Quale disturbo può avere mia mia madre?

Salve a tutti chiedo un vostro parere dottori perché la situazione peggiora mese dopo mese vi scrivo una storia raccontata già in precedenza ad un utente nella mia identica situazione.
Tutte le mattine mi alzo alle 12 per non sentirla, anche se dovrei studiare fin dalle 8 di mattina, mia madre è stata in cura dallo psicologo per 3 anni, ma questo non ha risolto nulla, nella mattinata quando dormo la sento che parla da sola per casa contro le persone, persino contro la vicina, sbatte le porte di continuo, se la prende con mio padre che torna da lavorare dicendogli che "non sa fare il padre", mio padre non fa altro che evitarla se no la ammazza di botte (anche se non l'hai mai toccata, ma siamo arrivati ad un passo), ma questo peggiora solo le cose visto che poi inizia a chiamarlo, Str****, figlio di p. uomo di m**** etc... in camera mia mi tocca lavarmi a terra da solo. Non fa altro che mangiare continuamente tutto il giorno dalle schifezze alle cose salate, ci dice di farlo alla faccia di noi figli, nonostante le mie due sorelle gli ripetono di smettere per la sua salute e perché diabetica. Non vado d'accordo con lei da circa 2 anni, quando capita di sentirla parlare con altre persone la sento dire
"che io non valgo nulla come uomo, come del resto tutti gli altri ragazzi"
Un giorno mentre c'erano lavori in casa riparavo un finestrone in camera mia e casualmente si sporcò la tenda di silicone, dopo alcuno giorni andava dicendo per casa che io ero venuto sulla tenda!! Mettendomi alla vergogna davanti a tutti. Litiga con tutti i parenti, è sola e non va d'accordo nemmeno con sua sorella, per strada quasi tutti i giorni prende a parole le persone con la macchina, ed è capitato più volte che alcuni uomini per strada volevano metterle le mani addosso. ci sarebbe tanto da dire ma la storia è lunghissima,
Sappiamo solo che lei è così perché ha avuto dei problemi da bambina: questi problemi sono che lei è figlia di 8 fratelli ed a 7 anni è stata abbandonata in collegio per poi uscirne all'età di 14, dopo essere ritornata a casa andava a lavorare e viveva una vita normale come le altre anche se obbligata a lavorare, non ha ricevuto nessun segno d'affetto da parte dei genitori e ha dovuto tirarsi su da sola fino a quando non ha conosciuto mio padre. Questo a mio parere avrebbe dovuto farla essere positiva verso il prossimo ma soprattutto più saggia. Non abbiamo mai avuto problemi economici, anzi, mio padre ha un azienda, non ci mancano macchine, case o soldi, ci manca una mamma una vera mamma. Chiediamo aiuto da parte di uno Psichiatra questa storia va avanti fin da quando noi eravamo piccoli per poi peggiorare negli ultimi anni, ora si rischia che in futuro quando noi figli non ci saremo più mio padre fa qualcosa nei suoi confronti, questo perché lei provoca continuamente, e siamo noi a dover intervenire in mezzo.

Grazie Tante per il tempo che mi dedicherete.

[#1]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Che diagnosi ha fatto lo psicologo?
Per cosa è stata in cura ?
Ha assunto farmaci?

Non è possibile dirle di cosa si tratta senza valutare sua mamma e soprattutto senza che lei lo voglia.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo,

dal momento che è Lei a parlarci della situazione, sarebbe opportuno che fosse Lei (e tutto il nucleo famigliare) a rivolgervi ad uno psicologo psicoterapeuta, meglio se di formazione sistemico-relazionale, perché è importantissimo che voi sappiate come relazionarvi con la mamma, che cosa fare e che cosa non fare.

Da un punto di vista sistemico-relazionali infatti si dà molta importanza alle relazioni che sono malate e se la mamma ha avuto una storia di vita difficile, ci può stare che oggi abbia problemi comportamentali, ma voi che siete adulti potete essere una chiave importante nel sostenerla nella cura. Non sempre è corretto etichettare chi sta male in una casa come capro espiatorio perché ci sono comportamenti che possono essere rinforzati anche da altri e alimentare il problema.

