Blocco mentale, incapacità di desiderare

Cordiali Saluti,

Vi scrivo chiedendovi consigli riguardo ai seguenti dati, nella speranza che possano essere sufficientemente esatti.

OGGETTO: Blocco Mentale, Incapacità di desiderare

Sono passati più di 4 anni da quando ho smesso di fumare hashish. Dopo il periodo di disintossicazione e mentre ho seguito una terapia con ZIPREXA. Ho interrotto la terapia con tale medicinale prima dei 5 anni di prassi, poiché il medicinale mi rendeva sonnolento e incapace di operare le cose che volevo fare. Con il consenso della mia psichiatra ho interrotto l'uso del medicinale. Adesso mi trovo in una condizione tale che mi sembra di essere un Inetto, incapace. Non riesco a provvedere alle mie esigenze: voler fare una cosa e non riesco - esempio: voler scrivere un Curriculum. Mi trovo in una condizione tale che non desidero nulla - amo scrivere e non riesco a fare più neanche questo. Vorrei poter analizzare ogni singolo aspetto del mio passato per sapere la direzione da seguire. Mi sento come una persona senza la sua guida, il suo Daemon - non desidero nulla, e provo incapacità di operare. Mi sento predisposto mentalmente a fare tutte le cose possibili. Mi piacerebbe tanto poter essere accolto per un anno o cinque, vivendo in rilassamento totale, scrivendo, mangiando e dormendo per poi riprendere il cammino della mia vita - trovare un lavoro ed essere indipendente.

Vorrei poter scrivere molto, molto di più sul mio status - se mi mandate un contatto (di un professionista, vorrei poter scrivere a lui via e-mail tutte le cose che sento di scrivere e tutta la mia storia).

Cordiali Saluti,

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Caro Ragazzo,
se crede può aggiungere qui altro, la ascoltiamo, l'anonimato dell'Utente è garantito e protetto.
E poi ha mai pensato di rivolgersi direttamente a un nostro collega per raccontare di sé e del malessere che ci ha descritto?

Troverebbe accoglienza e ascolto empatico oltre che poter essere accompagnato a sbloccare la sua vita e a risolvere la sua sofferenza, sempre che ne sia motivato.
Può usufruire anche del servizio pubblico, presso le strutture ASL della sua zona, Consultorio Familiare, CIM, ospedali...

Ora è ancora seguito dalla psichiatra o da qualche specialista?

Ci può dire qualcosa di più sulla sua vita, come vanno le cose in famiglia, con gli amici, come trascorre le giornate?

Restiamo in ascolto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Ho pensato più volte di rivolgermi al mio medico di famiglia, per poi essere reindirizzato ad uno psichiatra - ma non ho trovato il coraggio di farlo per diverse ragioni. Non sono mai stato sicuro se vi fosse realmente la necessità.A volte pensavo di essere deriso e ancora altre ragioni.

Attualmente mi trovo in Inghilterra - sono andato via dall'Italia perché non trovavo un lavoro - anche se credo che il problema è sempre dipeso da me. Ci sarebbero moltissime cose da dire sulla mia vita e su tutte le cose passate in questo periodo.

Non sono più seguito da nessun psichiatra, venivo seguito da una psichiatra infantile poiché il malessere è iniziato nell'età di 17-18 anni. Adesso ho 22 anni.

I miei genitori vivono in Italia - ho vissuto una vita travagliata con loro a causa dei loro continui litigi. Adesso il mio rapporto con loro continua. Adesso non ho amici qui in Inghilterra perché mi sono appena trasferito. Mentre in Italia ho amici più grandi di me - nell'ambiente della Chiesa.

Come trascorro le giornate? Fino a ieri ho lavorato in una fabbrica che imballa vini, ancora ufficialmente lavoro per l'agenzia - che mi può chiamare in qualsiasi momento. Mentre in Italia trascorrevo il mio tempo scrivendo, leggendo, andando in chiesa a messa, frequentavo il coro della chiesa (cantavo) - di tanto in tanto facevo passeggiate in montagna con gli amici.

Informazioni aggiuntive: in questi anni ho avuto più volte crisi che adesso non saprei descrivere, ma non ne ho parlato con nessuno.

Dice che devo andare assolutamente da uno specialista?

Grazie per avermi risposto,

Saluti
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Credo che sarebbe opportuno per lei incontrare un nostro collega per i motivi già menzionati, anche lì dov'è potrebbe trovare chi parla italiano.

Potrebbe essere che il nuovo contesto abbia un po' esacerbato il suo malessere, comunque preesistente.
Ha bisogno di un po' di tempo per integrarsi, trovare nuove amici, altre occasioni per socializzare.
In ogni caso ha dimostrato di avere coraggio, iniziativa e risorse andando all'estero per lavorare, complimenti!

Nessun specialista comunque la deriderà, ma saprà accoglierla. ascoltarla e se lei vorrà accompagnarla a risolvere.

Se le occorressero ulteriori informazioni ci faccia sapere.

Lieta di averla ascoltata e un caro saluto