Timidezza, ansia e insoddisfazione

Egregiamente Dottori,
Ho una serie di problemi da esporre in attesa di un incontro con uno psicoterapeuta, anche per capire se ciò può risolvere il mio problema. Sono un ragazzo di 18 anni, studio al liceo, mai avuto problemi nello studio. Mi considero intelligente e carino fisicamente, quindi direi di essere soddisfatto su questi punti. Sono ateo. Il primo problema che ho da quando sono piccolo è la timidezza, soprattutto con i giovani. Questa mia caratteristica mi fa perdere un mucchio di opportunità che mi potrebbero rendere più felice, come conoscere nuovi amici, dato che amici ne ho ma non speciali. Ho ansia esistenziale e ipocondria leggera, in particolare ho paura di morire e di provare dolore. Tutto questo per me è dovuto a un fatto che mi imprigiona: sono omosessuale. Lo accetto, i miei l hanno accettato, il problema è che mi sento in gabbia, mi piacciono i ragazzi eterosessuali, perché negli omosessualità vedo troppa femminilità. È proprio una questione di chimica che non posso controllare. Così la mia vita sessuale e sentimentale è molto insoddisfacente. Non sarà una malattia ma per me l omosessualità è una disgrazia per chi la vive. Vedo miei coetanei che si godono la vita, che si innamorano facilmente ed escono insieme ed io? Cosa me ne faccio di essere bello se non posso piacere a chi mi piace? Sento di non vivere la vita che vorrei. In certi momenti mi sento talmente carico di energia, voglia di avventura, di vivere intensamente la mia età ma non posso trasformare tutto ciò in azioni.
Io ho seri dubbi che questa mia condizione possa risolversi, anche essendo ottimista, perché sembra non dipendere da me. Sperando di essermi spiegato al meglio, vi auguro buone feste.
[#1]
Attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Caro ragazzo,

comprendo il disorientamento e il senso dinfrustrazione, che si vive...


< Il primo problema che ho da quando sono piccolo è la timidezza, soprattutto con i giovani.

Questa mia caratteristica mi fa perdere un mucchio di opportunità che mi potrebbero rendere più felice, come conoscere nuovi amici, dato che amici ne ho ma non speciali. Ho ansia esistenziale e ipocondria leggera, in particolare ho paura di morire e di provare dolore. Tutto questo per me è dovuto a un fatto che mi imprigiona: sono omosessuale..>


L' orientamento omosessuale, a suo dire è stato accolto, ma il fatto di essere attratto solo dai ragazzi etero e di vivere male questa sessualità " non esperita " , mi fa riflettere sulla sua condizione " esistenziale"!

Direi che l' incontro con il terapeuta sia importante, per iniziare a fare un po' di chiarezza in questo "turbinio" di pensieri.

Non ci sono " strategie " da poterle suggerire, ma solo un'accoglienza ed un ascolto da parte nostra.

Mi chiedo se ha mai pensato, in un primo momento, di rivolgersi allo sportello ascolto del suo Istituto.

Tenga presente che, per il percorso di Psicoterapia, può rivolgersi allo Spazio Guovani della sua città, dove l' accesso è gratuito e semplice: non occorre richiesta medica.


Rimaniamo in ascolto, per qualsiasi dubbio.


Di cuore
[#2]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro ragazzo,
Ha mai pensato che l'innamorarsi o la capacita' di stabilire dei rapporti sentimentali non sia dovuta solo alla bellezza o all'orienramento sessuale, ma ad una sfera affettiva interna che bisogna coltivare ed esprimere agli altri?
Rifletta su questo, si confronti. C'e una maturazione da acquisire in questo. Con umilta'.
I migliori saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

anche nei consulti precedenti emergeva uno stato d'ansia che La portava a dubitare e rimuginare su molti aspetti.
Ora mi domando se quanto scrive qui non faccia parte dello stesso problema.

"Questa mia caratteristica mi fa perdere un mucchio di opportunità che mi potrebbero rendere più felice, come conoscere nuovi amici, dato che amici ne ho ma non speciali. Ho ansia esistenziale e ipocondria leggera, in particolare ho paura di morire e di provare dolore. "

E' vero che la timidezza, pur non essendo una malattia ma un tratto, potrebbe creare in alcune circostanze dei problemi relazionali e di socializzazione: https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html

Ma ciò che Lei ci dice riguardo la Sua omosessualità non potrebbe fare parte di questo problema a relazionarsi e quindi a perdere occasioni, nonostante sia perfettamente d'accordo con Lei sulle maggiori difficoltà che le persone omosessuali hanno di incontrare una persona da amare?

