Quando la tua migliore amica cambia e non sei pronta ad accettarlo

Buongiorno gentili Dott.ri e Dott.sse,
Ho una spina nel cuore che mi pungola da un po' di tempo, mi spiego: sono sempre stata appagata dal fatto che i miei migliori amici mi considerassero il loro tutto provenendo da una famiglia separata e disattenta nei miei confronti, che per loro fossi la persona che li conosceva meglio. E mi crogiolavo e mi crogiolo in questo, mi fa sentire qualcuno essere così importante.
Anche lei mi faceva sentire così, messaggio del buongiorno spessissimo, condivideva con me le cose positive e le cose negative, ma da giorni ormai tutto questo è mutato, e se è vero che tutto muta, diamine se l’ho sentito.
Mi fa male, male perché avevamo le nostre abitudini, le nostre routine, ed ora tutto questo non c’è più.
Cosa fare ora?
Avrei due scelte, adattarmi alla nuova lei, o scegliere di preferire il ricordo di lei, e seguendo le orme della delusione non cercarla più, non farsi più avanti, non essere più quella che la cerca ogni giorno come da due settimane a questa parte. Ci vuole equilibrio e reciprocità, se questo manca, nell'amicizia si crea un doloroso dislivello che non sono tipo da sopportare.
Penso che a questo punto si possa dire “E’ stato bello finché è durato” , ma come comportarsi nell'illusione spezzata? Come poter parlare con lei senza sentirsi dannatamente male e in cerca di risposte che forse non ci sono nemmeno?
Le persone cambiano, ma nel mio idealismo spero sempre che ciò che è bello e ti fa star bene duri per sempre :)
Grazie!
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<sono sempre stata appagata dal fatto che i miei migliori amici mi considerassero il loro tutto provenendo da una famiglia separata e disattenta nei miei confronti>

Gentile Ragazza,
forse questo è il punto, il cercare all'esterno le conferme affettive che sembra le siano mancate e le manchino nella sua famiglia, il bisogno di stare al top nel cuore e negli interessi dei suoi amici, la certezza di essere amata e scelta, voluta e accettata.
Le amicizie sono importanti ed è certamente bene coltivarle dunque concordo con lei, tuttavia aspetttative troppo elevate nei loro confronti ci possono condurre a delusioni cocenti e in un certo senso a dipendere dalle loro conferme.
< Ci vuole equilibrio e reciprocità> perfettamente d'accordo e aggiungo anche accettare che talvolta gli altri non ci possano pienamente corrispondere, ma questo non significa che abbiamo meno valore, un punto su cui riflettere. Magari chiarire, con l'altro e con se stessi cosa possa aver contribuito al cambiamento del rapporto, al di là di ogni possibile ipotesi.

Un caro saluto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
"Cosa fare ora?
Avrei due scelte, adattarmi alla nuova lei, o scegliere di preferire il ricordo di le"

Gent.le Ragazza,
in questo modo non avresti la possibilità di entrare in contatto con i bisogni affettivi che ti hanno indotto a relazionarti con gli altri attraverso la dipendenza e la codipendenza, quindi potresti continuare a riproporre lo stesso "copione" nelle future relazioni interpersonali.
Un percorso di crescita personale può offrirti l'opportunità di avviare un processo di cambiamento che renda gratificante sia il rapporto con te stessa sia il rapporto con gli altri.
A tal proposito l'incontro con lo psicologo può essere un primo passo in questa direzione al fine di creare le condizioni favorevoli all'avvio di tale percorso.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#3]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
Lei, nonostante la Sua giovanissima eta', mostra grande maturita' ponendosi questi dubbi esistenziali.
Purtroppo i dubbi esistenziali sono profondi perche' quasi sempre non hanno una risposta.
E non parlo di una risposta "univoca", parlo di una risposta.
Quello che pone Lei e' uno dei piu' significativi:
Ci si deve adattare al cambiamento che si verifica nel contesto? O si deve pensare che "nulla dura in eterno? "
C'e un famoso detto inglese che le propongo "Anything lives everytime, all lives sometime" che tradotto significa: "niente dura per sempre tutto vive solo qualche tempo".
E' una filosofia che puo' essere percepita amara o dolce a seconda del punto di vsta: dura qualche tempo il bene ma anche il male. Nulla dura per sempre.
Ed e' inutile aspettarsi che accada il contrario.
A 22 anni la visione della vita e' assolutista ma col tempo e le "delusioni" si acquisisce il relativismo.
Approfondisca su dei testi appropriati tali concetti. Per la Sua sensibilita' saranno importanti!
I migliori saluti.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#4]
dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Gentili Dott.sse,
so che ci metto "del mio" nel mio stare male per questo, so che investo molto e forse considero troppo l'amicizia, forse anche più dell'amore, ma mi chiedo come si possa riporre la propria fiducia in ciò che muta inevitabilmente, in ciò che è labile quanto le persone stesse.
Io sento il bisogno di avere amici profondi e che si interessino con costanza a me, altrimenti non posso considerarli amici.
Sbaglio? Probabilmente ho si troppe pretese ma non saprei come essere amica diversamente da questo.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Come Le dicevo non esiste risposta a tale domanda.
Nel momento della delusione la risposta sembra esserci ed essere inequivocabile e perentoria.
Ma poi il tempo passa, il dolore si placa e il desiderio riprende quota.
E si torna a sperare, a investire, perche' incosapevolmente non si accetta il rifiuto prudente! Ma doloroso. Insopportabile.
Non capita solo a Lei, se questo la puo' consolare!
Coraggio!