Adolescenza e cannabis

salve, sono un ragazzo di 22 anni fidanzato con una ragazza di 18 anni. Vorrei esporvi un problema e possibilmente avere un vostro parere. La mia ragazza ha seri problemi di autostima per quanto riguarda il proprio corpo. Spesso soffre e piange perché si vede brutta. La settimana scorsa è successo che mentre era in casa mia , dopo alcuni preliminari si è messa a piangere disperatamente. Io a quel punto le ho detto di aprirsi e di dirmi liberamente le sue emozioni perché essendo il suo ragazzo ero disponibile ad aiutarla. Inizia a parlare del suo fisico e della sua paura di essere lasciata da me. Tutto questo dopo un orgasmo. Questa reazione da parte sua mi ha spiazzato molto perché non mi riuscivo che una ragazza potesse piangere di punto in bianco. Ma il motivo per cui vi scrivo è perché la mia ragazza da circa 6 mesi ( così' dice lei) ha cominciato un uso di cannabis a scopo ricreativo. Il problema è che in famiglia sua sia il fratello che la sorella maggiore fumano cannabis quindi potrebbe essere influenzata. Cio' che mi spaventa è che lo scopo così' detto ricreativo da uno "spinello" mensile rischia di diventare più' alto. Infatti è aumentato notevolmente. Sembra che si fumi uno spinello per settimana. E' vero è una fase della vita voi direte, ma io sono dell'idea che su una persona fragile ( dovuto all'età) come la mia ragazza il fumo non faccia altro che alimentare queste ansie e incertezze al punto di non essere più' in grado di gestirle. Ogni volta mi dice che non vede l'ora di fumare uno spinello e che si sente rilassata e serena. Io le ho fatto un discorso dicendole che così' non va da nessuna parte e che rischia di aumentare il rischio di depressione ecc. A quel punto mi ha detto di voler essere meno impulsiva e di darsi una regolata anche se per lei fumare cannabis è un grido di libertà molto forte. Lei infatti si definisce uno spirito libero che ama la libertà ma non si rende conto che comincia a sottomettersi a una sostanza che procura un piacere non più' lungo di 2 ore. A me spaventa, le ho detto, che la cannabis agisca sul Sistema Nervoso Centrale e che poi vada a inficiare il suo animo ,le sue emozioni. Mi viene detto di essere bigotto perché ormai si sa che non fa male , anzi a detta di molti fa bene e guarisce. A questo punto mi chiedo cosa posso fare per invitarla a fare un cambiamento perché io onestamente non posso farci niente. Perché vi dico che se non migliora la situazione io sarò' costretto a lasciarla in quanto non voglio avere a che fare con una ragazza che struttura la sua vita su degli stupefacenti. Lei dice che le do un senso di protezione per questo devo in parte interessarmi a questo problema. Ciò che finora ha funzionato sono state le parole che ho usato, belle e delicate che hanno incoraggiato la sua vera persona e i suoi sentimenti. Io quindi vorrei avere un vostro parere perché io avendo 22 anni ho visto i miei amici iniziati alla cannabis come sono finiti. Cosa posso fare aldilà di mostrare il mio dissenso
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le Ragazzo,
innanzi tutto vorrei ringraziarti per la tua testimonianza perché può essere d'aiuto alle persone che leggono le pagine di questo portale alla ricerca di un confronto o di una risposta alle proprie domande.
Condivido pienamente il tuo modo di affrontare il disagio della tua ragazza perché deriva da un'analisi lucida dell'insoddisfazione che lei sta vivendo, rispetto alla quale il consumo e/o l'abuso di cannabis non sono altro che una falsa soluzione, ovvero un tentativo di mettere in atto una "fuga" con la complicità della sostanza che promette la conquista di una libertà illusoria e temporanea, lasciando il consumatore solo con la propria sofferenza una volta finito l'effetto "rilassante".
A tutto ciò c'è da aggiungere la convinzione ancora molto diffusa, sebbene scientificamente infondata, che considera la cannabis come una "droga leggera" e pertanto facilmente controllabile.
E' possibile che la tua ragazza stia "curando il disagio relativo ad un cattivo rapporto con il proprio corpo attraverso l'uso della sostanza, consumo percepito come "normale" da lei, poiché condiviso anche dai fratelli.
A mio avviso, hai già fatto molto per aiutare la tua ragazza ma forse è arrivato il momento che lei possa prendersi cura del suo disagio rivolgendosi direttamente ad uno psicologo, ma è importante che questa decisione non sia condizionata dalla paura di perdere il partner, o peggio, dall'idea che quest'ultimo la consideri "malata".

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Sa cosa dottoressa? La ragazza piangendo disperatamente ha detto che sua madre le dice di essere grassa... Questo aumenta il disagio suo interiore. Volevo chiederle invece come mai anche quando scriviamo i messaggi tra di noi la ragazza comincia a dirmi per esempio ... "Domani a scuola studiamo la grande guerra ma quella interiore è la più' devastante" . Il tutto condito con un velo di umorismo che lo fa passare per scherzo. La scorsa settimana lei comincia a fare battute sulla droga dopo che abbiamo fatto un discorso molto lungo il cui riassunto è quello che ho detto sopra. Tipo : "Ora vado a farmi una canna". In questo caso questi segnali non sono messaggi dove chiede aiuto ?
Comunque grazie mille spero di farle altre domande
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le Ragazzo,
è evidente che la tua ragazza sta lanciando una richiesta d'aiuto, ma il punto è che tu puoi essere di sostegno in alcuni momento ma sarebbe fuorviante alimentare l'aspettativa che tu possa prenderti la responsabilità di curare il disagio della tua ragazza attraverso la relazione affettiva.
A mio avviso la tua ragazza potrebbe rivolgersi al Consultorio Adolescenti “Contatto Giovani” eventualmente accompagnata da te, per prenotare un colloquio con uno psicologo con il quale approfondire il disagio relativo al rapporto con il proprio corpo.
Qui di seguito trovi le informazioni che puoi fornire alla tua ragazza qualora decidesse di prendere contatti direttamente con il Servizio:


http://www.ulss16.padova.it/it/sovradistrettuali/servizi-per-la-famiglia-e-l-infanzia/consultorio-adolescenti-contatto-giovani/,262