Paura di essere tradita

Buongiorno, ho un po' di paure legate al fatto che il mio fidanzato possa tradirmi.
Noi stiamo insieme da due 2 anni, non ho mai avuto questi problemi con carenze di fiducia nei suoi confronti fino a dicembre, ma forse dipendeva anche dal fatto che eravamo sempre insieme, principalmente nel fine settimana.
Da gennaio, però, ogni weekand c'è sempre un qualche problema che impedisce (o il sabato o la domenica) di vedersi. Quindi, mi capita spesso di ritrovarmi ad essere in ansia e preoccupata. La motivazione principale delle sue assenze è sempre legata al fatto che deve aiutare il padre, che non è una persona molto "semplice" con cui discutere e quindi lo accontenta per evitare discussioni inutili. Alle volte penso che vorrei seguirlo, per rassicurami sulle mie paure e ritornare ad essere serena come prima, ma poi mi sento in colpa. Inoltre, a lui non posso parlarne perchè si arrabbia e mi dice che non ho fiducia il lui e che sta facendo del suo meglio per riuscire a vedermi e stare con me. Potete darmi un qualche consiglio? Perchè io mi ripeto che questo periodo passerà, ma non finisce più e non posso continuare a stare male.
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dopo
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signorina,
La fiducia o la sfiducia si "sentono". Piu' che verificare materialmente la verita'.
Nei rapporti di coppia specialmente.
Non si mente a una persona davvero vicina. O perlomeno si mente male. In modo da venire scoperti.
Quindi si sintonizzi con il Suo "sentire" piu' che sulle circostanze.
Come e' stato il rapporto fra Lei e il Suo fidanzato nel tempo?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per avermi dato una risposta così rapida. Io e il mio fidanzato siamo stati sempre molto "uniti". Abbiamo avuto sempre un legame molto simbiontico. Non abitiamo molto vicini, ma nonostante questo cercavamo di vederci il più possibile, uscendo anche durante la settimana. Le restanti sere in cui non ci vedevamo le passavamo al telefono. Ora però il mio fidanzato lavora molto di più ed è sempre stanco, quindi cerco di spostarmi io durante la settimana per andarlo a trovare. A parte i problemi nel fine settimana, al telefono ci sentiamo come prima. Tra l'altro non esce neanche spesso con i suoi amici..penso li veda 1 volta ogni 3 mesi più o meno. Quando ragiono razionalmente penso che non ci sia niente di cui preoccuparmi e mi tranquillizzo. Però comunque non riesco mai a trovare un modo per non preoccuparmi definitavemete e finisco per cadere in ansia. Mi sento un po' trascurata rispetto a prima e continuo inevitabilmente a stare male.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Cara Ragazza,
È normale, quando si ama, avere queste paure, e la distanza le peggiora di molto, direi che le concima.


"Vivere la distanza" non è certo tra le esperienze più semplici ed indolore.....ma ci sono coppie che vinono sotto lo stesso tetto e distanti di cuore, altre invece, vicine di cuore e di mente e distanti geograficamente

Si può essere vicini di cuore e distanti di pelle, così come vicino di corpo e distanti di cuore...

Si può rispettare inoltre la distanza dal mondo dell'altro, ma senza snerirsi in bilico tra gelosia e follia...

