Sto molto male

Salve a tutti ho 23 anni e studio lettere all'università. È da tempo che mi sento male, ora il malessere non fa che aumentare. Facendo un bilancio finora della mia vita non riesco a trovare un singolo successo, è stato un unico fallimento: fallimento nell'aver scelto le superiori sbagliate ed essermi ammazzata di studio (tra cui quegli anni sono stati costellati da un disturbo alimentare curato in psicoterapia), fallimento negli esami attuali (ho difficoltà a concentrarmi perchè mi sento completamente immersa nei miei problemi), fallimento nelle relazioni affettive, fallimento come figlia, come fidanzata... Ho un fidanzato che amo alla follia ma mi sembra di essere un fastidio per lui: ritengo la sua vita sarebbe migliore senza di me , ritengo sia stata una fortuna che abbia scelto me. Per il resto sono asociale penso, ho enormi insicurezze riguardanti il mio rapporto con gli altri, penso sempre in qualche modo di non meritare la simpatia o l'affetto di qualcuno. Tutto questo è assurdo mi sento una cretina che spreca la vita chiusa in casa a vedere la vita che le passa davanti... Non vedo vie di uscita, ho bisogno di sapere che ce ne sono. Ho parlato al mio psicoterapeuta di questa mia ansia in ambito sociale in passato ma lui mi ha semplicemente esortata ad amarmi e aprirmi agli altri. Certo sarebbe facile lo avrei già fatto! Mi sento terribilmente scoraggiata, anche perchè credo sia un problema che mi porto da molto. I miei genitori volevano che studiassi medicina e non gli ho dato ovviamente retta, non sentendomi particolarmente attratta dalle materie scientifiche: ora mi ritrovo con esami da recuperare in ritardo e con questo senso di fallimento e vuoto costante non riesco a studiare. Ci provo ma mi assillano i pensieri che mi ricordano di tutti i miei problemi, e allora mi viene spontaneo rimuginare ed avere un umore depresso come conseguenza.
Amo la cucina, l'arte, la cultura, i bambini, il cinema, la musica, il viaggio... Sono un fallimento anche in questo: il cibo a volte lo vedo in modo negativo penso che sia solo un modo per riempire il mio vuoto affettivo e a ciò reagisco con orgoglio e vergogna per la mia condizione, di musica non ne so mai abbastanza, lo stesso vale per l'arte, per il cinema, bimbi non posso averne (ho sempre sognato avere una famiglia felice), viaggio non ho possibilità economiche di andare all'estero.
Non ritengo di essere depressa ma di avere un grande malessere interiore che non so come guarire davvero. È chiaro che non abbia anche un minimo di stima di me stessa e non so da dove cominciare per averne anche perchè il mio psicologo mi dice semplicemente "amati", sono belle parole ma non hanno applicazione concreta. E per una persona che si è sempre sentita trascurata e ignorata, suonano un po' come parole al vuoto mi dispiace. E in questo momento mi sento un peso per le persone a me vicine (le uniche): il mio fidanzato, i miei genitori e mia sorella gemella.
Scusate lo sfogo inutile grazie per chi risponderà.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara Signorina,
Nella frase con cui ha concluso la Sua richiesta di consulto "scusate lo sfogo inutile" Lei ha espresso i segni della Sua psicopatologia!
Lei sembra depressa. E anche in modo abbastanza vasto e intenso:.
In tutte le Sue frasi non c'e un sentimenti di gioia, di speranza, di piacere.
Il mio consiglio quindi e' ipotizzare il ricorso ad un consulto specialistico.
Potrebbe inizialmente praticare una psicoanalisi da integrare successivamente con una farmacoterapia antidepressiva. Oppure partire dalla farmacoterapia e poi integrare con l'analisi quando si sentira' meglio. Decida Lei.
E ci faccia sapere! E' giovanissima e non ci saranno problemi.
I migliori auguri

