Attrazione verso ragazzino

Sono laureato in legge da poco, a detta di tutti un ragazzo tranquillo, non mostro problemi sociali anche se tendo ad essere molto riservato e con pochi amici. Non ho mai avuto una relazione con una ragazza anche se ho avuto incontri occasionali con ragazze incontrate online (devo dire molto insoddisfacenti sia dal punto di vista emotivo che sessuale) e qualche prostituta anni fa (anche questi incontri molto molto insoddisfacenti). Il problema è che se sono da solo mi eccito a pensare alle donne e mi masturbo circa Una volta al giorno, ma quando sono con loro Dal vivo non sento là minima exccitazione. Ma alla fine ho avuto poche esperienze quindi potrei essere stato sfortunato.
Il vero problema è che spesso nelle mie fantasie, lo ammetto e me ne vergogno, ci sono ragazzine molto giovani o anche ragazzini prepuberi qualche rara volta... Queste fantasie sono diventate a poco a poco quelle principali. Inoltre ho iniziato a maturare un certo desiderio verso mia sorella di 5 anni più piccola e ricordo che molto molto tempo fa, quando io avevo penso 14 o 15 anni e lei 10, cercai di toccarla di notte, al mare. Da allora il desiderio mi si spense per anni Fino a quando di recente Mi è riaffiorato e pure lei È diventata parte delle mie fantasie... Sono anche arrivato al punto di pensare di mettere telecamere nascoste nella sua stanza. Ma non l ho mai fatto.
Ma la cosa davvero Più brutta è che io so che SE avessi la possibilità farei del sesso sia con le ragazzine (per individuare una età, sopra i 10 anni) sia con mia sorella (ora ha 23 anni) e non l ho fatto nè penso che mai lo farò solo per questo motivo. Perchè temo di espormi e rischiare.

A peggiorare la situazione ultimamente Per guadagnare qualcosa mi sono messo a fare ripetizioni ad un ragazzino di 14 anni (con lineamenti ancora infantili) ed anche se ovviamente non mostro niente sento un qualche desiderio verso di lui...Lo so è orribile ma non posso parlarne a nessun professionista perchè mi vergogno e poi mi conosco, non credo che potrei cambiare....Forse l unico modo per distogliermi sarebbe trovare una ragazza come piace a me ma mi risulta difficile e sono sempre stato rifiutato da quelle che mi piacevano. Ma sarebbe solo una cosa temporanea temo e presti o tardi le mie perversioni risalirebbero a galla Lo so mi conosco... talvolta ho anche pensato a come sarei con delle eventuali figlie e temo di conoscere la risposta... so che ho questo lato di me negativo ma ignorarlo è inutile, è lì ed è ben presente... Posso solo non alimentari però è difficile resistere alla tentazione come per qualsiasi cosa che ti fa provare eccitazione anche solo al pensiero. Prima che pensiate a denunciarmi o cose simili Vi assicuro che non ho compiuto alcun reato E non intendo commetterlo.
A riguardo di questo ragazzino che seguo mi piace fantasticare sul fatto che sia gay e che io gli piaccio fisicamente andando a ricercare qualsiasi elemento che supporti questa tesi che so assurda. Lo so sono un perverso
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Dr.ssa Marta Stentella Psicologo 355 5
Gentile utente,
Nel consulto che ha richiesto non ci pone nessun quesito. Sembra piuttosto che lei stia denunciando una problematica che da tempo le provoca frustrazione e un certo grado di vergogna.
Il fatto di non riuscire ad avere relazioni di coppia con donne adulte e mature dal punto di vista fisico e psicologico è una condizione che può essere riscontrata tra le cause del disturbo in questione. Nel senso che non essere in grado di accostarsi a donne mature fa si che lei riversi il suo interesse verso soggetti immaturi.
Da quanto ci descrive lei non ha mai agito questo comportamento se non con sua sorella qualche anno fa. Deve pensare che potrebbe però metterlo in atto e dare seguito alle sue pulsioni. E le conseguenze, come lei saprà, non saranno solo di natura psicopatologica per lei e la vittima ma anche di natura legale.

Innanzitutto la invito a riflettere sulla possibilità di non vedere più il ragazzo a cui fa ripetizione nonostante egli abbia 14 anni e abbia dunque raggiunto l'età del consenso.

Sarebbe inoltre necessario che lei si rivolga ad uno specialista della sua città e se vuole potremmo darle indicazioni in merito. Con molta probabilità le verrà proposta una psicoterapia integrata ai farmaci.

