Relazione omosessuale con uomo separato

Buongiorno,
Ho 42 anni, vivo in provincia di Trapani e sono omosessuale.
Vivo la mia omosessualità con moderata discrezione è con il rispetto che merito io stesso e i componenti della mia famiglia. Da oltre 3 anni ho una relazione con un uomo separato di 64 anni di Palermo, che pian piano, da una conoscenza e poi frequentazione si è trasformato in un rapporto intenso, come ad una relazione eterosessuale.
Lui è separato con figli, tutti adulti ma non è dichiarato e il nostro rapporto finora è stato vissuto segretamente, convivendo nella casa che un tempo era quella del suo nucleo familiare.
La mia famiglia, che lo ha conosciuto dopo diversi mesi, e con tempo e fatica lo ha accettato è a conoscenza e consapevole che esiste un rapporto solido e stabile...e questo è il nocciolo della questione.
Ormai da diverso tempo i figli gli chiedono il motivo della mia presenza in quella casa o per quale motivo facciamo scambio di indumenti.... e probabilmente queste domande qualche giorno fa gli hanno fanno decidere di andare via, di troncare il nostro rapporto e tornare nella condizione di uomo separato. Ho vissuto questo momento come una tragedia, con un dolore che era paragonabile ad un lutto... ho messo a conoscenza la mia famiglia, dopo diversi giorni, della fine del nostro rapporto e di tutti i contorni di cui loro, per discrezione, non erano a conoscenza. Mia madre ha iniziato a soffrire questo abbandono anche lei, in maniera piuttosto pesante. Mio padre invece non vuole più vederlo...
Perché lui è tornato, ed è tornato a casa mia, chiedendomi di fare vite separate, di restare ognuno nella propria casa, perché non riesce a sopportare il giudizio dei figli e che vuole anche avere il suo spazio, le sue abitudini, che con me si erano "modificate"...
Adesso, questo cambiamento ha portato in me un profondo squilibrio, perché io devo tornare a trasformare le abitudini sulle quali mi ero "seduto" come un marito o se fa più piacere come una moglie.... Tornare nella mia città da SINGLE o da fidanzato piuttosto che "convivente" non mi fa altro che rimanere a letto per giorni, perdere l'appetito, l'entusiasmo.... il sorriso!
Questa sicurezza che avevo ieri non la respiro più perché non vedo più la stabilità del mio rapporto...io so che sono innamorato, ma non so se lo è lui o se lo è mai stato.... e costringere lui a fare una scelta non avrebbe senso o si!?!?
Vi chiedo,
Dovrei seguire anch'io la mia famiglia? Dovrei provarci ancora? O dovrei lasciare che vada?
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
dovrebbe seguire i suoi bisogni, facendo chiarezza in sé, ma rispettando quelli del suo partner.

La situazione del suo compagno è infatti complessa e complicata dalla presenza di figli, la sua decisione andrebbe letta e compresa in questa ottica e dalla scelta di non dichiararsi (coming out) anche se da lei non condivisa.<perché non riesce a sopportare il giudizio dei figli>

Se non ho compreso male non le è stato proposta la rottura, ma la sospensione della convivenza...costringere non ha senso e con molta probabilità si ripercuoterebbe negativamente sul rapporto.

Diverso è <vuole anche avere il suo spazio, le sue abitudini, che con me si erano "modificate"...perché io devo tornare a trasformare le abitudini sulle quali mi ero "seduto" come un marito o se fa più piacere come una moglie..> che farebbe pensare magari a insoddisfazioni non chiarite nel vivere la vostra quotidianità... un punto su cui riflettere.

Così come anche questi punti si presterebbero a riflessioni
Tornare nella mia città da SINGLE ... che signficato ha per lei non vivere in coppia? Ha una relazione molto stretta con i suoi famigliari? Li consulta spesso per scelte personali?

Al di là di questa relazione com'è la sua vita in altri ambiti, lavorativo, sociale, amicale?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Innanzitutto la ringrazio per la pronta risposta e la ringrazio per domande che mi ha posto e le risposte che oltre a darle do a me stesso.
La presenza dei figli c'è fin dal momento in cui abbiamo deciso di vivere insieme e di condividere i nostri momenti come una qualsiasi coppia. L'omofobia dei luoghi dove viviamo sicuramente non ci aiuta, sono infatti il primo a rendermene conto, per un lungo e, mi creda, faticoso coming out. Io vivo da single da molti anni, la mia famiglia sulle mie scelte è sempre estranea. Devo ammettere che una certa gelosia mi pervade in alcuni contesti di vita di coppia in cui vengono preservati alcuni interessi in favore dei figli.... e poi sono gli spazi di cui parla che mi fanno paura, la libertà di cui ha bisogno.... Ci sono i miei nipoti, che sono nati e cresciuti in sua presenza. I bambini lo chiamano per nome e questa sintonia, questa pseudo armonia è veramente difficile da trovare...
Ma probabilmente io stesso mi do le risposte....
Per quanto riguarda le amicizie ne ho veramente poche, sia perché vivendo in un'altra città ho dovuto limitare le frequentazioni, sia perché sono piuttosto introverso...
Io vorrei guardare la mia vita dall'alto, a casa, con il mio compagno di vita e pensare che con lui posso fare dei progetti o magari uno solo...un progetto di vita comune... e probabilmente non è la persona adatta...
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
< la mia famiglia sulle mie scelte è sempre estranea. >
D'accordo ma lei chiede questo:<Dovrei seguire anch'io la mia famiglia?> e poi dice questo <Mia madre ha iniziato a soffrire questo abbandono anche lei, in maniera piuttosto pesante. Mio padre invece non vuole più vederlo.> che farebbe pensare ad un rapporto molto stretto, ad un certo grado di coinvolgimento emotivo con i suoi in rapporto alla sua età...ma da qui solo ipotesi naturalmente

< Devo ammettere che una certa gelosia mi pervade in alcuni contesti di vita di coppia in cui vengono preservati alcuni interessi in favore dei figli....> Comprensibile ma non funzionale al suo benessere né al rapporto, dei figli dopotutto sapeva anche prima di inziare questa relazione...poi dipende dalle specificità che non conosciamo da qui...