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Salve grazie mille per la risposta. Mi perdoni se sembro arrogante- non è assolutamente mia intenzione- ma non le pare affrettato fare una diagnosi su due piedi? Non intendo assolutamente mettere in dubbio il suo parere, però sinceramente di farmaci non se ne parla. Per la terapia posso chiedere ai miei genitori se possono sostenerne una ma anche qui mi infastidisce perchè è da anni che ogni tanto vado dallo stesso psicologo (anni fa sono andata regolarmente un anno per bulimia e anoressia) ma mi ha assicurato di non avere problemi di depressione. Ritiene solo sia troppo critica con me stessa e che abbia bisogno di amarmi e aprirmi al mondo, certo queste parole non cambiano la situazione e invece che motivarmi mi fanno sentire impotente, però da qui a dire che sono depressa. Insomma è un'affermazione pesante
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Lo so. Per questo l'ho fatta.!
Lei e' ovviamente padronissima di non farsi carico dei Suoi problemi. Nessuno le imporra' di fare qualcosa.
Io Le ho dato la mia opinione sulla base di quanto ho percepito nelle Sue parole.
"Amarsi e aprirsi al mondo" potranno essere il risultato finale di una terapia seria.
Non confonda gli effetti con le cause!
Buona serata!
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dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Non sono io che sto confondendo gli effetti con le cause, sono le risposte che il mio psicologo "di fiducia" mi da e che io mi vedo esortata ad accettare. Certo che mi sta a cuore il mio benessere, anche perchè per come mi sento io così giovane non è vita degna di essere chiamata tale... Ritiene debba cambiare psicologo?
Grazie per il suo interesse
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Guardi, questa non e' una domanda da porre a nessuno al di fuori di Lei. Ne' di persona ne' on line.
Io Le ho dato il mio parere, ora prosegua Lei!
Buona serata!
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dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Sinceramente non so neanche più cosa si prova a sentirsi normali un giorno, vivere una semplice giornata piena ed appagante. È facile dire di amarsi ma non ho proprio bisogno di questo, ho bisogno di essere accolta nel mio disagio non essere azzittita con un semplice "amati". Inoltre devo dire che trovo discutibili le sue risposte, che si fermano al fatto che ho il potete di cambiare la mia vita. Certo ma non saprei... Non so se cambiare psicologo sembra una cosa drastica ho paura che vada peggio o che peggio sbaglino e che mi senta peggio (anche se peggio a certi giorni dove l'unica cosa che volevo era sparire la vedo difficile)... Sono molto confusa
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara Signorina,
Se lei sente di "avere bisogno di essere accolta nel suo disagio" cosa Le sembra di stare dicendo?
Vuole sentirsi compatita? Vorrebbe che chi le sta intorno si renda conto QUANTO LEI STIA MALE? E magari si senta a sua volta in colpa verso di Lei per non essere in grado di farla stare meglio? E senza che Lei si attivi per ottenere questo "motu proprio"?
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dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Forse è così non lo so non mi sembra di essere tanto crudele. So solo che tutti bene o male soffrono e che ci sono disagi ben peggiori dei miei solo che si va avanti e basta, e questo diciamo che mi fa sentire in colpa perchè sono consapevole del fatto che non mi manchi nulla eppure non sono in grado di star bene. Mi sento mancante in qualcosa mi sento terribile. Probabilmente si ho la tendenza ad aggrovigliare un problema invece che risolverlo. Però no non voglio che gli altri si sentano in colpa verso di me, almeno questo è ciò che penso. Non sono neanche più sicura di questo. Quando intendo che vorrei essere ascoltata nel mio disagio probabilmente è solo una richiesta di affetto e attenzioni, forse ha ragione mi lamento per nulla.
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dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Voglio dire sicuramente sbaglio ad approcciarmi alle cose, a me sembra di impegnarmi per migliorare ma non sembra lenire la mancanza e il vuoto affettivo che sento dentro di me. Sarà un tentativo di essere compatita, vorrei solo essere serena.
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dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Per questo dico che non penso di soffrire di depressione, mi sto comportando da vittima e me ne rendo conto ma non capisco come cambiare le cose
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Inizi una terapia come si deve.! E' il primo vero passo che possa fare per lei.
Esistono psicofarmaci antidepressivi che fanno molto bene a persone come Lei sofferenti e rinunciatarie e se trovera' un medico che Le dia fiducia Le saranno di aiuto e riuscira' ad ammortizzare gli effetti collaterali..

Le auguro una buona serata.
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dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Cosa intende per "rinunciatarie e sofferenti come Lei"?
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dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
La vedo come un'offesa. Non intendo essere maleducata
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dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Già ho una bassa considerazione di me stessa, non c'è bisogno di sottolineare che sono una persona rinunciataria e che ho bisogno di antideppressivi per le persone "come me". Non metto in dubbio la sua volontà di aiutare, volevo solo mettere in chiaro che la sua affermazione è stata pesante da digerire ecco tutta. Non disturbo più grazie per le risposte tempestive
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