Disagio emotivo

Salve, ho 21 anni e ho rotto con il mio ragazzo a dicembre. L'ho presa in maniera veramente traumatica. Ho cominciato a non mangiare a perdere peso e di conseguenza a dimagrire e a lasciare completamente gli studi. Dopo qualche settimana c'è stato un riavvicinamento da parte sua per poi lasciarmi di nuovo completamente sola.
Da un mese lui non ha avuto più intenzione di tornare.
Ho deciso quindi di abbattermi il meno possibile, fare sport. Studiare. Pratico yoga, esco con le amiche per cercare di andare avanti il più possibile.
La mia concentrazione nello studio, però, scarseggia... riesco a studiare un'oretta e poi la mia concentrazione sparisce mi abbandono completamente ai ricordi dove spesso comincio a piangere. Puntualmente mi riprendo e riprendo a fare sport, uscire e a gestire una vita apparentemente normale se non fosse per il fatto che sento sempre un senso di abbandono e inquietudine. A questo si aggiunge spesso la mancanza di appetitoe dunque ho ridotto lo sport considerando che la mia forma fisica al momento non è delle migliori.
Si alternano fasi di umore ma nella maggior parte dei casi, non appena mi abbandono a dei ricordi scoppio praticamente in crisi di pianto.
La vita sociale non mi manca, l'affetto famigliare nemmeno ma non riesco ad accettare la separazione e ho veramente timore di rimanere bloccata in questa situazione.
Il fatto che lui mi abbia assicurato che non intende mai più stare con me dovrebbe darmi l'incentivo per ricostruirmi di nuovo una strada da percorrere, ma allora perchè nonostante i miei sforzi mi sembra di non riuscire a staccarmi dal passato? Perchè il mio cervello passa la maggior parte del tempo a ricordare piuttosto che a progettare qualcosa di nuovo?
Che cosa posso fare per ridurre completamente la sensazione di inquietudine che non mi permette di essere chi sono davvero?
Ho timore che si tratti di dipendenza
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Ragazza,
fa bene ad impegnarsi, a distrarsi, a uscire con le amiche, ma ci vuole tempo per elaborare la rottura di un rapporto.
Dovrebbe però accettarne la fine, perché fino a quando non lo farà, rischia di continuare a rimuginarci, nonostante l'impegno che profonde in attività per se stessa (che è buona cosa).

Lei sta rimpiangendo un rapporto da quanto ci diceva in precedenza problematico, forse è su ciò che sta a monte che bisognerebbe capire di più e lavorare.

Stia a vedere come va, ma un consulto psicologico diretto poi però non lo scarterei date le difficoltà attuali e quanto esposto in consulti precedenti.

Un caro saluto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
La ringrazio per aver risposto e per aver letto i consulti precedenti....
Ma vorrei evitare davvero un consulto psicologico. Voglio rialzarmi da sola perchè altrimenti le prossime difficoltà non sarei in grado di superarle. Mi rendo conto che si tratta di una sciocchezza, di una semplice storia d'amore vissuta però con intensità... Vorrei riprendere la mia autostima perchè le parole che mi son state dette mi hanno resa molto insicura (lo noto in me stessa) e vorrei di nuovo convincermi che in me e nel mio carattere non ci sia nulla di sbagliato
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Ma vorrei evitare davvero un consulto psicologico..però scrive a noi e più volte che psicologi siamo.
.< Vorrei riprendere la mia autostima perchè le parole che mi son state dette mi hanno resa molto insicura> O forse lo era già un po' da prima? Come mai non è riuscita a mollare quel ragazzo nonostante la trattasse male? Non esultare alla liberazione?Rimpiangere e magari sperare nel ritorno?

<Voglio rialzarmi da sola perchè altrimenti le prossime difficoltà non sarei in grado di superarle> Credo le supererebbe meglio invece lavorando su sé e selle sue insicurezze, anziché magari andare per tentativi da sola. Ma spetta a lei decidere.

Cari auguri

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dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Non ho lasciato quel ragazzo nonostante tutto, perchè convinta che potessi lavorarci su e migliorare la nostra relazione.

Convinta che fosse colpa del mio sentirmi poco amata, ho represso tutto ciò con il solo risultato di sentirmi frustrata e scoppiare alla fine.

In ogni caso a distanza di tempo ho paragonato questa storia vissuta con problemi, alla mia precedente durata 4 anni dove non mi sono mai sentita abbattuta, mai! Ma sempre piena di iniziative e sicura di me stessa.