Suo papà e le Sue sorelle secondo Lei sarebbero propense a rivolgersi con Lei ad uno psicologo psicoterapeuta?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
dopo
Utente
Utente
Innanzitutto grazie per la risposta,
Non so dirle quale sia la diagnosi,
la cura riguarda esaurimento nervoso. In pratica mia madre non sopporta nulla che non sia coerente con la sua versione dei fatti (che è del tutto antisociale, in termini poveri "bigotta o ignorante")
I farmaci che dovrebbe assume mattina e sera sono Eutimil 20mg e Delorazepam
[#4]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Caro ragazzo,

provo a comprendere il dolore e la frustrazione, che emerge del suo racconto e mi chiedo se vi siete mai confrontati con il medico di famiglia, per essere orientati verso un professionista, ad es. una valutazione Psichiatrica in primis sarebbe necessaria.

Nel contempo valutare, anche, tutto l'assetto familiare, ma prima credo sia necessario che questa donna venga accolta in diagnosi e cura!


Provi a riflettere.


Un grosso augurio!
[#5]
dopo
Utente
Utente
Ancora Grazie per le risposte
Ad oggi la situazioni in famiglia è che le sorelle e mio padre non si interessano a molto nel consultare un psicologo sia perché mio padre è a lavoro sia perchè le sorelle sono minorenni e non hanno particolare interesse a riguardo. Il problema non è alimentato se non per qualche risposta, in realtà esso viene autoalimentato (da se stessa, e dai pensieri). Inoltre faccio presente che mia madre fa abuso di caffe o di qualsiasi cosa contenga caffeina, e nasconde provviste di caffè negli scomparti della cucina con la scusa "che qualcuno glie lo rubi". La situazione è che essa è scontrosa verso tutti o in disaccordo, non accetta nessuna critica che vada contro i sui modi di pensare. L'unica cosa che riesce a farla felice è mangiare dolciume e alimentare il giudizio che lei ha verso le persone messe in discussione. In famiglia abbiamo cercato con più modi di farla pensare in modo differente e ,soprattutto, non fargli giudicare gli altri, ma non appena tentiamo essa capisce il gioco oppure trova lacune o falle nel nostro discorso in modo da ricominciare o far finta di acconsentire ciò che diciamo, in modo da scaraventare una prima polemica su questione passate riguardo a noi singoli. (in modo di prendersela con noi).
[#6]
Dr. Nunzia Spiezio Psicologo 531 20 3
Caro ragazzo,
mi associo alle colleghe nel consigliarle di coinvolgere suo padre, qualcuno dei tanti fratelli di sua madre e atri che le potrebbero venire in mente per poter portare sua madre ad una diagnosi seria.
Di sicuro è un fardello che non puoò portarsi da solo sulle spalle.
Suo padre dovrebbe persuadersi che ha a che fare con una moglie con la salute compromessa. Quanto compromessa lo deciderà la diagnosi che faranno un collega psicoterapeuta e uno psichiatra. Inoltre non dimentichiamo i suoi problemi diabetici che pure, in taluni casi, riverberano sull'umore per cui coinvolga anche il centro antidiabetico presso cui è seguita.. L'intervento, a mio avviso, deve essere multimodale.
Non si scoraggi e chieda aiuto. Da solo non è facile affrontare questo problema.
Ci faccia sapere.

Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino

[#7]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"in famiglia è che le sorelle e mio padre non si interessano a molto nel consultare un psicologo sia perché mio padre è a lavoro ..."

Gentile ragazzo,

il lavoro non è l'alibi (anzi, tante volte lo è!) per non affrontare una situazione così seria. L'impegno da parte Sua e di Suo padre può essere fondamentale per agganciare Sua mamma verso la cura e ribadisco l'importanza per voi di sapere come e cosa fare e cosa non fare.

Se Sua mamma avesse spunti paranoidei, ad esempio, è chiaro che non è una buona strategia attaccarla, con la finalità di non far giudicare gli altri.

Ci pensi e ne parli col papà o gli faccia leggere questi post.

Cordiali saluti,
[#8]
dopo
Utente
Utente
Grazie, riguardo al lavoro di mio padre non ho specificato con chiarezza, mio padre è presente solo per dormire in casa il suo lavoro lo tiene occupato per 15 ore, forse è anche per questo che mia madre c'è l'ha con mio padre continuamente, spunti non ne ha, perché fin quando si sveglia al mattino è nervosa ed inizia con polemiche e giudizi che ripete ad alta voce da sola per casa.
Sapesse quanta voglia ho di poter far leggere le sue risposte e delle altre sue colleghe a mio padre, ma credo che al minimo accenno potrei ricevere degli enormi rimproveri accompagnati da qualche colpo di mano. Rimproveri di tipo: "far sapere agli altri i problemi" oppure "sminuire tua madre su internet" ecc... quando ci sono delle discussioni o risposte verso di lei, è perché noi tutti non sappiamo più come comportarci stando zitti o parlando.
[#9]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
La situazione si presenta notevolmente complessa e questo, davvero, implica la massima attenzione!