Lei dice che l'unica soluzione sarebbe quella di trovare una donna. Senza una psicoterapia che affronti queste tematiche in profondità sarà pressoché impossibile che ciò accada.

Dr.ssa Marta Stentella - Roma e Terni
Psicologa Clinica e Forense, Psicodiagnosta
www.martastentella.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Le abbiamo risposto già tante volte.

Ha seguito le nostre indicazioni?
Ha effettuato una consulenza psicologica?

La disamina dell'immaginario erotico non la si fa online è mai avulsa da un percorso in itinere.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
Concordo con la collega Dott.a Stentella nel suggerirLe di ricorrere ad un aiuto psicoterapeutico specialistico.
Infatti, quelle che Lei definisce "perversioni" sembrerebbero derivare tutte da un senso di profonda inadeguatezza che Lei auto-percepisce: i soggetti che Lei riesce a trovare attraenti sono infatti molto piu' giovani di Lei o comunque legati a Lei, come Sua sorella. E sarebbero impossibilitati a rifiutarLa. A proposito di Sua sorella trovo rilevante che Lei abbia "cercato di toccarla di notte al mare". Anche rispetto al ragazzo del quale ci parla Lei e' in una situazione di "potere" diciamo.
Ecco, piuttosto che soffermarsi sugli "effetti" delle Sue difficolta' (solitudine, difficolta' relazionale), Io Le suggerirei di esplorare le cause, che probabilmente si devono cercare nella Sua infanzia o impostazione culturale molto precoce.
Come vede non c'e nulla di cui debba vergognarsi in realta', ma solo iniziare a cercare l'origine patogenetica dei Suoi sintomi.
I migliori saluti.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie delle gentili risposte. Non ho scritto che sono già seguito da vari terapeuti, o meglio, mi sono rivolto al servizio di igiene mentale tempo fa per un mio stato lievemente depressivo e da allora sono stato seguito per qualche tempo da una psicoterapeuta del servizio pubblico con cui però non sono mai andato in profondità e non ho mai accennato a questo temi. Sinceramente ho un può di sfiducia verso gli psicologi e l effettiva possibilità di aiutare le persone, da quando sono ragazzino ho fatto percorsi familiari Ed individuali che non hanno portato a niente di concreto. Per questo motivo mi sono rivolto al servizio pubblico, perchè così Non spendo soldi inutilmente E nel caso migliore avrò un minimo beneficio. Non credo che si possa cambiare la natura ed il modo di pensare. Io almeno nonostante anni di psicoterapie varie Non l ho fatto. Tornando al discorso, la psicoterapeuta del servizio pubblico forse valutando che ero un caso non grave Mi ha consigliato di essere seguito da un'altra persona, un giovane che collabora nel centro e si occupa di situazioni di disagio più generico. Inoltre sto frequentando un gruppo di social skills consigliatomi dalla psicologa e nonostante mi sembri quasi del tutto inutile continuo ad andarci, per sapere di avere usato tutte le opportunità.
Come vedete quindi già sono seguito e sto facendo tutto ciò che mi viene detto. Il problema è che sento che non serve assolutamente a niente.
Per quanto riguarda il ragazzino, so benissimo che non metterei mai in atto Le mie fantasie -intendendomi di legge so che un rapporto con un 14 enne consenziente sarebbe totalmente legale pur se immorale- (so controllarmi e so come ci si comporta e non lascio adito a nessun sospetto su di me) e per quanto riguarda il fatto di mia sorella, si parla di qualcosa avvenuto 13/14 anni fa, quando ero poco più che bambino, neanche mi eicordo bene; l ho riferito giusto per chiarezza.
Di parlarne Con lo psicologo credo quasi mio coetaneo con cui sono in "terapia" (per modo di dire, se vogliamo chiamarla Così) non se ne parla; a me Non servirebbe a niente, probabilmente verrei in qualche modo schedati, segnalato e nella migliore delle ipotesi mi verrebbe prescritta una terapia farmacologica che andrebbe a sopprimere i miei istinti sessuali, in pratica diventerei un impotente. Se a voi magari la cosa tranquillizza, io devo tener conto anche del mio benessere personale E questa soluzione che tutela solo la società non è accettabile.

