Distacco dalla mamma

Egregi Dottori,
sono un uomo di 47 anni, sposato e con figli. Ho un passato burrascoso con i miei genitori, specie con mia mamma, dal carattere altamente castrante, incapace di lasciarmi fino ad oggi. Durante la mia infanzia e adolescenza, mio padre, anziché aiutarmi a distaccarmi da mia mamma, mi obbligava ad assecondarla. Tutto questo ha segnato negativamente la mia personalità, e oggi mi ritrovo insicuro, con autostima molto bassa e con una forte dipendenza affettiva nei riguardi di alcune figure maschili.
Vorrei fare qualcosa per me e recuperare ciò che non ho maturato. Quale strada potrei intraprendere? Grazie in anticipo.
[#1]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro Signore,
Anzitutto mi sembra che Lei abbia una discreta consapevolezza delle Sue problematiche.
Ha forse intrapreso gia' in passato delle psicoterapie?
E se si' con quali risultati?

La "strada" di una psicoterapia di approccio dinamico o analitico e' la piu' indicata per una situazione /psicoptologia come la Sua che parte da lontano e richiede un lavoro "profondo".
Piuttosto Le chiedo come mai Lei abbia atteso tanto per rendersi conto di avere delle difficolta' relazionali. 47 anni sono un'eta' matura e credo che la sintomatologia si sia evidenziata molto tempo fa.

Ci aggiorniamo. I migliori saluti.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Grazie tante, gentile Dottoressa.
Le spiego. Ho fatto una breve terapia quand'ero giovanotto, al fine di poter uscire di casa e sposarmi, visto che i miei mi ostacolavano in ogni modo sulla scelta del partner. Mi è servita tanto, però si è limitata appunto a vincere la paura di contrariare i genitori.

Dopo di che, forse perché preso dalla famiglia e dal lavoro, ho convissuto col problema, non senza però studiarlo da parte mia, leggendo qua e là.

Da alcuni giorni, ho deciso di riprendere in mano la situazione, sia perché mi fa soffrire sia per paura che, andando più in la negli anni, si possa aggravare o non avere più io le forze e la volontà di affrontarlo.

Dalla sua risposta, mi è sembrato di capire che io sia ancora in tempo e che faccia per me una "psicoterapia di approccio dinamico o analitico". Mi può dire per favore in che cosa consiste tale terapia?

Mentre attendo una sua risposta, la saluto nuovamente.

[#3]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
La terapia consiste in colloqui nei quali si elaborano le Sue problematiche da vari punti di vista.
Livello di analisi Le verra' chiesto di trascrivere i sogni e in terapia si parlerà' di essi.
Attraverso i sogni e le associazioni che Lei fara' con i contenuti significativi si potra' arrivare a individuare dei nucei patogenetici.
Da li' si iniziera' a a elaborarli per renderli consapevoli e quindi controllabili dal Suo Io.
Avrebbe dovuto iniziare anni fa la terapia.
Comunque, parli anche di questo aspetto con il Suo psicoterapeuta.
I migliori sauti.
[#4]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Gentile Dottoressa,
ho già pensato di contattare lo psicoterapeuta e d'iniziare quest'avventura che già m'alletta.
Dalle sue parole, ho capito che ci sono dei problemi che, stando nel profondo, non sono controllabili dal mio io. Invece, tirandoli su, li potrò guardare in faccia e affrontarli realmente. Vedrò cosa succederà.
Intanto grazie a lei e ai suoi colleghi del Sito per il servizio che fate generosamente per noi.
Un cordiale saluto, insieme ai migliori auguri di ogni bene.