A questo punto, lei non può consultarsi con il medico di famiglia sulla "condizione" della mamma?


Un'accurata diagnosi è necessaria, per comprendere come procedere... così come già stato sollecitato!


Abbi fiducia e coraggio!


In bocca al lupo.
[#10]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio a tutti voi del supporto datomi, il medico di famiglia non è che abbia molta esperienza in questo campo, come dice lei si tratta di una situazioni molto complessa la quale esso non può trattare (conoscendolo). Le posso dire che in questo mese c'è una seduta dal vecchio psicologo da parte di mia madre, spero solo in meglio.

Ancora grazie per il supporto.
[#11]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Mi riferivo al fatto che il vostro medico di famiglia possa orientarvi verso il professionista giusto.


Riterrei opportuna una valutazione da parte di uno Psichiatra, per l'assetto farmacologico!



Auguroni!!
[#12]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Oppure il lavoro di suo padre, così proptratto nel tempo, gli serve per non stare a contatto con le problematiche di sua madre?

Le ipotesi sono svariate, quando è l'intera famiglia coinvolta nel malessere...
[#13]
dopo
Utente
Utente
Il lavoro di mio Padre non ha mai inciso sul malessere, mio padre ha sempre visto il problema come se non ce ne fosse, nel momento in cui mio padre cercava di far vivere il problema a mia madre "come se non ne avesse", questo non ha fatto altro che alterare lo stato nervoso di mia madre fino a scaraventarsi contro di lui, ancora oggi noi tutti in famiglia cerchiamo di calmarle i "nervi" ma una volta capito il nostro scopo, mia madre non fa altro che alterare il suo stato creando situazioni di disagio a tutti noi.
[#14]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Mi sembra di capire che suo padre EVITI di pensare che ci sia un problema!!


Sua madre, quindi, non si sente accolta, ascolta e nemmeno riconosciuta per come si sente...



Di cuore.
[#15]
Dr. Nunzia Spiezio Psicologo 531 20 3
Caro ragazzo,
d'accordo con le colleghe mi sembra di capire che è tutto il sistema familiare che, con il tempo, ha incancrenito dei malesseri preesistenti fino a sonoramente manifestarsi nell'elemento più debole che è sua madre. Comprenderà che il problema che si evidenzia attraverso sua madre potrebbe essere solo la punta d' iceberg di un malessere più generale che abbraccia tutti voi e nel quale, senza neanche rendervene conto, vi siete pian piano immersi.
Di sicuro il fatto che lei trovi la forza di contattarci descrivendoci la cosa con una certa obiettività e che, invece, suo padre neanche vuole accettare che esista il problema significa che è da parte sua che ci deve essere l'imput all'azione. Cerchi alleati dal vivo che l'aiutino a smuovere la situazione altrimenti il suo interpellarci rimarrà un semplice sfogo, pur utile ma, senza seguito. Noi da qui non possiamo fare molto.
Si rivolga al consultorio dal collega referente e, allo stesso tempo, dallo psichiatra raccontando ciò che accade in casa e cerchi consigli operativi possibili sul territorio.
In bocca al lupo.
[#16]
dopo
Utente
Utente
Dr. Nunzia Spiezio,
mi ha proposto una soluzione che avevo proprio in mente da tempo, purtroppo al di fuori della mia sorella più piccola e minore non avrei nessun appoggio (è anche scontrosa), perché ognuno ha il proprio interesse nel "non far guardare la realtà a mia madre" come mio padre che lo fa per mantenere calma la situazione, mia sorella che lo fa per menefreghismo e per rimanerci d'accordo.
Personalmente credo che l'Iceberg si sia creato da solo, questo malessere che mia madre ha detto di avere è stato ingigantito sia dall'età che dal suo essere pessimista.
Come dice lei credo anch'io che rimanga solo uno sfogo data la mancanza di collaborazione in famiglia e la volontà di mia madre stessa a non voler combattere nessun tipo di male in lei (come il diabete). Alla prossima seduta chiederò consulto al suo psichiatra per come devo comportarmi.

Infinite grazie a tutti.
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