Ancora dubbi

salve dottori,
circa un anno e mezzo fa scrivevo per chiedere un consiglio su come affrontare una situazione di forte angoscia, riguardante la mia storia d'amore con il mio attuale fidanzato. mi tormentavo chiedendomi se lo amassi, se fosse la persona giusta per me, sentendomi anche piuttosto in colpa perché notavo quelli che ai miei occhi sembravano i suoi difetti, nonostante siano molti di più i suoi pregi e nonostante l'amore grande che mi ha sempre dimostrato. credo, a posteriori, che la ragione di quei dubbi fosse soprattutto l'ansia e una condizione di stress che riguardava tanti aspetti della mia vita. mi sono resa conto di soffrire di ansia sociale e di avere bassa autostima e ho intrapreso un cammino di psicoterapia che mi sta molto aiutando. mi sono soffermata su questo tipo di problemi, e forse, adesso che riesco a gestirli con maggiore tranquillità, sono tornati a riemergere quelli riguardanti la mia storia con il mio fidanzato, che invece negli ultimi tempi sembrava andasse molto bene. mi chiedo se io non sia fatta in modo tale da non poter concedere alla mia mente un pò di tranquillità. sono tornata a riflettere sul fatto che non provo più il batticuore da molto tempo, mentre il mio ragazzo dice di sentire ancora a distanza di tre anni e mezzo delle forti emozioni, e che ho un forte calo della libido. inoltre mi accorgo spesso di non ascoltarlo mentre mi parla di alcune sue occupazioni che non condividiamo, e temo che questa sia un'ulteriore dimostrazione del fatto che ho perso l'interesse per lui. in questo momento mi sento apatica. vorrei poter dare al mio fidanzato l'amore che meriterebbe e vorrei tanto rendermi conto che i miei dubbi sulla nostra storia sono solo idiozie e continuare la nostra vita insieme. ho paura di non avere la forza di affrontare un allontanamento e allo stesso tempo che l'unica ragione per cui continuo a stare con lui sia la paura del cambiamento e della solitudine, in un contesto in cui mi sento di base molto sola. potrei sbagliarmi? se davvero voglio lasciarlo perchè mi tormento in questo modo alle 3 di notte? come si può fare davvero chiarezza?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Se ci ha scritto lo scorso anno ed adesso ora, cosa ha fatto per risolvere queste dubbi durante questo lasso di tempo?
I dubbi, come tutto del resto, se non curati non passano da soli.


Bisognerebbe fare un distinguo tra il suo malessere personale e quello di coppia

Se non ha più batticuore, interesse ed anche insonnia, forse qualcosa da dover " ascoltar" ci sarebbe, non crede.


Sono certa che un nostro collega potrà aiutarla nella disamina delle sue perplessità anche perché non può rimanere dentro la coppia per paura del cambiamento o della solitudine.....il partner nin è un antidepressivo, né una dama di compagnia

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Monica Zoni Psicologo 164 13
Buongiorno,
ho letto che Lei ha in corso un << cammino di psicoterapia che mi sta molto aiutando>>.
Ha affrontato o ha deciso di affrontare tra breve con lo psicoterapeuta anche questo dubbio sulla sua relazione sentimentale?

Dr. Monica Zoni, Psicologa clinica, Milano sud e Skype
zoni.monica@gmail.com cell. 3394939556

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dopo
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Grazie dottoresse per avermi risposto.

Dott.ssa Randone, riflettendoci in risposta alla sua prima domanda, forse ho solo" messo la
polvere sotto al tappeto". mi sono soffermata su altri problemi e non su quelli che riguardavano la vita sentimentale. ho creduto però fortemente nella nostra storia e pensato che lui potesse essere l'uomo della mia vita. forse è vero che semplicemente non voglio ascoltarmi e interrogarmi perchè si tratta di una scelta difficile e dolorosa.

Dottoressa Zoni parlerò con la mia dottoressa del problema, del quale finora non avevo avuto il bisogno di parlare. pensavo che le cose potessero andare così. è chiaro che mi sbagliavo.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
La polvere sotto il tappeto, prima o poi se la ritrova in giro per casa...