Sono giunta a conclusione che l'unica mia colpa sia stata idealizzare una persona a tutti i costi, perchè per la prima volta vedevo in lui il tipo di ragazzo ideale che ho sempre desiderato e quando invece il "castello" è venuto meno rivelando il suo vero essere, li ho trovato difficoltà a staccarmi dalla mia idealizzazione.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
<<ho rotto con il mio ragazzo a dicembre<<

Sono trascorsi due mesi.
Si dia il tempo, non abbia fretta di darsi spiegazioni, dia tempo al dolore di trsformarsi in cicatrice.

Avere attività, contatti sociali, hobbies fa bene certamente. Ma non elimina il tempo "psichicamente fisiologico" di "digestione".

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Dottoressa, quando mi ha lasciata la prima volta è tornato sui suoi passi qualche settimana dopo... Quindi c'è stato un riavvicinamento. In seguito la storia si è ripetuta e solo da un mese sembra mi abbia lasciata definitivamente... Quindi è come se dovessi rucomincuare da capo
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Sì, è come ricominciasse da capo l'elabotrazione del distacco. Per questo Le dicevo "si dia tempo!"

Saluti cari.
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dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Cara Dottoressa, lui frequenta il mio stesso gruppo di amici. Amici di infanzia quindi può immaginare il rapporto stretto che avevamo. Molti mi hanno consigliato di lasciare il gruppo, ma io non sono d'accordo perchè sono molto legata a queste persone da molto tempo. Certo ho altri amici con i quali uscire ma non intendo rinunciare a questo gruppo...

Lei crede che sia possibile in ogni caso superare la cosa anche in sua presenza? Si tratterebbe di vederlo solo una volta alla settimana per qualche ora, considerando che non esce spesso
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Lasciare il gruppo sarebbe come fuggire. Perchè farlo?

Saluti cordiali.
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dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
La ringrazio davvero... Non ho lasciato il gruppo ma sto cercando di ampliare le mie conoscenze...

Tuttavia, ho notato che si sta interessando molto alla mia vita accademica, mi ha dato consigli circa un'eventuale scuola, insomma mi ha dato discorso dicendomi cosa ne pensasse
Se lui afferma che di me non vuole più saperne, come mai mi da consigli?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Forse non vuole "tagliare" di netto.

Perchè no?

E a Lei che "effetto" fa?
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dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Apprezzo i suoi consigli e il suo interessamento ma non trovo coerenza in tutto quello che dice e che fa...Mi ha assicurato più volte che non intende tornare indietro sui suoi passi
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Certamente; un interessamento in "via di amicizia" non è tornare indietro sui propri passi.

Lei non coltivi illusioni.

E tuttavia noi Psy non possiamo prevedere il futuro, nessuno ne è capace.
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dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Cosa spinge le persone, però, a voler a tutti i costi attenzioni e affetto da chi ci tratta male?

Confrontando la mia storia con alcune amiche ho potuto constatare che molte altre si sono imbattute in qualcosa di simile, ma allora mi chiedo perchè io stessa ne sono consapevole e nonostante tutto vorrei ricevere attenzioni particolari solo da questa persona, nonostante mi abbia fatto soffrire tanto?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
>ne sono consapevole, eppure...<<

Cansapevolezza, razionalità, bisogni e desideri affettivi, pulsioni, ... ognuna di queste percorre una propria strada. Strade che non sempre si incrociano.

Credo di averLe detto il mio pensiero. A Lei ora vivere.

Saluti cordiali.

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dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Gentile dottoressa, in merito a tutto posso finalmente dirle di essere riuscita a "digerire" il tutto. Ho continuato a uscire con il mio gruppo di amici nonostante la sua presenza.
Purtroppo non c'è stato modo di riappacificarci considerato il fatto che hanno dovuto intervenire i nostri genitori. I miei genitori, fino a questo momento hanno preferito tenersi fuori da questa storia ma nel momento in cui hanno notato delle offese da parte di sua madre nei miei confronti hanno preferito rispondere. Ovviamente nel giro di questi 3 mesi i suoi atteggiamenti mutavano spesso (dalla gentilezza all'allontanarmi di punto in bianco da un giorno all'altro). Attualmente, invece, è diventato di colpo gentile e amichevole con tutti i miei amici, fino a 4 mesi fa rifiutava di condividere lo stesso spazio con loro (amici che sono anche i suoi). Allora a questo punto mi domando: chi è il vero lui? Il cambiamento della sua personalità mi manda letteralmente in confusione a volte e non riesco a capire se in tutto questo, quella che ci ha perso sia io
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
<< Il cambiamento della sua personalità mi manda letteralmente in confusione

Più che cambiamento della personalità, sembrano mutamenti nei comportamenti. Ma questi hanno a che fare con le emozioni, con i calcoli, con le convenienze e ... quindi... non sono interpretabili.

Chi ci avrà guadagmnato e chi perso?
Nelle storie d'amore è difficile dirlo.
Ci ha guadagnato chi ha sta vivendo una vita migliore, forse.