Cambiamento inspiegabile alla fine della relazione

Salve, vorrei sapere cosa è scattato nella mente del mio ex, perchè suo comportamento per me resta inspiegabile e mi impedisce di andare avanti. Premetto che ci siamo fidanzati molto giovani, a 17 anni, senza alcuna esperienza da parte di entrambi. La nostra relazione è durata 12 anni e per ragioni di instabilità economica non abbiamo mai concretizzato la relazione con una convivenza o matrimonio, cosa che avremmo senza dubbio realizzato tra un paio di anni quando la situazione sarebbe migliorata. In tutti questi anni, nonostante le differenze caratteriali, abbiamo portato avanti il nostro rapporto, senza alcun grande problema, se non una situazione di forte insoddisfazione da parte mia che poi con pazienza è stata ampiamente superata. Nell'ultimo dicembre, dopo un violento litigio relativo alla mia voglia di fare alcune attività con lui e al suo diniego, dettato dalla motivazione "A 30 anni non puoi impormi le cose" si è progressivamente allontanato da me. per tutti questi anni mi ha sempre dimostrato il suo amore, anche nei litigi era sempre il primo ad adoperarsi per risolvere le cose. Questa sua crescente freddezza ha aumentato il mio malumore e negli ultimi mesi gli screzi, più che altro per banalità, erano all'ordine del giorno. Fin quando, durante l'ultima discussione, presa dalla rabbia più che per reale intenzione gli ho detto che volevo chiudere il rapporto...lui ha preso la palla al balzo e non si è fatto più sentire. Io ho cercato un confronto dopo qualche giorno e mi ha detto che non vedeva più un futuro con me e non sapeva trovare una soluzione ai nostri problemi, l'unica era lasciarsi e voleva restare solo per riflettere. Nonostante fossi distrutta non l'ho cercato per settimane, nella speranza che la lontananza lo facesse riflettere. In questo periodo, dopo 12 anni, non si è mai fatto vivo, neanche per chiedermi come stessi. Quando l'ho ricercato mi ha mostrato una freddezza disumana, dicendomi che per lui la storia era chiuso e che l'unica a non averlo capito ero io e che lui stava andando avanti con la sua vita. Si è addirittura irato quando io insistevo per una seconda possibilità, per non avere il giorno il rimpianto di aver buttato 12 anni al vento. Ha poi aggiunto altre cattiverie che poteva risparmiarsi. La cosa che mi fa più soffrire è non capire come sia possibile che un uomo dolce e innamorato si trasformi all'improvviso in un estraneo freddo, senza la minima umanità verso la persona con cui si sono condivisi tanti anni, senza la minima preoccupazione per il suo stato. Non riesco a darmi una risposta e ciò mi impedisce di guardare con fiducia al futuro, credo di non potermi fidare più di nessuno. Cordiali saluti