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
Da quello che Lei ci riferisce sembra che la Sua paura sia dovuta piu' che altro ad un calo dell'interesse che Lei percepisce da parte del Suo ragazzo, piu' che a fatti concreti.
Le storie d'amore, come quasi tutto nella vita, seguono una loro "curva" caratteristica: inizialmente un grande entusiasmo, un desiderio di stare insieme incontenibile. Poi , dopo un tempo variabile che inizia dal secondo anno, questo desiderio inizia a calare pian piano. Ma non perche' si siano stabiliti altri rapporti (in questo caso ci sarebbe un crollo dell'intensita', non solo una riduzione) ma perche' viene meno quell'elettrizzante desiderio l'uno per l'altra. Che caratterizzava gli inizi del rapporto.
Si dice che questa fase sia il vero "collaudo" dell'amore. Se si supera questa parte discendente della "curva" si resta insieme in un modo diverso. Piu' solido, piu' stabile. Un modo rispettoso dell'Altro com'e', piu' che come vorremmo che fosse.
Ecco, La invito a riflettere su questo tema, che e' davvero fondamentale per la vita di una coppia.
I migliori saluti.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
Da quello che Lei ci riferisce sembra che la Sua paura sia dovuta piu' che altro ad un calo dell'interesse concreto che Lei percepisce, piu' che da fatti concreti.
Le storie d'amore, come quasi tutto nella vita, seguono una loro "curva" caratteristica: inizialmente un grande entusiasmo, un desiderio di stare insieme incontenibile. Poi , dopo un tempo variabile che inizia dal secondo anno, questo desiderio inizia a calare pian piano. Ma non perche' si siano stabiliti altri rapporti (in questo caso ci sarebbe un crollo dell'intensita', non solo una riduzione) ma perche' viene meno quell'elettrizzante desiderio l'uno per l'altra.
Si dice che questa fase sia il vero "collaudo" dell'amore. Se si supera questa fase discendente della "curva" si resta insieme in un modo diverso. Piu' solido, piu' stabile. Un modo rispettoso dell'Altro com'e', piu' che come vorremmo che fosse.
Ecco, La invito a riflettere su questo tema, che e' davvero fondamentale per la vita di una coppia.
I migliori saluti.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

ci scrive:
<<sue assenze è sempre legate al fatto che deve aiutare il padre, che non è una persona molto "semplice" con cui discutere e quindi lo accontenta per evitare discussioni inutili.<<

Non so se il problema sia la "paura di essere tradita" con altre,
oppure il fatto di essere "tradita" con la sua famiglia d'origine, rischiando così di essere riassorbito da essa - dal proprio padre - pur di non discutere...

Prima di gennaio c'erano ragioni oggettive per cui lui poteva trascorrere gli weekend con Lei? e come è cambiata ora la situazione con il padre?

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio Dr.ssa Esposito, rifletterò su quello che mi ha notare, perché era un aspetto a cui non avevo pensato.


Dr.ssa Brunialti, sì prima di gennaio non era così impegnato. Capitava che ogni tanto dovesse aiutare il padre, ma non ogni settimana. E' anche vero che da gennaio la situazione economica della sua famiglia è un po' cambiata, in quanto a causa della crisi i suoi genitori lavorano molto meno e sono quasi sempre a casa. Lui non mi parla molto del padre, perché non se la sente e io non lo sforzo. Le volte in cui si sfoga dice che è insopportabile, tanto che non vuole neanche portarmi a casa sua, perché dice che non lascerebbero stare anche me. penso "alla sua situazione" e mi sento in colpa a non riuscire a sostenerlo al 100% e ogni tanto gli faccio pesare la mia frustrazione per il fatto che non riusciamo a vederci come dovremmo, però io davvero arrivo con l'ansia che ci sia qualcosa ogni fine settimana e alle volte, quando vado in paranoia, penso che magari non è dove dice di essere..non lo so
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

dopo due anni che state insieme sembra ci sia un calo di intensità e di investimento sulla Vostra relazione, come se lui per un motivo o l'altro non riuscisse a sostenere la relazione di fronte alla propria famiglia d'origine:
<<non mi parla molto del padre<<
<<non vuole neanche portarmi a casa sua<<

Non c'è motivo di sentirsi in colpa, certamente occorre fargli presente le Sue esigenze, del tutto comprensibili. Sarà poi lui a cercare la conciliazione tra loro e Voi.
Può darsi che i confini tra le due situazioni siano incerti, ma per stare in coppia è necessario farlo; talvolta il conflitto è inevitabile, quando i genitori non rispettano i tempi e la privacy del figlio/a.