Vergogna con la psicologa

Salve ho 30 anni, da quasi due anni sono seguito da una psicologa per motivi di ansia, stress, DOC e narcisismo, mi ha aiutato molto e sto molto meglio. In questi due anni abbiamo affrontato quasi tutte le mie problematiche e i punti salienti dove mi incartavo da solo, ma vorrei pararle anche della mia sfera sessuale, penso ci sia da lavorare un po' anche lì, ma mi vergogno molto ad affrontare questi argomenti con lei, in questi due anni solo accennati e affrontati marginalmente sotto altri punti. Un punto che mi crea molta ansia e mi blocca molto nelle relazioni con altre ragazze è la mia paura di non riuscire ad avere un'erezione nel momento opportuno e quando approfondisco una relazione con una ragazza che mi interessa mi autosaboto la relazione nonostante il suo interesse per paura di essere inadeguato in un futuro o immediato momento sessuale, ciò mi comporta ansia quando sto con una ragazza, e talvolta ciò mi porta a pensare di essere omosessuale, questa idea mi fa star male. Vorrei dire ciò alla mia terapeuta così come l'ho scritto qui ma ogni volta mi blocco per vergogna, so che è importante per la mia terapia affrontare questo punto ma non ci riesco, dopo quasi due anni ho molta fiducia in lei, ma non riesco ad affrontare questo argomento serenamente. In passato avevo pensato di cambiare terapeuta, forse con un uomo sarei riuscito ad esprimerlo meglio, ma non mi andava di ricominciare daccapo. Che consiglio mi date per affrontare questo blocco che ho nell'affrontare questo argomento? Grazie in anticipo per la risposta.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente

La paura che descrive potrebbe far parte della componente ossessiva e quindi è indispensabile parlarne con la terapeuta. Magari può anticipare che si sente un po a disagio a parlarne e poi dirlo.

Mi pare però dissonante che dopo due anni di terapia es e dice di fidarsi molto ci siano ancora problematiche del genere.

In ogni caso la sessualità è un tema che trattiamo quasi sempre con i pazienti. Trovo un pochino strano che non lo abbia tirato fuori la stessa terapeuta.

Cordiali saluti

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Ilaria La Manna Psicologo, Psicoterapeuta 282 8 9
L'ansia e la difficoltà nel suo approccio con le ragazze sembra pari alla paura di parlarne in terapia.
Cos'è che teme di più se dovesse affrontare l'argomento con la psicologa??
Mi spiego: immagini di parlargliene, cosa pensa possa succedere?

Di essere giudicato?

Parla di vergogna. Per cosa?





Dott.ssa Ilaria La Manna
Psicologa Psicoterapeuta - Padova

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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Utente,
anche a me pare un po' insolito che dopo così tanto tempo non ci sia mai stata l'occasione di approfondire l'argomento sessualità nel corso delle sedute che sta effettuando: certamente non se ne può prescindere e a maggior ragione se per Lei si tratta di un'area problematica.
Le allego una lettura che, mi auguro, potrà offrirle alcuni spunti di riflessione:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2433-ho-un-disturbo-sessuale-ma-mi-vergogno-a-parlarne.html

Cordialmente,

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Dopo due anni il legame dovrebbe essere già rodato, la vergogna potrà essere superata...

Ne parli con lei, il vostro percorso verrà arricchito.

Se desidera nel mio sito personale e blog troverà tanto materiale,prenda spunto da là e ne parli prima di tutto con se stesso e dopo con lei.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#5]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio per le risposte e i link utili, sinceramente non so il perché questo argomento non sia mai uscito direttamente nei nostri colloqui, se me lo chiedesse specificamente sarei più predisposto a parlarne.
Dott.ssa La Manna penso di sì, la paura è di essere giudicato, sentirmi male e vergognarmi profondamente, perché la vedo come un'ulteriore ferita al mio narcisismo.
P.S. Venerdì ho il prossimo colloquio, proverò a sucarmi la cucuzza, come si dice qui in Sicilia, e affrontare l'argomento.

Buona giornata.
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Salve, è importante il sentimento che prova, non è facile a volte aprirsi sulla sessualità. È uno degli argomenti più intimi e privati di una psicoterapia. Giustamente e per fortuna ora sente l'esigenza di parlarne e capisco che cerchi di comprendere i motivi della sua difficoltà a farlo.
D'altronde l'autosabotaggio è un'esperienza terribile per noi stessi, quando la attuiamo. Ed è fondamentale cambiare questo suo comportamento, che alla fine è un'ingiusta mortificazione di sé.
Nel suo caso, questo riguarda la sessualità, ma anche la possibilità di aprirsi a una relazione sentimentale, da cui mi sembra di capire lei fugge spaventato, nonostante l'interesse che prova.

Le dico quello che penso.
Se il senso di vergogna è legato alla terapeuta, è un conto. Se, ad esempio, quando avete accennato l'argomento, ha percepito una qualche forma di disagio nella terapeuta, la sua vergogna a parlarne oggi potrebbe nascere da lì.

Se il senso di vergogna invece non è legato alla terapeuta, ma riguarda una parte di lei, una vergogna che lei ha per la sua sessualità, il discorso cambia.

Potrebbe ritrovarsi in una di queste due ipotesi?
Inoltre, l'idea di rivolgersi a uno psicoterapeuta uomo a cosa è legata, perché con un uomo sente che sarebbe riuscito a esprimersi meglio?

Un saluto,
Enrico de Sanctis
info@enricodesanctis.it

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

[#7]
dopo
Utente
Utente
Dr. de Sanctis, no non dipende dalla terapeuta, perché anzi quei pochi accenni sono usciti grazie a lei sin da subito, forse vuole che sia io a far uscire il discorso, visto che in tutti gli argomenti non focalizzo il punto ma prima faccio il giro del mondo (fortunatamente sono molto migliorato), si figuri su questo argomento.
Sono cresciuto in una famiglia dove l'argomento sesso non è mai uscito e con un alto livello di censura, molto probabilmente perché i miei stessi genitori si sono sempre vergognati di affrontarlo per forte cultura cattolica, e ho appreso tutto dalla strada.
Per quanto riguarda l'idea di rivolgermi ad uno psicoterapeuta uomo è dovuto al fatto che ho sempre parlato di argomenti sessuali solo con amici uomini ad eccezione della mia ex, quindi, forse, mi sentirei meno a disagio.

La ringrazio per l'attenzione rivoltami.
Buona giornata.
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Sembra quindi un vissuto che fa parte del suo mondo interno, che ha origini antiche in lei. E dato che non è la sua psicoterapeuta a giudicarla, se lei è libero di parlarne, è molto significativo quello che prova, come se è lei per primo a giudicarsi.

Sembra insomma sia arrivato il momento di affrontare tutto questo per lei, in bocca al lupo per venerdì!

Un caro saluto,
Enrico de Sanctis
info@enricodesanctis.it
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