Si occupi, anche se con dolore, di quello che desidera e soprattutto di quello che non desidera..
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dopo
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Salve dottori,
dopo l'ultimo consulto ho deciso di lasciare il mio ormai ex fidanzato.
Le parole della dott.ssa Randone sono state molto dure, però mi hanno aiutato a prendere una decisione onesta anche se molto triste. ieri ho rivisto il mio ex ed è stata una prova dal punto di vista emotivo davvero difficile. Gli voglio molto bene e mi dispiace molto essere la causa della sua sofferenza. Una parte di me vorrebbe ancora vedere nel desiderio di confortarlo e nella voglia che avevo di baciarlo anche ieri una speranza di vederci tornare insieme. Ma credo che sia purtroppo l'emotività a prevalere in questo momento.
Stanotte ho sognato che andavo a riprendermelo, arrivavo in macchina da lui, volevo tornare insieme a lui ma non ne ero completamente convinta. lui invece era felicissimo mentre io pensavo di essermi rimessa in una situazione che non mi soddisfaceva più. Forse nei sogni vedo le cose più nitidamente.
Mi sento in colpa per non avere voluto vedere prima la verità. Gli avrei risparmiato del dolore. La verità è che io stavo bene nella nostra storia, amavo la tranquillità e la serenità che mi ispirava e le sue braccia erano per me un rifugio. Non ho voluto vedere la realtà e questo mi fa sentire una persona pessima,
è vero che ho messo tutte le energie nella nostra storia e che ho voluto davvero crederci, ma pensare di non essere stata sincera con me stessa e con lui, perchè seppellivo i pensieri che mi suggerivano di chiudere la nostra storia, mi fa sentire molto male. Che persona sono? Perchè procuro tanto male a chi mi ama così tanto? Perché non riesco ad amare un ragazzo così speciale? Il mio cuore è arido?
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dopo
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Gentili dottori, mi scuso se torno a disturbarvi ma spero che mi aiuterete a chiarire i miei dubbi. Da circa un mese ho lasciato ormai il mio ex ragazzo. Ho alternato in questo periodo momenti in cui mi sentivo meglio e quasi menefreghista (con tanto di pensieri su come io potessi essere tanto insensibile), a momenti di sofferenza e di rabbia che tendevo a riversare verso i miei cari, per "l'ingiustizia" che sto vivendo: Avevo un ragazzo che mi amava sinceramente, dolce, premuroso, bello, e adesso non più, solo per colpa mia. Ho pensato tanto a quanto io stia perdendo e a tutte le cose che mi sto lasciando alle spalle, sperando di sbagliarmi, di scoprire di aver fatto un errore. con il tempo però inizio a fare più chiarezza nei miei sentimenti e a capire che effettivamente non posso tornare sui miei passi, per il mio bene e per il suo, perchè merita di essere amato completamente. quello che mi capita è continuare a pensare a come sia possibile tutto questo: di colpo ho preso una decisione come quella di lasciarlo senza avere prima mai ritenuto possibile un distacco da lui. avevo avuto dei dubbi su di noi, anche in passato, ma dopo la crisi di un anno e mezzo fa non ritenevo possibile lasciarci, o forse non volevo che fosse possibile. pensavo davvero che lui fosse l'uomo della mia vita, facevamo progetti per il futuro e io credevo fino in fondo che ce l'avremmo fatta. forse io non volevo o non riuscivo a vedere quali erano i miei veri sentimenti, non volevo ammettere, accettare la verità: finalmente avevo incontrato una bella persona, che mi considerava importante, il mio destino doveva essere con lui.mi chiedo se io non abbia maturato la decisione di lasciarlo in maniera inconscia. adesso continuo a chiedermi come io abbia potuto, come io abbia potuto non vedere la verità e andare avanti per così tanto tempo... io davvero non volevo ingannare nessuno, non sono mai stata in malafede. ho messo tutta me stessa in questa storia. ma continua a tornarmi ossessivamente il pensiero che io possa essere stata un'egoista, che io gli abbia fatto del male solo perché forse non avevo la forza di affrontare la solitudine. in fondo però so che desideravo fino in fondo che fosse lui il compagno della mia vita. credo che questi pensieri mi tornino ossessivamente in mente perchè è come se sentissi il bisogno di "punirmi" per quello che sto causando, e cioè tanta sofferenza, proprio a lui che mi ama veramente.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile Utente,
anzichè tormentarsi fino a questo punto di malessere, perchè non pone queste domande e dubbi alla Sua Terapeuta anzichè a noi che, online e senza la Sua presenza, possiamo aiutarLa solo fino a un certo punto?

Lei così sta sempre più male...


Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/