Motivo tradimento

Sono una donna sposata da circa 27 anni con un figlio grande, da circa un mese ho scoperto il tradimento di mio marito con una sua collega con più anni di me, separata da circa un anno.
A suo dire è successo perché provava attrazione fisica per questa donna e soprattutto per sfida in quanti molti colleghi volevano conquistarla e non ci riuscivano…..; conseguentemente mise in atto per mesi numerose strategie in modo da farla innamorare di lui.
Infatti quella donna mi confessò che era veramente innamorata di mio marito e conseguentemente di aver fatto l’amore con lui per alcuni mesi.
La scoperta è avvenuta in quanto un giorno mio marito è arrivato a casa ubriaco ed io preoccupata nel vederlo in quelle condizioni le ho chiesto se era successo qualcosa di grave a qualche familiare però mio marito non rispondeva e stava male, poi si addormentò.
A quel punto presi il suo cellulare dimenticato acceso e mi accorsi di numerosi messaggi d’amore inviati e non cancellati, tramite WhatsApp ad una persona femminile (nascosta sotto un nome maschile).
Nello stesso giorno in cui mio marito scriveva messaggi a quella donna, contemporaneamente ne scriveva anche a me chiamandomi amore, ecc. ecc..
Faccio presente che circa 4 anni fa scoprii che mio marito andava su internet e inviava messaggi ad altre donne tramite chat, aveva profili sergreti, vedeva video, ecc. ovviamente già allora quando le chiesi spiegazioni in un primo momento non fu sincero.
Già allora passai un periodo molto difficile e per recuperare il rapporto e soprattutto la fiducia abbiamo fatto alcune sedute da una psicologa.
Decisi di perdonarlo e mi promise che non l'avrebbe più fatto.
Invece ora è arrivato questo tradimento che mi ha distrutto moralmente e come donna.
Vista la situazione, le chiesi di rimanere sola per un po’ di tempo, per qualche settimana in modo da avere quella lucidità e poter capire cosa fare, ma mio marito dopo aver in un primo momento accettato e preso i vestiti per trasferirsi mi inviò un messaggio chiedendomi di darle una possibilità di riscatto e mi fece capire l’intenzione di togliersi la vita; così mi recai sul luogo e lo trovai in uno stato di crisi, piangeva, tremava e aveva i pugni chiusi molto duri.
Vista la situazione grave decisi al momento di non parlare più dell’argomento, lo feci venire a casa e cercai di consolarlo.
Vorrei cercare di riuscire ad andarle incontro e darle una possibilità, ma sono stremata dalla sofferenza che mi travolge e alcuni giorni cerco di ricostruire, altri distruggo… poi non ho fiducia ed ho il timore che se non si capisce questo suo comportamento, in futuro potrà nuovamente succedere!
Mi chiedo cosa sia possibile amare una persona e allo stesso tempo tradirla e soprattutto ingannare un’altra persona con messaggi d’amore solo per ottenere scopi egoistici personali.
Preciso che mio marito non sa esattamente perché si sia comportato così, che quando frequentava quella donna beveva un po’ per i sensi di colpa, di aver sbagliato e soprattutto non vuole più parlarne perché le fa venire attacchi di panico e si sente depresso. Vuole vedermi sorridere e vorrebbe che io superassi tutto con molta facilità.
In effetti ogni volta che affronto questo discorso ha reazioni aggressive e rifiuta di parlarne.
E’ possibile dire di amare e fare quello che ha fatto mio marito, per lo più senza cercare di affrontare con dialogo eventuali possibili problemi di coppia, per lo più senza rispetto nei miei confronti?
Cortesemente chiedo un consiglio su come poter affrontare tale situazione.
Ringrazio. Jenny



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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile signora, dietro a questo comportamento maschilista di suo marito che si mette a fare gare coi colleghi per conquistare la bella, come neanche più i sedicenni fanno, forse c'è altro.. non ci dice molto di suo marito.. le sembra scontento della sua vita, del lavoro? può essere il cosiddetto "demon du midi" cioè l 'angoscia del tempo che passa, bilanci esistenziali e così via..
A me sembra che lei, cara signora, è fin troppo brava e paziente, certo cerchiamo di essere intelligenti e pazienti, ma non all'infinito.. non è la sua mamma alla fine..
quest'uomo deve entrare nell'ottica che rischia di perdere lei e tutta la sua buona vita..
Le consiglio di farsi aiutare , prenda intanto lei contatto col Consultorio , ma chi si deve chiarire molti aspetti della vita è lui, immaturo che le manca di rispetto oltre tutto..ci dica qualcosa di voi, avete figli, lei lavora , c'era intesa tra voi a livello di comunicazione ??
Dietro ai tradimenti c'è un mondo complesso e vario, così da lontano non si può dire, penso, molto di più.
Restiamo in ascolto.. per poterla aiutare meglio..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
il suo sentire è del tutto comprensibile poiché il tradimento è un evento traumatico, doloroso e destabilizzante.

Il perdono tout court non è sufficiente a spegnere il dolore e ricostruire la fiducia nel partner e nel rapporto.

E' invece necessario comprendere cosa vi abbia condotto al punto in cui siete, quali problemi taciuti, non affrontati, messi in disparte.
Elaborare l'accaduto per ritrovare la forza di ricominciare su basi diverse e ricostruire la fiducia smarrita.

Farsi domande non aiuta, nemmeno continuare ad affrontare il problema come state facendo, senza trovare una soluzione, ma ricadendo nel circolo vizioso di una comunicazione improduttiva che si chiude e vi lascia al punto di partenza o peggio.

Così come avete fatto in passato (forse per un tempo insufficiente) vi suggerisco di rimettervi a un terapeuta di coppia che vi possa accompagnare a sciogliere i nodi irrisolti e a continuare, se lo desiderate, ma con un nuovo e migliore equilibrio.

Restiamo in ascolto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile Signora,

accolgo le riflessioni delle Colleghe e confermo la complessità, che si prospetta dietro un comportamento recidivo di tradimento, così come il mondo complesso in cui rientra chi perdona e continua la relazione.

< E’ possibile dire di amare e fare quello che ha fatto mio marito, per lo più senza cercare di affrontare con dialogo eventuali possibili problemi di coppia, per lo più senza rispetto nei miei confronti?>

Mi soffermerei su due punti, a mio avviso, molto significativi:

- comprendere il mondo emotivo di questo uomo, che sembra totalmente destabilizzato.
- comprendere il suo, Signora, mondo emotivo, che continua a perdonarlo e a ricercare un perché del suo comportamento.

La decisione di rimanere "ancorati" all'idea di una coppia che, immancabilmente, sembra non essersi mai consolidata.

Ritengo non solo sia necessaria una consulenza di coppia, ma anche un percorso individuale (soprattutto per il marito, se motivato a "lavorare" su questo suo mondo emozionale), per comprendere se ci sono i presupposti affinché la coppia abbia il diritto di esistere.

Potete rivolgervi al Consultorio familiare della vostra città.

Siamo in ascolto.



Un caro saluto