L unica soluzione che suppongo, conoscendomi, poter funzionare, sarebbe avere un rapporto normale Con una ragazza mia coetanea ma ogni volta che ci ho provato sono sempre stato rifiutato, soprattutto nell ultimo periodo ho messo in campo notevoli sforzi in questa direzione E non ne ho avuto assolutamente nulla. In tutta sincerità dopo tutti questi tentativi sono arrivato alla conclusione xhe non potrò mai avere un rapporto con una donna normale /che mi possa piacere (non ho richieste chissà come elevate) e che sono destinato ad essere solo a vita.... A riprova di ciò dopo questi fallimenti ho visto aumentare notevolmente queste mie fantasie che avevo sepolto da tempo.
Sopratutto in una situazione mi ero sentito molto attratto da una ragazza e ci avevo sperato ed il fatto di essere stato rifiutato apertamente mi ha molto demoralizzato... Ricordo che qualche giorno dopo pagai una prostituta per "sollevarmi il morale" ma nonostante questa fosse piacente e simpatica non ho sentito il minimo desiderio e la minima sensazione fisica. Mi vergogno a dirlo ma per eccitarmi (un minimo) ho dovuto pensare intensamente a ragazzine molto giovani ed inventarmi scene in cui il padre molesta in modo brutale le figlie piccole. Ovviamente è tutto nella mia mente e non ritengo assolutamente di essere pericoloso A livello sociale, sono una persona educata istruita ed ho sempre il pieno e totale controllo di me e delle mie azioni. Inoltre non me la sento di confessare queste cose A psicologo e della asl o ancor peggio iniziare costosi percorsi privati di dubbia utilità (molto dubbia soprattutto per questo tipo di problema). Quindi mi chiedo...che fare? Io vorrei una vita normale, rapporti normali ma pare impossibile

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Dr.ssa Marta Stentella Psicologo 355 5
Gentile utente,
Ci sono specialisti che affrontano problematiche come la sua soprattutto nella sua città ma se lei a priori non si fida è del tutto inutile.
E poi, se lei non ha mai parlato di questo orientamento con i suoi terapeuti, come fa a sapere se le cose possono o meno cambiare?

Ciò che emerge è la sua mancanza di fiducia verso questa professione. Le Life Skills sono importanti e costituiscono una valida risorsa ma servono poco nel suo caso.

Lei ripete che il problema potrebbe risolversi se lei avesse una relazione con una donna adulta. Ed io le ripeto che la psicoterapia potrà aiutarla in questo: sarebbe utile per indagare le problematiche dal punto di vista affettivo e relazionale. È da lì che bisogna iniziare. Infatti, il fatto di non essere mai riuscito ad avere un rapporto stabile e continuativo con le donne fa si che lei riversi in soggetti immaturi il suo interesse. In questo modo può avere il controllo ed esercitare potere su di essi.

Quanto alla terapia farmacologica verrà scelta dallo psichiatra in base alla diagnosi e al grado di pervasività del disturbo. Escludere anche essa a priori senza neanche sapere cosa le potrà essere somministrato non credo sia opportuno.

Cordialmente
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528

"psicologo e della asl o ancor peggio iniziare costosi percorsi privati di dubbia utilità (molto dubbia soprattutto per questo tipo di problema). Quindi mi chiedo...che fare? Io vorrei una vita normale, rapporti normali ma pare impossibile "

Non comprendo perché considera dubbio l'intervento psicologico e poi scrive a noi psicologi per chiedere aiuto.

Psichiatra e psicologo sono gli unici clinici che possono davvero aiutarla, de visu non online.
[#7]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
Dispiace davvero sentirla cosi' perdente prima di cominciare.
Forse i percorsi terapeutici che sta seguendo alla Asl sono di un tipo poco adatto a Lei.
Lei sembra infatti proiettato a trovare una "soluzione" ( stabilire un rapporto affettivo e sessuale soddisfacente con una donna) senza avere neanche iniziato ad affrontare i suoi problemi davvero.
Ad esempio i Suoi rapporti con Suo Padre? Come sono stati e come sono? E Sua madre?
In particolare i Suoi rapporti con la figura paterna? Che rappresenta la legge nella famiglia.
Ha mai elaborato questi aspetti in una terapia del profondo?
Come e' avvenuta la scelta della Facolta' di Legge? Ci ha mai pensato?
[#8]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

<<sono già seguito da vari terapeuti<<

Ma li frequenta senza crederci, senza impegnarsi, senza svelarsi fino in fondo.

Ne basterebbe uno solo, con cui intraprendere un percorso specifico;
lasciato a se stesso Lei non evolve da questo punto di vista.

