Non riuscire a controllare i pensieri dopo una storia finita

Salve,
chiedo il vostro consulto perchè non so più come fare a superare una storia finita.
Questa relazione è finita 5 mesi fa e da allora non trovo più pace ne forza,ho la testa occupata perennemente da questa storia,dalla mattina a quando vado a dormire,dal fatto che lei stia con un altro,che non so se giustificarla o maledirla,se il perchè è giusto...non so se il mio problema è reale o è una cosa piccola per voi ma vorrei solo un aiuto ad andare avanti e riprendere in mano la mia vita,ritornare a vivere senza questo "demone" che mi assilla. Non ce la faccio più ad avere la testa che puntualmente devia su quell argomento,potreste darmi una mano? grazie
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
la rottura di un rapporto sentimentale è una perdita e come tale comporta sofferenza e richiede tempo per essere elaqborata.
Tuttavia da quanto dice sembra che la sua mente sia continuamente occupata da rimuginazioni, da dubbi e domande il che potrebbe avere a che fare con una certa quota d'ansia.
Come si è interrotta questa storia?

Cosa nella vita e come va in altri ambiti, famiglia, amici, lavoro/studio?
Come stava in precedenza?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Salve, il suo stato d'animo è comprensibile. Lo capisco il suo dolore.
Mi piacerebbe darle dei rimedi efficaci e rapidi perché lei possa alleviarlo. Ma ci vuole tempo. Cinque mesi è un tempo relativamente lungo, il tempo è soggettivo.
Se il suo è stato un amore importante, se durava da tempo e se convivetate, tanto più il dolore sarà grande. Amarsi è raro, non è facile dimenticare o ricominciare come nulla fosse.

Uno psicoterapeuta potrebbe aiutarla a condividere insieme a qualcuno questo suo dolore. Magari potrebbero esserci alcune riflessioni sulla sua storia e su di sé. Attraversando questi sentieri potrebbe anche scoprire qualcosa a cui non aveva pensato prima, di sé e della sua storia.
Questo potrebbe aiutarla e piano piano, riaffacciarsi al mondo con la testa un po' più libera.

Un sincero augurio,
Enrico de Sanctis
info@enricodesanctis.it

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
Innanzitutto grazie per le risposte.
Stavo insieme a questa persona da 4 anni.non convivevamo ma per me è stata la prima storia davvero importante.
Il lavoro/studio che faccio che è anche la mia passione,la musica,mi ha sempre coinvolto al cento per cento,è sempre stata la mia priorità.
Mi ha portato a stare fuori sempre più tempo,negli ultimi periodi addirittura mesi fuori casa e lontana da lei,poi con poco tempo da dedicarle.Fino a che lei mi ha detto che non ce l ha fatta.
poi dopo poco che non mi amava più e poi che stava con un altro.

Ho sempre saputo la sua paura a stare lontani e che qualche altra persona mi "rapisse" eppure ero convinto che la bellezza del nostro rapporto fosse più forte,perchè per almeno 3 anni siamo stati benissimo.

ora sono qui a cercare motivazioni della rottura,a pensare che non è possibile che sia finita e che stia già con un altro,ma subito la mente pensa "no è normale,non ha sopportato la lontananza,lei è stata male prima e tu ora", subito dopo " se mi amava mi aspettava" "sicuramente già stava con l altro quando mi ha lasciato" etc etc etc.
un circolo vizioso a cui non riesco a sottrarmi e che sto desiderando che finisca.

Come posso fare?
sono confuso e mi sembra di non capire più niente mentre prima ero sicuro di me e mi sentivo forte.

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Cosa fare?
Anche se può sembrare superficiale, il tempo in questi casi aiuta moltissimo.
Lei ora ci pensa in continuazione ma che cosa fa, riesce ad uscire con gli amici e a continuare la sua vita?
Più si avvita su questi pensieri e modalità ,più rischia di tenere lì con se questi pensieri ingombranti.
Capite le motivazioni per le quali questa ragazza è andata via, il problema non sarebbe risolto.

Cordiali saluti

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Non conosco praticamente nulla, ma credo che lei sia stata sincera quando le ha detto di non amarla più. Non lo so se è stata la lontananza, ma ho la sensazione che non sia stata tanto questa.
Posso sbagliarmi, ma lei parla del vostro rapporto con amore, allora mi chiedo perché la sua ex non abbia dato avvisaglie prima, non le abbia confidato il proprio malessere, per cercare di trovare delle soluzioni con lei.