Sarebbe opportuno facesse chiarezza in sé in ogni caso e con il suo compagno sui punti che vi contrappongono se intendesse continuare...in che modo, come...un confronto costruttivo sui reciproci bisogni, aspettative, progetti, sentimenti

Cordialità
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dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Esattamente, il coinvolgimento emotivo c'è... diciamo che è considerato il mio compagno... La mia famiglia, da una recente conversazione, non accetta la presenza e il rifiuto dei suoi figli solo per un senso di protezione nei miei confronti. Mia madre mi ha suggerito che la scelta dipende da me e che la consapevolezza che la presenza dei figli potrebbe pregiudicare il nostro rapporto, viste le volontà di farmi allontanare da casa del mio compagno.... è solo una mia scelta.

Io la ringrazio per il suo notevole aiuto, oltre che psicologico, umano... e probabilmente cercherò di ammorbidire i miei desideri e le mie aspettative.... solo il tempo può dare le risposte....
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Sì infatti, è solo una sua scelta...però si proteggono i bambini...gli adulti sono in grado di cavarsela da soli...sua medre la mette in guardia <non accetta la presenza e il rifiuto dei suoi figli solo per un senso di protezione nei miei confronti>. e questo certo con la migliore delle intenzioni, ma forse anche solo inconsapevolmente ne può venire influenzato...

Liberare la mente da consigli certamente benevoli ma fuori età per così dire e decidere con la sua testa - e con il cuore - sarebbe la cosa migliore. Anche sua madre credo ne beneficerebbe se non si sentisse responsabile di preoccuparsi per lei.

La ringrazio per il riscontro precisando per correttezza nei confronti dei professionisti medici che rispondono ai consulti su questo sito in altree aree e per chiarezza agli utenti che l'apporto è psicologico, non medico.

Molti auguri

[#6]
dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Mi scuso per l'errore, che ho corretto.
I suoi suggerimenti sono molto preziosi, infatti non mi farò influenzare e cercherò di capire in un contesto più stretto... io e lui...
Credo che solo così le risposte possono essere più chiare, senza condizionare o essere condizionato da nessuno...giacché vi è già uno dei due ad esserlo...

La ringrazio per l'augurio... con stima
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Lieta di averla ascoltata, non si scusi, ho spiegato perché ho precisato, non è stato per farle notare alcunché

Cordialità
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
un amore va protetto anche se c'è una famiglia ed una famiglia va protetta anche se c'è un amore.....

Immagino l'omofobia ed immagino anche che non debba essere semplice per entrambi.

Il quotidiano scalda, rassicura, protegge e regala abitudini ed intimità .....
Ma un amore può anche sopravvivere senza il soffitto sulla testa ed il divano di casa dove poter vedere la TV.


Si prenda tempo per riflettere e per elaborare l'abbandono, il lutto e la riparazione postuma, dopo che avrà capito- o meglo sentito - ciò che vuole davvero, decida.

Auguri per tutto

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#9]
dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Buongiorno, la ringrazio in primis per il suo suggerimento e per il suo augurio.
Mi sto preparando ad una profonda riflessione. Le abitudini, infatti, sono il macigno più grosso, cambiarle o stravolgerle per il susseguirsi di questi eventi vuol dire superare questa fase e fare il mio bene e poi, anche quello della coppia... ma sono situazioni che solo io posso capire dentro di me, è chiarissimo...

Ancora grazie per il suo suggerimento...
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Privi a consultare queste letture, troverà parecchi spunti di riflessione sulle dinamiche che muovono le fina dell'amore, delle scelte d'amore e delle separazioni

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5038-le-menzogne-del-cuore-eros-e-ferite-d-amore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5169-come-dirsi-addio-senza-morire-di-dolore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5407-coppia-separazione-o-perseverazione.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2175-quando-finisce-un-amore.html

Speriamo possiate ricominciare serenamente e con una consapevolezza più autentica.
[#11]
dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Grazie mille per il suo supporto.
Onestamente non ci speravo di trovare risposte immediate, ma dopo i vostri suggerimenti provo la protezione o forse la comprensione di cui avevo bisogno e mi rasserena un po'.
Avendo un indole piuttosto curiosa la lettura spesso mi attrae... proverò a dare un'occhiata...
Spero che qualcun altro che sta attraversando i miei stessi problemi trovi spunto come me nella risoluzione dei propri problemi affettivi....
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Il senso del portale e' proprio questo, anche chi ci legge di identificarsi nelle problematiche, sofferenze e possibili soluzioni....

Le ho fatto una sintesi degli articoli che immagino le possano servire, ma nel mio sito personale e nel mio blog su Medicitalia troverà davvero tanto materiale su coppia, affettività e sessualità

Lieta di averla ascoltata