Un percorso psicosessuologico del resto Le era stato ventilato più di un anno fa dallo stesso Andrologo a cui si era rivolto ("Dolore al pene ecc.").

Vedendo il Suo storico,
colpisce come siano trascori anni da quando Lei ha cominciato a parlarci dei Suoi disagi, attraverso regolari richieste di consulto.
Eppure, pur trasmigrando l'oggetto, il disagio permane.

Ciò non è fonte di riflessione per Lei?

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#9]
dopo
Utente
Utente
So benissimo che questo non è lo spazio per iniziare una terapia e non ho queste ambizioni. Vorrei piuttosto qualche anche piccolo spunto di riflessione. Scrivermi solo per dirmi di andare da uno specialista è inutile soprattutto perchè ho spiegato i motivi per cui non ho molta fiducia In essi, motivi che potrei argomentare in dettaglio ma mi pare fuori tema. Non dico che siano totalmente inutili E questo è il motivo per cui ancora ci vado E per cui sto scrivendo qui. Diciamo che secondo me le terapie psicologiche sono sopravvalutate come efficacia, e parlo per esperienza diretta ed indiretta. Ma è solo la mia opinione. Poi sempre meglio poco che nulla, o magari sono io che non riesco ad accontentarmi del poco.

Per quanto riguarda la domanda sul la figura di mio padre, mio padre è una persona normale Con cui ho un rapporto normale, ha dei lati che apprezzo altri lati che non mi piacciono. Come tutte le persone.
La scelta di legge è del tutto estranea alla mia famiglia Ed è stata abbastanza irrazionale. A scuola ero bravo un po in tutto avrei potuto benissimo scegliere una qualsiasi altra facoltà.
Ho avuto una infanzia abbastanza normale tolto il fatto che mio padre litigata con mia madre incolpandola ripetutamente di presunti tradimenti di anni o decenni prima. A me in tutta sincerità La cosa non piaceva ma non mi interessava neanche così tanto. Questo è l unico elemento anormale che ricordi. Mia sorella è una ragazza molto sana di valori e ben inserita ed è cresciuta nella stessa famiglia ad esempio. Anche io vengo considerato il classico bravo ragazzo e penso che nessuno sospetti che sono un pedofilo nel senso letterale del termine. Ad ogni modo ho ricevuto una educazione abbastanza rigida da bambino, che mi ha reso un bravo alunno ed un tipo ordinato e preciso. Questa cosa Mi ha aiutato per certi aspetti della vita, per altri meno come potete immaginare. Insomma niente di diverso dall ordinario. Mi sento una persona abbastanza normale Con una vita normale Ed interessi normali. Dicono tutti che sono un bel ragazzo (non solo mia mamma intendo) ma non sono mai riuscito ad attrarre una singola donna finora. Penso che questo fatto mi abbia condizionato nello sviluppo o nell emersione della mia parafilia.
Spero che questo mio post serva anxhe a qualche altro ragazzo che come me è nella mia stessa condizione è pensa di essere l unico o uno dei pochi, malato E diverso. Un mostro magari, perchè è così che la società ci vuole dipingere, inutile negarlo, al di là delle opportune frasi di convenienza xhe voi specialisti siete tenuti a dire, sono sicuro che nel profondo pensiate che io sia un deviato e xhe la principale preoccupazione sia rendermi inoffensivo.
Questo atteggiamento però è stupido E controproducente perchè porta al risultato che io mai andrò volontariamente a dire "de visu" ad un tizio con una laurea appesa al muro I miei pensieri più reconditi e le mie fantasie sessuali...no di certo... Lo farei Forse giusto nel caso avessi la quasi totale certezza dell utilità (nei miei confronti) del mio comportamento, ma così non è, affatto. In altre parole questo stupido stigma che la società ed i media ci affibbiano mi crea una notevole vergogna che mi impedisce fisicamente di trovare il coraggio di dire queste cose ed affrontare il problema.

Dimenticavo di dire che avendo studiato procedura penale so perfettamente xhe per medici e psicologi del servizio pubblico esiste si il divieto di rivelazione del segreto d ufficio, salvo però "giusta causa", quale potrebbe essere ad esempio se ci fossero indagini contro di me E si chiedesse loro di testimoniare. Se si associa questo al fatto i medici del servizio pubblico in quanto esercenti servizio di pubblica necessità hanno al pari dei pubblici ufficiali l obbligo di denuncia/referto sui reati procedi bilo d ufficio di cui siano venuti a conoscenza in ragione delle loro funzioni....

