Estrema indecisione, bugie e attacchi di panico

Gentili dottori, mi rivolgo a mecitalia.it come una delle ultime carte da giocare, dopo aver cercato invano di darmi delle risposte circa una situazione che comincia a farmi preoccupare. Circa un anno e mezzo fa ho conosciuto una ragazza all'università, con la quale si è instaurato quasi subito un piacevole rapporto, con lei che ha cominciato a cercarmi spesso.
Tutto normale, fin quando, osservando il suo profilo facebook, mi rendo conto che è fidanzata, sebbene con pochissimi elementi visibili (foto, riferimenti ecc) che possano ricondurre a questa relazione. Penso subito ad una relazione in procinto di finire, visto che non lo nominava nemmeno.
Da gennaio scorso si alternano momenti di quiete a litigi interminabili, dovuti soprattutto alla sua tendenza ad usare la MENZOGNA come strumento di difesa.
Il tutto era dovuto alle mie domande sulla sua relazione. Lei era sfuggente, mi vedevo costretto ad incalzarla e metterla "spalle al muro". Verso aprile ha ammesso di convivere col suo fidanzato, ma di non poterlo lasciare per il vincolo della casa cointestata.
Mi ha anche detto di aver sofferto in passato di forti attacchi di panico e di essere stata in cura a causa di una forte depressione, tanto che le furono prescritti degli ipnotici (tra cui il Lexotan se non ricordo male).
Ho cominciato a dirle che tanto valeva andare ognuno per la sua strada, per non complicare le cose ulteriormente.
Più le dicevo ADDIO alla fine dei nostri incontri-scontri (questi ultimi sempre causati dalle BUGIE, anche GRATUITE), più lei mi ricontattava subito dopo sul telefono e da lì poi si arrivava a fare pace.
Questo circolo vizioso mi crea confusione. ecco gli elementi di maggior disagio:1) mi aggredisce ogni volta che scopro che ha mentito, dicendomi che lo fa perchè si sente attaccata dalle mie continue "SUPPOSIZIONI"; 2) mi disse più volte che le piaccio (anche se ha sempre negato di amarmi) e che vive male, ci sono problemi e che in casa stanno ognuno per conto proprio, mentre ho le mie buone ragioni per credere che questa cosa non abbia un riscontro reale e che lei non mostri al suo fidanzato nessun atteggiamento di disagio; 3) giustifica le sue bugie (quando le ammette) dicendo che a causa delle mie SUPPOSIZIONI (così le definisce) non sa come comportarsi perchè si sente sul baratro (cit. "con te una mossa sbagliata e sono fregata"); 4) SI OFFENDE se le suggerisco di rivolgersi ad uno psicologo, al grido di "SMETTILA DI DARMI DELLA PSICOLABILE"; 5) sa che polemizzo e non le credo, eppure continua a cercarmi, quando invece potrebbe benissimo manipolare chiunque altro.
Mi disse che la sua coscienza le impedisce di frequentarmi in modo completo..eppure un mese e mezzo fa ci siamo baciati, dopodichè lei mi fece promettere che la cosa sarebbe rimasta tra noi, perchè non vuole guai. Da allora non ci siamo incontrati. Ho comunque sentore che se dovessimo rivederci finiremo a letto.

A quanto ho capito lei non mollerà, solo io posso dire BASTA, ma non riesco. Le voglio bene ma temo di essermi imbattuto in una situazione più grande di me, che chiederei mi aiutaste ad inquadrare. Grazie dell'attenzione.
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
> Le voglio bene ma temo di essermi imbattuto in una situazione più grande di me, che chiederei mi aiutaste ad inquadrare.

Gentile utente,
La situazione è ingarbugliata, e di qui senza la possibilità di conoscere i dettagli - non è possibile trovarne il bandolo.
La consiglio di affrontarla di persona con lo psicologo dell'Università o presso lo Spazio Giovani del consultorio della sua città.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile ragazzo,

Mi soffermerei su questa domanda: voglio realmente "stare" in una relazione così "disfunzionale".

Mi riferisco agli approcci che questa ragazza mette in atto e sue modalità di comunicazione.


Lei elenca dei "punti" molto importanti, che "cozzano" con una relazione stabile ed equilibrata...

a prescindere dal fatto che va "indagato" il vostro storico personale, per comprendere...


Un caro saluto
[#3]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio sia Lei che la Dott.ssa Brunialti per le tempestive risposte.

In realtà ho tentato di interrogarmi in quel senso, tuttavia mi sento incapace di trovare una risposta in quanto un comportamento così incoerente mi confonde le idee e mi impedisce di fare le opportune valutazioni.
Come si potrebbe spiegare che conviva da 5 anni con la stessa persona se questo comportamento è così nocivo alla stabilità? Lei mi disse che lui si fida ciecamente di lei. Le risposi allora di tenerselo stretto e di lasciarmi perdere. Eppure perchè non molla la presa con me?