I suoi sentimenti sono comprensibili. Cerca risposte, teme di essere colpevole da una parte, dall'altra si sente tradito ed è arrabbiato. E le manca qualcosa di tanto speciale che prima aveva, su cui credeva di poter contare con fiducia e "bellezza", per usare una sua parola molto suggestiva.
Che oggi non si senta più forte non è strano.

Desidera che tutto questo finisca. È importante, probabilmente potrebbe essere l'inizio per lei di ricominciare a vivere. Se sente di farcela da solo e non vuole consultare uno psicoterapeuta, si dia ancora un po' di tempo. Quattro anni e il suo amore speso nella sua storia non sono pochi.

Un caro saluto,
Enrico de Sanctis
info@enricodesanctis.it
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Dr.ssa Maddalena Chiorazzo Psicologo, Psicoterapeuta 6
Buongiorno,

per quanto possibile cerchi di interrompere questo circolo vizioso di pensieri che la sta attanagliando.
Non sempre siamo noi responsabili di ciò che ci accade, non si colpevolizzi per l'accaduto e soprattutto continui a coltivare con passione e interesse il suo lavoro.
Qualora da solo non riesca a superare questo momento particolare, si rivolga ad uno psicologo che certamente saprà fornirle i giusti mezzi per poter nuovamente sorridere alla vita.

Dr.ssa Maddalena Chiorazzo
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Psicodiagnostica Clinica e Forense
Senise (PZ)

[#7]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro ragazzo,
Quello che Lei sta effettuando si definisce "l'elaborazione del lutto" e non avviene in soli 5 mesi.
Purtroppo lo "scavo" dentro di Lei (quel porsi domande e cercare risposte) e' lungo e doloroso.
Quando avra' dissodato tutto trovera' la pace dentro di se'. Riuscira' a darsi le risposte. Ad accettare che le diano dolore. Senza sfuggire.
Quando Lei si dice "se mi avesse amato mi avrebbe aspettato" sta fuggendo! La sua ragazza non lo ha fatto! Ecco questo e' un esempio.
Il rapporto con l'Altro (importante) e' fatto di accettazione delle sue risposte a noi. Questo e' il nucleo da apprendere per evolvere nella relazionalita'.
I miei auguri! Davvero! Che la Sua elaborazione sia feconda perche' la arricchira'.
I migliori saluti.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#8]
dopo
Utente
Utente
Le avvisaglie sul rapporto non andasse le ho avuto un anno e qualche mese prima che ci lasciassimo,quando sono stato preso in un orchestra a Milano e lei già diceva di non farcela a sopportare i lunghi periodi. Voleva porre fine ma io le dissi che ce l avremmo fatta ma al contempo mi sono concentrato al massimo sul mio lavoro,relegandola in secondo piano.
è vero anche che quando stavamo insieme io ero sempre stanco e lei non mi stimolava più di tanto.Probabilmente come dice il Dottor De Sanctis l amore era già finito e non volevo vederlo.

dalle vostre risposte non capisco se devo dare adito ai miei pensieri,se stopparli o portarli avanti,se cercare risposte oppure no.

e so che devo interrompere il circolo vizioso,ma non so da dove iniziare,passo settimane a tormentarmi e poi stanco sto un attimo meglio ma poi ricominciano.

Grazie sempre per le risposte
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Non credo che sia nelle Sue possibilita' volontarie "stoppare o portare avanti i pensieri".
Sono autonomi rispetto alla sua volonta'.
Le capita in altre circostanze di presupporre di avere tanta "onnipotenza" su di lei?
[#10]
dopo
Utente
Utente
So che non sono onnipotente,ma vorrei almeno calmarli questi pensieri,
e la risposta di tutti è "non ci pensare"

Se non posso stopparli cosa posso fare?
Come posso reagire,accettare e andare avanti?
[#11]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
"Non ci pensare" e' un bonario consiglio di amici.
Una esortazione "scaramantica"!
Se un qualcosa costituisce un problema non e' possibile "non pensarci".
"Non ci pensera' piu" quando avra' terminato la elaborazione del suo lutto. E avra' accettato tutto cio' che ne e' emerso.
Si metta tranquillo. Accetti di trovarsi in un periodo "burrascoso".
Se non c'è la fa da solo si rivolga ad uno terapeuta psicodinamico, che l'aiuti dall'esterno ad accedere alle sue riflessioni.
Non c'e altro da fare!
E' un percorso di disvelamento quello che sta facendo e questo puo' comportare dei momenti un po' dolorosi ma necessari!
Ci faccia sapere
[#12]
dopo
Utente
Utente
Devo dire che questa chiacchierata con voi mi ha fatto sentire meglio,spero non sia solo momentaneo.

