Sensi di colpa

Salve, sono un ragazzo di 28 anni. Dopo 11 anni ho lasciato la mia ragazza, la mia prima e unica relazione seria diciamo. Il motivo è che per sua richiesta mi ero trasferito nella città dove lei aveva trovato lavoro (su mia indicazione visto che inizialmente volevo scappare da Roma) ma, dopo essere salito una prima volta 1 anno fa e essere sceso perchè per 3 mesi non ho trovato niente, e una seconda volta in cui ho lavorato 4 mesi, sono esploso, impazzito o non so come dire e dopo un brutto litigio in cui lei mi ha invitato a scendere facendo anche un biglietto, sono sceso. Sto vivendo da 1 mese e mezzo chiuso in casa senza voglia di vedere nessuno e di parlare con nessuno. Ho sentito lei che però vuole sentirsi dire delle parole esatte e vuole garanzie precise per il nostro rapporto, cosa che non sono riuscito a offrire almeno quando abbiamo parlato per telefono. Vivo col senso di colpa per averla fatta male emotivamente. Mi sento distrutto e paralizzato perchè posso immaginare le difficoltà di avere una casa grande e costosa da sola, una vita che improvvisamente manca di una componente che era stata fissa per 11 anni. Mi sento in colpa, mi sento una cattiva persona. Mentre ero lì però mi sentivo esasperato e non riuscivo a stare bene con lei. Ora non capisco se ho sbagliato a scappare diciamo, o se questi sensi di colpa significhino qualcosa...o se ancora abbia un significato la mia mancanza spontanea di reazione dinanzi a lei che mi implora di fare qualcosa. Impazzisco se la penso a ballare o a distrarsi ma i segni di gelosia o egoismo non vanno letti come amore o sentimento, ma come spontanee reazioni dopo tanti anni. Insomma, solo una pietra starebbe totalmente rilassata adesso e non reagirebbe ad alcuno stimolo esterno.

Come posso leggere questi segnali del mio corpo e della mia mente?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,

Gli aspetti che Lei porta riguardano la coppia, ma anche lo spostamento geografico, e Lei come persona.

Lei ci chiede come leggere i sagnali del Suo corpo e mente; ma appena sopra, nel consulto, ha fatto Lei stesso un'ipotesi.
<<i segni di gelosia o egoismo non vanno letti come amore o sentimento, ma come spontanee reazioni dopo tanti anni.<<
Può darsi.

<<Ho sentito lei che però vuole sentirsi dire delle parole esatte e vuole garanzie precise per il nostro rapporto<<
Forse era un rapporto stiracchiato, dopo 11 anni?
Forse Lei non ha dato segnali di "tenerci" a questa relazione, in concreto?
O non ha retto il trasferimento geografico?

Sono molti gli interrogativi che il consulto pone, ma le domande che LEI ci pone sono poche.




Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Gentile utente,
i sensi di colpa non cambiano di molto le cose, in genere.
Se lei non si è trovato bene nella nuova città, ciò sarà stato dovuto certamente a uno o più fattori che forse sono modificabili, sia agendo sull'ambiente che su se stessi.

Ambiente e individuo sono continuamente interagenti, l'uno modifica l'altro e viceversa. Lo psicologo cerca di far sì che questa continua interazione si svolga su livelli ottimali e soddisfacenti e perciò è il professionista da consultare, come giustamente lei ha fatto.

Individuare i fattori di cui sopra però e correggerli richiede evidentemente almeno qualche colloquio.
Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Servizi on line
Breve Strategica-Gestalt-Seduta Singola
Disturbi psicologici e mente-corpo

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dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Gentilissime Dottoresse,
innanzitutto grazie. Il punto è capire quale fosse il principale malessere, se nella relazione o per il lavoro. Il lavoro e l'ambiente, DI CERTO, non mi piacevano. Però anche in casa, che si trattasse di una coccola di una parola di conforto...inconsciamente ero distaccatissimo. Ora chiaramente sto male nel vedere le cose che fa, leggere di lei, sapere di lei...
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Gentile ragazzo,
i dati della storia a disposizione depongono per una importanza assolutamente prevalente dell'ambiente/lavoro. Infatti per 11 anni precedenti lei non riferisce problemi particolari.
Il lavoro è molto importante, soprattutto per un uomo, tuttavia per avere una fondata diagnosi psicologica occorrerebbe una consulenza professionale.
Lo psicoterapeuta la aiuterebbe anche a migliorare efficacemente la comunicazione e conseguentemente la relazione.

Cordiali saluti