Mi sentirei di escludere che lei abbia intenzioni negative nei miei confronti, per due motivi che avrei piacere di sottoporre alla vostra attenzione.
In primo luogo si tratta di bugie spesso prive di utilità, che reggono poco in quanto mal congegnate. Si è verificato più volte che lei abbia raccontato versioni diverse di un fatto a me e ad ognuno degli amici con cui facevamo gruppo all'università, pur consapevole che tra di noi si parlava. Insomma, credo che una persona "cattiva" menta in modo mirato e organizzato e, soprattutto, quando è strettamente necessario. Nel suo caso, invece, talvolta basta fare una domanda "strategica" e il castello crolla (le supposizioni, appunto).
In secondo luogo, io sono sempre più diffidente e credo che una persona che vuole solo prendere in giro non spenderebbe così tante energie, bensì mi lascerebbe perdere e si cercherebbe un'altra "vittima".

Il mio chiodo fisso è capire se il suo comportamento può essere conseguenza di una qualche disfunzione a livello relazionale (magari un disturbo narcisistico, non saprei). Se così fosse, so benissimo che non potrei fare nulla per aiutarla e non mi resterebbe altro che insistere con l'idea della terapia oppure il definitivo abbandono.

[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Eppure perchè non molla la presa con me? "

Perchè Lei (che scrive) lo permette.
Ma lo permette, pur essendo consapevole delle dinamiche relazionali piuttosto singolari, basate su menzogne, ecc...
A che cosa Le serve stare in una relazione del genere?
Lei si fa molte più domande sulla ragazza che non su se stesso, ma io credo che dovrebbe focalizzarsi di più su di sè e capire come mai è dentro una relazione con una persona che ha quei requisiti.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#5]
dopo
Utente
Utente
E' quasi paradossale, me ne rendo conto. La ringrazio per la disponibilità.

Forse la cosa migliore per entrambi è che io cominci a non risponderle più se mi cerca.
[#6]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
< Il mio chiodo fisso è capire se il suo comportamento può essere conseguenza di una qualche disfunzione a livello relazionale (magari un disturbo narcisistico, non saprei). Se così fosse, so benissimo che non potrei fare nulla per aiutarla e non mi resterebbe altro che insistere con l'idea della terapia oppure il definitivo abbandono..>

Lei dovrebbe "aiutare" se stesso ad uscire da questo "ingranaggio" sospetto e focalizzar si, appunto, sulla sua Persona, che ha diritto di "essere"!



Un caro saluto
[#7]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottoressa, capisco quello che vuole dire, ma la difficoltà principale nel chiudere il rapporto è data dall'attrazione e dall'intesa che abbiamo nei momenti di stasi. Ho anche consultato uno psicologo, ma durante la seduta ho avuto conferma, in base ai fatti raccontati, che non sono la classica "vittima" di manipolazione, bensì una specie di punto di riferimento per questa persona, quasi una figura "paterna" (lo so, è una parola grossa).
La cosa che mi ha colpito è che, secondo lo psicologo, non serve a molto cercare di fare una diagnosi, anche perchè si tratta di "sintomi" che, bene o male, tutti possiamo presentare.
Però mi piacerebbe capire come si spiega che lei, pur stando insieme ad una persona che si fida di lei e che la da tutte le libertà, cerchi sempre me, che invece sono il sospettoso, il diffidente, l'accusatore, quello che "fa le indagini" (così lei definisce quando verifico di persona una cosa che lei mi ha detto). Chiedo scusa se "insisto" su questo versante.
[#8]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Sicuro di non essere una ...vittima?
Perché mai questa ragazza dovrebbe cercare anche Lei se non per tenerLa in qualche modo in pugno?
Si sarà resa conto di avere potere su di Lei che sta scrivendo qui...
Di solito queste dinamiche sono piuttosto subdole, in ogni caso credo sia Lei a dover prendere la decisione seria di togliersi da questa dinamica relazionale.
Basta mettere dei paletti e farli rispettare.
Che cosa fa in modo che Lei invece ricada ogni volta nello stesso meccanismo disfunzionale?
[#9]
dopo
Utente
Utente
In risposta a quest'ultima domanda, credo che il meccanismo malato sia il seguente: scopro una bugia e glielo dico - lei si "difende" aggredendomi e negando persino l'evidenza - si litiga - si fa pace, con lei che dice che le dispiace, anche se credo non sia realmente pentita. I rapporti sono buoni, fino a quando reitera e tutto ricomincia da capo.
Comunque, mi pare di cogliere nelle sue frasi iniziali l'indiretta conferma dei miei sospetti circa l'esistenza di un disturbo di personalità.

Cosa intende esattamente per "mettere dei paletti"? Intende forse tentare di farle capire che mi fa del male mentendomi? Oppure intende tagliare direttamente i ponti non rispondendole se mi cerca?
[#10]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
La decisione di tagliare i ponti sarà la Sua, ma può iniziare a mettere dei paletti, facendosi trattare ad esempio in modo diverso.
Gli altri ci trattano come noi permettiamo loro di trattarci.

Cordiali saluti,
[#11]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto per la disponibilità.

Un caro saluto.
[#12]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Prego.

Cordiali saluti anche a Lei.
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