Non mi sto a dilungare nei dettagli ma i miei studi mi danno la consapevolezza del rischio che correrei andando a rivelare questi miei pensieri ad un medico, sia pubblico che privato (in questo ultimo caso potrei essere più tutelato perchè è fatta salva l ipotesi in cui si esponga la assistito a procedumento penale ma anche lì È da vedere).



[#10]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
La lunghezza del suo post fa propendere per un bisogno di ascolto più approfondito.

Come già detto online non si può fare altro. Più di quello che abbiamo già fatto, di certo non le abbiamo detto con modalità liquidatorie di andare da uno specialista e basta..

Se non si fida dei professionisti non dovrebbe nemmeno scrivere a noi.

Sono certa che rivolgendosi presso una struttura pubblica, troverà validi colleghi che avranno il piacere di occuparsi di lei.

Ovviamente la privacy è sempre assicurata.

Online non si erogano diagnosi, né terapie.

Auguri per tutto.
[#11]
dopo
Utente
Utente
Come ho detto il diritto alla privacy è un diritto che incontra molti limiti quando scatta una indagine contro di te (ovvero quando c'è una denuncia qualsiasi), questo potete immaginarlo anche senza cognizioni specifiche e questo per me è un problema che in quanto esperto di diritto non posso sottovalutare nelle sue possibili implicazioni.

Come ho già detto non ho mai scritto che non mi fido affatto e non faccio certo l'errore di generalizzare le mie varie esperienze tutte a loro modo inutili o negative, sono sicuro che da qualche parte ci sia uno psicoterapeuta adatta a me, ma non posso negarmi che ho grossi dubbi motivati sulla utilità di una terapia; secondo, ci sono dei costi da sostenere, costi che potrebbero non essere remunerati; terzo, dentro di me una parte, la mia parte dionisiaca diciamo, non vuole rinunciare a questa occasione di provare piacere e godimento fisico -sia nell'attesa sia in una teorica ed eventuale concretizzazione della fantasia-, mentre al contempo mi rendo conto di quanto ciò sia abietto, odioso ed immorale; infine, ho come ho detto sia vergogna che timore a rivelare a qualcuno queste mie fantasie, per le possibilità che ho detto sopra.

Devo comunque notare che tutte le volte che ho avuto l'impressione di cambiare in meglio, era per miei successi o altri accadimenti esterni, mai per le terapie, o in modo molto minore. Penso che il percorso e l'aiuto che molti cercano all'esterno, nella vana idea che un altro da sè possa risolvere problemi che riguardano il sè, devono invece essere trovati all'interno, scavando nelle proprie risorse, se ci sono.

INoltre ho ricevuto vari messaggi sulla base di questo post che mi hanno fatto riflettere sulla possibilità che non ci sia niente di male nei miei pensieri.