Vuol dire che mi mettere l anima in pace e affronterò il momento.

e quindi quando arriveranno questi pensieri come mi dovro comportare?

seguirli? scacciarli? cercare di pensare ad altro? fermarmi fino a quando non passano?

Stavo già pensando di andare da uno psicologo
[#13]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Non scacciarli, non farsene travolgere, non tramutarli in una ossessione.
Accettarli come una risorsa.
Qualcosa che emerge da lei a causa di un lutto. Di una "perdita" dolorosa.
Sembra che questo le risulti difficile e non voglia farlo.
Ci dedichi un tempo e un modo scelti da lei, se non vuole che invadano tutto. Questa forma di controllo puo' tentarla.
[#14]
dopo
Utente
Utente
più che non voglio farlo non so proprio praticamente come fare.

Lei mi suggerisce di trovare un modo,a che si riferisce?
[#15]
Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Le sue domande sono legittime. E sarà lei di volta in volta a procedere in questo percorso accidentato, a volte seguendo i suoi pensieri e soffrendo, altre volte cercando di non pensarci e fermandosi. Come dice la dottoressa Esposito, anche per me il dolore va accolto, non evitato. Dal mio punto di vista lei sta vivendo un processo normale.
Quando dice che non comprende da noi se deve stoppare i pensieri, potrebbe essere perché noi siamo diversi e non la pensiamo tutti allo stesso modo. È del tutto normale anche questo.
E questo è anche un arricchimento. Ha l'occasione di ascoltare più voci e poi può fermarsi ad ascoltare e cogliere quello spunto che le sembra utile, più in sintonia con la sua esperienza. Dovrà essere lei a sentire cosa è più giusto per sé alla fine.

Se si è sentito meglio parlandoci, il consiglio di rivolgersi a uno psicoterapeuta è ancora più motivato.
So che spera che non sia momentaneo questo sollievo. Ma non si scoraggi se non sarà così, non dimentichi che ci vorranno tempo e pazienza. Il lavoro di introspezione che sta facendo, a partire da noi qui, in genere non dà benefici subito, ma a lungo termine.
Ce la farà, piano piano.

Di nuovo,
Enrico de Sanctis
info@enricodesanctis.it
[#16]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille a tutti, davvero e mi dispiace chiedere mille chiarimenti.

Sicuramente il fatto di seguire a volte e di non seguire altre forse è un modo che mi si addice.

Vorrei capire meglio però come accogliere il dolore,se è possibile
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<un circolo vizioso a cui non riesco a sottrarmi e che sto desiderando che finisca.ma subito la mente pensa "no è normale,non ha sopportato la lontananza,lei è stata male prima e tu ora", subito dopo " se mi amava mi aspettava" "sicuramente già stava con l altro quando mi ha lasciato" etc etc etc.>

Come già espresso in replica #1 l'elaborazione della perdita richiede tempo, tuttavia se lei si sta avvitando in rimuginazioni, in un circolo vizioso che non riesce a spezzare, sarebbe opportuno che si facesse accompagnare da un nostro collega, dal mio punto di vista penserei a un approccio attivo e focalizzato.

Da qui purtroppo non ci è dato di fare interventi diretti, possiamo solo fornire spunti di riflessione e orientare.

Cari auguri
[#18]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro ragazzo,
Penso a questo punto di doverle consigliare di farsi aiutare da un collega per elaborare questo lutto.
Non mi sembra in grado di farlo da solo e non riuscire a farlo nel migliore dei modi sarebbe una possibilita' persa per Lei.
Per la Sua crescita emozionale.
Probabilmente sara' sufficiente una psicoterapia dinamica breve per darle le coordinate da seguire.
Ci faccia sapere!