore per una persona rappresenti quel qualcosa che non si possa riempire e surrogare con altro e il fatto che, pur avendo avuto un matrimonio e altre relazioni, io non sia sino ad ora riuscito ad avere una persona affianco per il resto dei miei giorni temo mi peserà
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> credo che l'amore per una persona rappresenti quel qualcosa che non si possa riempire e surrogare con altro
>>>

Vero, e infatti non ho detto questo. Ho detto che è più facile trovare la persona adatta se si frequentano ambienti con persone che condividono i nostri reali interessi.

Se lei ha una passione (anche lavorativa) o delle attività che magari segue per hobby ma sono in grado di appassionarla, è possibile che nel tempo riesca a trovare una donna che condivida tali interessi. Viceversa, se non ha nulla di tutto ciò significa che probabilmente la sua vita non è molto interessante già com'è adesso, e per questo vi si trascina con fatica, magari con un tono dell'umore abbattuto.

In altre parole: le belle cose succedono a chi già conduce una vita soddisfacente. Se si è invece di base un po' depressi è difficile che capitino belle cose perché, quando le occasioni si presentano, si ha difficoltà a riconoscerle.

Direbbe di essere rimasto segnato in misura notevole da una delle relazioni importanti che ha avuto? Che le sia rimasto, cioè, un senso di delusione tale che ora le impedisce di innamorarsi di nuovo?

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
è comprensibile la sua disillusione per i legami andati male, ma è pur vero come lei stesso auspicherebbe, che sia possibile ancora costruire una relazione valida, nonostante l'età che porta inevitabilmente a fare bilanci e a incontrare gioco forza single disillusi.
D'altra parte se lei fosse accompagnato, probabilmente avrebbe occasione di frequentare coppie e di sentire esperienze diverse.

Bisognerebbe comprendesse appieno i motivi che hanno portato alla conclusione delle sue relazioni, e quali siano stati i suoi contributi in merito, partendo dalle scelte fatte e dal suo modo di stare nelle relazioni.
Ci può dire di più in merito?
Sono nati figli dal suo matrimonio?

Stare bene con se stessi è comunque una premessa indispensabile per stare bene con gli altri e costruire rapporti validi.

Restiamo in ascolto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Io credo di aver commesso un errore a cui spero di rimediare. Sia con mia moglie che con le altre due relazioni, mi sono "trascinato" con donne con cui c'era "chimica" ma poi poco d'altro. Io sono ad es uno a cui piace andare per mostre, musei, gite culturali e camminate in montagna metre queste donne erano piuttosto "calme" e con pochi interessi. Per la paura, ofrse, di restare solo, io non ho chiuso in anticipo relazioni che inconsciamente sapevo non sarebbero potute continuare.
Ora ho deciso, visto che anche i miei amici sono purtroppo poco interessati a queste cose, di abbonarmi a musei e a essermi già iscritto a una associazione di trekking, sperando che anche se da solo a una mostra piuttosto che durante una camminata possa incontrare una persona veramente coi miei interessi, ma talvolta temo che sia tardi o cmq più difficile fare oggi quello che avrei dovuto fare in passato.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Dalle sue parole traspare un certo rimpianto per il passato e allo stesso tempo un timore che sia troppo tardi per porrre rimedio agli errori commessi, affettivamente parlando. Ma sbagliare significa avere occasioni per migliorare, purché si sia disposti a imparare e a non ripetere di nuovo gli stessi errori. Perciò bene ha fatto a iscriversi all'associazione di trekking e ad abbonarsi a musei, se è questo ciò che le piace fare.

Dovrebbe però recuperare quella fiducia in se stesso - e soprattutto nella vita - necessaria come *prerequisito* affinché tutto il resto possa prendere la direzione che desidera. In altri termini non deve condizionare la sua serenità al trovare prima la persona giusta; deve invertire l'ordine dei fattori, diventando prima una persona serena e poi allora vedrà che riuscirà ad attrarre persone interessanti.

Non c'è nulla di male a iniziare relazioni basate sulla chimica o la simpatia, purché si sappia che, se una relazione deve durare, dev'esserci almeno una di queste tre cose saldamente condivisa: obiettivi, valori, passione. Diversamente la relazione è destinata a restare superficiale e ad arenarsi.

È scontato però che non potremo risolvere qui il suo problema. Se desidera l'aiuto reale di uno psicologo, le consiglio di cercarlo nella vita reale.

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<Ora ho deciso di abbonarmi a musei e a essermi già iscritto a una associazione di trekking...>
Benissimo avrà così possibilità di incontrare persone con cui condividere i suoi interessi, diversamente da quanto accadeva nelle sue relazioni precedenti.

Le passioni incendiano ma non è infrequente che si trasformino in cenere, se manca altro.

<ma talvolta temo che sia tardi o cmq più difficile> ad ogni età ci sono opportunità se le sappiamo vedere e cogliere e partiamo con premesse corrette.

Cordialità
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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile utente,

leggendola, mi sembra di comprendere che in questo suo momento storico stia un po' facendo il punto della situazione... Tirare un po' le fila del suo vissuto.

Il fatto che si sia sperimentato in un legame importante ed in altre storie, altrettanto soddisfacenti, dovrebbe incentivarla alla motivazione, al desiderio di non mollare.

La vita è imprevedibile e ricca di piaceri e di ostacoli: va vissuta fino in fondo, consapevole, delle possibilità di rischio in cui si può incorrere.

Vivere è rischiare e rischiare vuol dire vivere!

Il fatto che lei abbia interrotto a priori delle relazioni in funzione di una ipotetica instabilità futura, mi fa riflettere sulla sua "incapacità" o timore di viversi fino in fondo le emozioni.

Ritengo sia opportuno accogliere la riflessione di un confronto, de visu, con uno psicoterapeuta... in questo modo potrebbe iniziare ad individuare l'origine del suo malessere e, attraverso un'era orazione e ristrutturazione del suo quotidiano, iniziare a prendersi cura di questo "aspetto" un po' diffidente, che corrisponde al "rischio" di viversi una storia fino in fondo, con passione e responsabilità.

Provi a riflettere, mentre rimaniamo in ascolto.

Un caro saluto