Ansia, zero autostima, depressione. mi faccio schifo.

Salve, non saprei sinceramente da dove partire per descrivere la mia situazione anche perchè la confusione nella mente è tanta e non so più cosa fare. Ho 28 anni e mi porto dietro da molto tempo una depressione che a periodi mi risulta totalmente invalidante. Non ho mai avuto un lavoro fisso e continuativo e i periodi peggiori si presentano all'inizio di una nuova esperienza. Soffro di attacchi di ansia e panico, sento di avere l'autostima sotto ai piedi. Ho la netta paura di non essere all'altezza e di non reggere psicologicamente quello che dovrò fare. Le crisi di pianto e scoramento sono all'ordine del giorno. Più mi guardo e più mi faccio schifo. Ho una relazione con la mia compagna da quasi 11 anni ormai. Solo in quest'ultimo anno abbiamo deciso di comprare casa. Lei è straordinaria; è bravissima nel suo lavoro, è forte. Molto più forte di me. In realtà ho sempre saputo di essere un debole. La amo moltissimo e lei mi dimostra ogni giorno quanto tiene a me cercando di darmi forza e proteggendomi. Dall'altra parte io credo di dimostrarle lo stesso perchè farei qualsiasi cosa per farla stare bene. Dall'altra parte mi accorgo però che nei miei periodi peggiori la metto a dura prova. E' umana anche lei. Sento di danneggiare il nostro meraviglioso rapporto che ci lega da 11 anni.
Non ho molti rapporti con i miei genitori. Anche se economicamente non mi hanno mai fatto mancare nulla sento che non ci siamo mai capiti. Mia madre, casalinga, sempre stata succube di mio padre alla quale non ho mai potuto/voluto confidare nulla di me. Mio padre, severissimo. So di non aver avuto un'infanzia facile. Credo di non avere mai avuto sicurezza in me proprio perchè non ho mai ricevuto un apprezzamento da parte sua fin da piccolo. Anzi, solo rimproveri. Il tipico "so tutto io" e tu niente e totalmente pessimista. Attualmente credo di avere completamente sbagliato direzione nella mia vita e l'ho fatto solo per compiacere la famiglia. Prima diplomato in ragioneria, poi laureato in economia. Due cose che al momento detesto più di ogni altra cosa. Sono un musicista, mi sarebbe piaciuto insegnarla. Avrei dovuto fare il conservatorio. Ora sarei un uomo felice. Felice di alzarmi alla mattina e tornare stanco alla sera. Invece no. Ho fatto lavori che non mi sono mai piaciuti e tra poco ne inizierò un altro che sarà il solito peso.
La maggior parte del tempo mi sento completamente inadeguato. Sia su quello che faccio sia con la gente. Mi sforzo di essere estroverso. E' una forzatura. Spesso o quasi sempre non ho argomenti da esporre. Sono generalmente taciturno e tendo a tenermi tutto dentro. Una volta parlavo di più anche con la mia ragazza. Ora è diventato difficile anche con lei. Non perchè non la ami ma perchè sento che ho sempre meno cose da dire. In generale. E già le arreco troppe preoccupazioni. Di amici ne ho pochi. E non sono di quelli dalla sensibilità così marcata da fermarsi un momento e chiederti "come stai?" ma di quelli veri, profondi. Soffro molto.
[#1]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
il quadro che ci ha illustrato suggerisce l'opportunità di consultare un nostro collega direttamente.

La percezione che ha di se stesso non costituisce una buona premessa per affrontare in modo ottimale relazioni, lavoro, scelte.
Il rapporto con la sua ragazza inoltre per come ce lo descrive sembrerebbe

La sua storia familiare avrebbe un ruolo sui suoi vissuti, ma ciò che ora conta è chiedersi come posso fare da questo momento in poi per superare le mie difficoltà, la mia sofferenza, credere in me stesso e ritrovare migliore benessere e qualità di vita?
Per quanto riguarda il suo rapporto sentimentale i ruoli assunti e le dinamiche in atto non sembrerebbero funzionali a modulare diversamente lo stato delle cose.

In ogni caso ha mai pensato di rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Buonasera, le chiedo scusa ma non capisco la sua risposta in alcuni punti:

- "Il rapporto con la sua ragazza inoltre per come ce lo descrive sembrerebbe". (credo che manchi del testo).

- "Per quanto riguarda il suo rapporto sentimentale i ruoli assunti e le dinamiche in atto non sembrerebbero funzionali a modulare diversamente lo stato delle cose". (non riesco a capire cosa significa)


Mi sono già rivolto ad uno psicologo in zona circa due anni fa. Avevo iniziato con le sedute a seguito di uno di questi periodi e durante un rapporto lavorativo totalmente negativo per me sotto tutti i punti di vista. Non ho più proseguito la cosa però per difficoltà economiche per pagare le sedute.
Mi sono rivolto ad aprile al centro di igiene mentale del mio comune ma ad oggi, pur sollecitando l'inizio delle sedute, non sono per loro un caso così urgente rispetto ad altri in lista di attesa.
[#3]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro ragazzo,
il tipo di problematiche che Lei espone sembra avere origini lontane.
Infantili direi.
E tali problematiche possono bloccare totalmente lo sviluppo dell'autonomia e dell'assertivita' di un soggetto sensibile.
Il mio consiglio sarebbe cercare per quanto possibile un terapeuta psicodinamico che Le permetta di elaborare la Sua infanzia.
Se ha problemi economici potra' cercare una formula che sia sostenibile per Lei.
Un intervalo di tempo maggiore fra le sedute ad esempio.
Si tratta di accordi pratici che possono costituire un rimedio al rischio di non effettuare una psicoterapia necessaria.
Ci pensi un attimo.. poi se vuole ci aggiorniamo.
I migliori saluti.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#4]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Sì in effetti manca del testo me ne scuso; comunque intendevo dire che i ruoli complementari assunti nel rapporto, la sua ragazza brava, forte competente, protettiva e lei percepito come debole, bisognoso di appoggio ecc. non aiutano a cambiare lo stato delle cose ma lo mantengono e sostengono in una serie di reciproci rimandi interpersonali.

Purtroppo le liste di attesa a volte esigono tempi lunghi, sa quanto mancherebbe? Ha provato a sollecitare? A rivolgersi ad altra struttura ASL?
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