Penso che il mio vero problema, se voglio trovare un filo conduttore nella mia vita, è che mi sono sempre trattenuto, nascosto, mai lasciato andare del tutto, anche perchè sono stato cresciuto in una famiglia in cui vigeva questo comportamento come norma. Quindi mi chiedo (e vi chiedo, ma tanto penso di avervi stancato con i miei vaneggiamenti inutili), forse è venuto il momento di abbandonarmi ai miei DESIDERI (non parlo di mere pulsioni sessuali, ma appunto di desideri che ineriscono anche ad una sfera più nobile; spesso io sogno un rapporto anche solo platonico con le ragazzine -i ragazzini in rari casi- in questione, un rapporto fatto di baci e carezze al massimo) e ricercare quel piacere (mentale prima che fisico) che SEMPRE mi sono e/o mi è stato negato, sulla base del fatto che:
1) avere una relazione con un maggiore di anni 14 è legale (salvo casi particolari)
2) sono una persona totalmente innocua, sono generoso, altruista e non farei MAI del male a nessuno, anzi non agirei laddove ci fosse questa possibilità; invero, agirei solo dove fossi sicuro di percepire un interesse già esistente (e circostanziato da vari elementi) dall'altro lato (come PENSO di avere percepito ultimamente nel ragazzino in questione, ma non sono affatto convinto, per cui aspetterò ulteriori conferme)
3) ho fatto di tutto per avere rapporti normali con le mie coetanee o donne anche più grandi, ma a quanto pare semplicemente non funziona, è tutto molto innaturale e spiacevole, o meglio, non sento un vero interesse ed un vero desiderio (a meno che si tratti di ragazze decisamente attraenti, ma so come funziona il mondo e so che sarebbero fuori dalla mia portata)
[#12]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Come gia' osservato e consigliato dalle colleghe il Suo caso andrebbe inquadrato in una relazione terapeutica reale, non on line, in quanto le Sue reiterate richieste peraltro scisse da un proposito di farsi aiutare davvero, fanno ipotizzare la presenza in Lei di un disagio non sostenibile. Formuliamo pertanto il nostro auspicio di averLe fornito degli spunti di riflessione utili.
I migliori saluti e auguri.
[#13]
dopo
Utente
Utente
Certo lei dottoressa Esposito mi ha fornito qualche spunto. Tuttavia per "l'assenza di proposito di farmi aiutare davvero", forse non ha letto bene, perchè Come ho detto varie volte sono già seguito tutte le settimane sia da uno psicologo del centro di igiene mentale, sia svolgo un corso di social skills che è seguito da una psicologa, e non penso sia utile inserire una terza persona. Anzi nel centro di igiene mentale non posso essere io a chiedere una terza persona, e con quelle con cui ho avuto un rapporto proprio non riesco a parlare di questi argomenti, e non mi parrebbe il caso, dal momento che conoscono bene la mia famiglia, ed un mio parente è psicologo (in un'altra città) ma conosce proprio una di queste persone con cui ha collaborato.
Temo molto per le conseguenze. So che in teoria si è tenuti al riserbo assoluto, ma so anche PER CERTO di storie di psicologi e psichiatri che parlavano tranquillamente dei loro pazienti (so anche i nomi ed i cognomi).
Non me la sento di rischiare, se solo qualche mio conoscente avesse il sospetto di questa mia cosa, per me sarebbe finita.
Privatamente non sono nella condizione di sostenere i costi (ho speso quasi tutti i miei risparmi in chirurgia estetica tra l'altro), anche considerando che sono terapie a lungo termine.
Inoltre ho iniziato a dare lezioni private ad una ragazzina di 12 anni rumena seguita dai servizi sociali e mi sono accorto che, pur sentendo una certa innegabile attrazione (non posso negare che sento in me un sentimento di sincero affetto ed un forte desiderio anche solo di accarezzarla), per fortuna sono una persona razionale e sono capace di distinguere il piano della fantasia con il piano della realtà.
Per il ragazzino di 14 anni sento una attrazione minore ma presente e comunque ho notato che ha dei tremori molto visibili quando gli sono vicino e questa cosa mi ha colpito: si tratta di semplice timidezza? lo metto in soggezione? oppure magari è omosessuale ed attratto da me (non sono certo brutto fisicamente)? o ancora, magari è una sorta di diffidenza spontanea, come se avesse intuitivamente percepito il mio interesse verso di lui? Non nego che mi piace fantasticare sul fatto che lui sia interessato a me (in particolare ho fantasie di baciarlo e sodomizzarlo, con lui consenziente si intende).
Sono sicuro che se non avessi avuto tutti quei ripetuti, umilianti, deprimenti rifiuti con le mie coetanee (preciso, italiane, perchè quelle poche volte che sono andato all'estero la situazione era un po' diversa) non sarei arrivato a questo livello. Mi hanno causato una condizione di frustrazione affettiva prima ancora che sessuale, che non può non avere ripercussioni in anni, o meglio, decenni. Chi non si è sentito innamorato e rifiutato per più volte, sistematicamente, non può capire la sensazione che si prova e si sa che la sofferenza, i traumi, cambiano le persone. Io so bene che prima mi piacevano, eccome, le ragazze, ma dopo svariati rifiuti ormai non ci provo neanche più, o meglio, anche quando mi sento attratto, so che è inutile, non interesso, sono solo uno dei tanti, e tra i tanti non sono certo il migliore. Questa consapevolezza confortata da vari elementi mi ha portato a perdere progressivamente interesse nelle mie coetanee.
So che è politicamente scorretto dirlo, ma penso che almeno in alcuni casi certi individui sono diventati pedofili (nel senso letterale, di inclinazione, non di stupratori) a seguito di una o più delusioni amorose; o forse è venuto fuori questo lato latente, ma latente in moltissimi uomini penso (a giudicare dai messaggi ricevuti).
Ringrazio comunque tutti per il vostro tempo.
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