Una vita per niente appagante

Salve gentili dottori,
non voglio scrivervi come un paziente (perché i pazienti nel vostro campo sono ben altri) ma più che altro come un ragazzo che alla soglia dei 25 anni non riesce a trovare il coraggio e la forza di cambiare vita, e quindi cerco un consiglio che mi sia dato da persone come voi che ritengo molto più all'altezza di un mio coetaneo. Ora mi espongo il mio problema. Sono nato in una famiglia di ceto medio ( madre impiegata e padre ufficiale dell'esercito) entrambi genitori laureati con il massimo dei voti. Sin da piccolo, non so perché, sono stato sempre attratto dai camion e già quand'ero piccolo e qualche volta dicevo la fatidica frase "da grande voglio fare il camionista" mi sentivo rispondere che invece dovevo laurearmi (almeno in ciò che volevo) e diventare "qualcuno". Così dopo medie disastrose e superiori con tanto di bocciatura al primo anno e due istituti cambiati finalmente, per la gioia dei miei, 4 anni fa mi sono iscritto alla facoltà di lingue ed è stata una scelta completamente autonoma. All'inizio davo gli esami ma col passar del tempo mi rendevo, anzi mi rendo, conto che star seduto ad una scrivania con un libro in mano non fa parte di me (infatti in due anni ho dato solo 3 esami). Quando sto per strada e vedo un camion mi emoziono e penso a come sarebbe stato bello (lo so che è strano ma è così) nascere in una famiglia molto più umile dove dopo il diploma (o anche dopo la terza media) già si andava a lavorare e dire "voglio fare il camionista" non sarebbe stato nulla di che. Infatti i miei non pensano neanche lontanamente che io abbia ancora questo sogno anzi ogni giorno mi spronano a laurearmi il più in fretta possibile perché poi devo trovare lavoro. Ma non è ciò che voglio! Passo le giornate intere con un libro in mano senza risolvere alcunché e quando mi scoccio chiudo il libro e mi metto a vedere video o sui camion o sulla cinofilia (che è un'altra mia passione non compresa). Io capisco che ogni genitore voglia il meglio per un figlio ma purtroppo ciò che è meglio per loro non è meglio per me.Io amo viaggiare e amo soprattutto guidare e amo soprattutto i camion quindi per me fare il camionista sarebbe il massimo. Che devo fare? Posso buttare tutto all'aria per inseguire un mio sogno deludendo i miei genitori? Ne vale la pena? Come faccio a fargli capire che la mia felicità è quella e non ciò che vogliono loro? Vi prego aiutatemi che non ce la faccio più. Grazie mille in anticipo e vi auguro buon lavoro.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
E' vero che il meglio per noi non sempre corrisponde a ciò che gli altri vorrebbero per noi, ma prima di prendere decisioni avventate, potrebbe essere utile un colloquio di orientamento con uno psicologo (ad esempio del lavoro) per capire davvero che cosa vuoi fare.
Infatti scrivi che la facoltà di lingue è stata una tua libera scelta.
Magari la tua passione per i viaggi e la conoscenza delle lingue straniere si sposano bene e in futuro potranno tornarti utili.
Oppure questo è solo un momento di stanchezza in cui hai perso di vista i tuoi obiettivi. Chissà?
In ogni caso mi pare opportuno capire prima che cosa vuoi davvero e poi agire di conseguenza, prendendoti le responsabilità per le tue decisioni.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
D'accordo con la Collega, ma non precipiti le situazioni, piuttosto si informi anche, de visu sulla vita dei camionisti veri, se sono contenti, se sono stanchi, se hanno turni massacranti come a volte si legge oppure no, domandandosi cosa le piace del fare il camionista , viaggiare , andare, scoprire altri mondi ed altre città, abitudini.. bello, ma importante scoprire per tempo il rovescio della medaglia..
Forse con una laurea in lingue potrebbe diventare quello che smista i camion, gestisce il traffico..
I sogni , mi scusi, è bene anche misurarli col principio di realtà..
Restiamo in ascolto..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Recentemente ci scriveva perché voleva fare il veterinario e perché amava gli animali.

https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/469384-non-riesco-a-vedere-il-mio-futuro.html

Ora il camionista, direi che c'è' abbastanza confusone su quello he "vuole fare da grande..."

Un nostro collega - come suggerito dalle Colleghe - potrà aiutarla davvero, la dimensione sognante ed attendista è una fuga dalla realtà ed impedisce di confrontarsi con i primi limiti e le proprie capacità

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it