Lei dice di avere seri dubbi sulla possibilità di risolvere questo problema, ma bisogna anche dire che Lei è molto giovane e quindi ha bisogno di fare esperienze: queste condizioni in cui sente di essere attratto da persone eterosessuali sono esperienze che possono tornarLe utili per capire che cosa vuole davvero e in questo senso un confronto con uno psicologo psicoterapeuta può tornarLe molto utile. Inoltre non è vero che gli omosessuali sono sempre ragazzi molto "femminili": si tratta di uno stereotipo quello, non crede?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#4]
Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Caro ragazzo, si dia tempo, avere delle storie d'amore è appunto come dice la Collega Esposito, collegato non solo e non tanto all'essere ..carini.. ma ad avere una sfera affettiva interna , cioè la capacità di dire, fare, proporsi, intuire cosa dire e cosa fare, il che richiede esperienza e tempo appunto.. E' importante, al di là della bellezza dell'uno e dell'altro una certa consonanza col mondo interno, è questo che ci fa riconoscere l'altro come partner..
Si rilassi e cerchi anche altri interessi, cose e mondi da scoprire, guardare, proporre , avere qualcosa da dire , nella vita è importante quanto e a volte di più della bellezza..
Coraggio, il mondo è vasto e colorato c'è posto per tutti..
Con molti auguri..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#5]
dopo
Utente
Utente
*Egregi Dottori.. scusatemi è il correttore automatico.
Dr Albano grazie per la sua risposta. Volevo chiederle per lo spazio giovani devo recarmi all'ASL? Perché su internet non ho trovato informazioni sul mio paese.

Dr Esposito la ringrazio per la risposta. Il fatto è che sento il bisogno di contatto, anche fisico come tutti gli adolescenti ma non posso essere soddisfatto perché qualunque cosa faccia non posso competere con la natura, nel senso che ai ragazzi piacciono le ragazze e io posso migliorarmi fisicamente e interiormente quanto voglio ma non cambia nulla.. come dice lei forse sono ancora un po' immaturo da questo punto.. è che tra Vent anni non vorrei trovarmi a rimpiangere ciò che non ho fatto..

Dr Pileci grazie per la risposta. Il problema è che percepisco negli omosessuali quella peculiarità che ci rende tali, dagli atteggiamenti ai pensiepensieri. . Io sono il primo a non essere effemminato, ma comunque so che dentro di me c è quella parte femminile più accentuata rispetto agli eterosessuali che negli altri ragazzi non mi attrae.. è come sper le ragazze che difficdifficilmente si innamorerebbero di un omosessuale. .

Dr Fregonese la ringrazio per la risposta. La sfera affettiva di cui parla però non penso, pur essendo affine a quella di un eterosessuale , sia il motivo che lo possa far innamorare di me? Per quel che so è più una questione di ormoni e chimica.. mi sento condannato ad "accontentarmi" di una persona simile a me quando mi sento attratto dai miei opposti.. che pOi con loro potrei avere un'amicizia fantastica il problema è che non ne sono proprio attratto.

Ho questa ansia che non va più via. Io ho pensato all omosessualità come una possibile causa perché penso che se ho paura di morire improvvisamente è perché non sto vivendo come vorrei. Sono sempre stato molto razionale su tutto e mi sono sempre fidato di me stesso, non capisco l ipocondria che ho.. che poi non è nemmeno vera e propria ipocondria perché non si tratta di sintomi che ho ma di paura di una malattia futura.
in queste notti sil punto di addormentarmi mi sento come se il cuore si fermasse e non riuscissi a respirare quindi sensazione di svenimentosuccede quattro o cinque volte poi finalmente mi addormento. Adesso ho il terrore che siano primi segni di un arresto cardiocircolatorio circolatorio imminente. Devo decis a mente andare da uno psicologo.
InoInoltre ho questo pensiero fisso delle malattie, delle possibili solunioni, della morte. Tra l altro, fino a poco fa avevo intenzione di scegliere Medicina come facoltà universitaria, poi per fortuna mi sono reso conto che avrei reso la mia vita un inferno.
scusate per il "tema" e per aver scritto cose scollegate, ma ho cercato al meglio di esprimere i miei pensieri.
Vi ringrazio per la vostra gentilezza.
[#6]
Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Mio caro, lei si fa troppi film, deve proprio decisamente andare da uno psicologo , come dice anche lei..Per quanto riguarda la questione somatizzazioni, per togliersi il pensiero si faccia una bella visita generale e così si tranquillizza, ma la faccia ,invece di scrutarsi, immaginare, temere e così via.
Quello che è preoccupante non sono le malattie future, tutte da dimostrare , ma questo spreco di intelligenza, tempo, energia che rovina la sua giovinezza..e i diktat in cui crede fermamente.. la chimica , non la chimica..
Coraggio, guardiamo.. con molti auguri..
[#7]
Attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentilissimo,

se ha 18 anni, come leggo, ha tutto il diritto, in forma gratuita ed anonima, di rivolgersi allo Spazio Giovani della sua città.

Fa parte della Asl e può recarsi per chiedere informazioni...


La sollecitazione è di attivarsi il prima possibile.


Un caro saluto
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