Apatia e autostima

Sono un ragazzo di 23 anni. Ho un disturbo ossessivo compulsivo e prendo haldol e maveral, ma quanto sto per dire lo avevo già da prima di prendere i farmaci.

Sono ormai anni che, certi periodi di più certi di meno, non sento voglia di fare niente, ma allo stesso tempo il fare niente mi annoia.
Dicono che se non vuoi bene a te stesso non ne puoi volere agli altri. Ecco, io non me ne voglio, e infatti non mi sono mai innamorato né ho mai preso una cotta. Sono anche vergine.
Volevo sapere se posso imparare a volermi bene affezionandomi agli altri, cioè, se per voler bene a qualcuno devo volermene, allora se a quel qualcuno voglio bene automaticamente me ne vorrò. Mi sembra più facile voler bene a qualcun altro che a me.
Il fatto è che, non avendo soldi né la macchina, e poiché i miei amici o lavorano o studiano o comunque non mi chiamano per uscire, non esco mai di casa, se non per andare in palestra o dallo psicoterapeuta, quindi non faccio conoscenze.
Il mio psicoterapeuta dice che devo imparare a volermi bene, ma proprio non ne sono capace, non so perché. Dice anche che ho paura dei miei sentimenti, e che in realtà sono sensibile. Dice che sono come una radio a basso volume: non si può dire che la ricezione (sensibilità) è pessima se il volume è così basso da non sentire nulla.
Forse mi serve una donna che mi faccia provare emozioni forti così da risvegliare i sentimenti sopiti, i forse no.
Cosa posso fare ? Non voglio essere apatico.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
gentile ragazzo se ha queste difficoltà deve riportarle alla suo terapeuta. Solo chi la segue può comprendere le sue reali difficoltà. perchè si è rivolto a noi se è già in terapia? cosa non le sta funzionando?

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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dopo
Utente
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Speravo che un altro parere potesse essere d'aiuto.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo,

anche io credo che dovrebbe fare il punto della situazione col terapeuta, se non apprezza cambiamenti.

Però vorrei anche chiederLe una cosa riguardo ciò che ha scritto: Lei parla di amici e di frequentare una palestra. Anche con loro incontra difficoltà? Se sì, di che tipo?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
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In palestra sono più vecchi o più giovani, non ci sono coetanei.