Non riesco a lasciare

Ho 23 anni. Non riesco a lasciare. Non ho mai lasciato nessun ragazzo (e ne ho avuti un po') talvolta li conducevo io a lasciarmi pur di non espormi. Ora sono fidanzata da ben 5 anni, il mio ragazzo è una persona splendida: buono, altruista, sincero, leale, gentile e disponibile sempre. Il problema è che non lo amo più. Il mio non è mai stato un amore folle e passionale ma più un rapporto di amore-amicizia in quanto siamo molto compatibili a livello caratteriale ma poco a livello fisico. Cerco di evitare rapporti con lui da un po' (sia fisici sia confidenziali di ogni genere) anche per incentivarlo a reagire in qualche modo, a fare qualcosa che io non riesco a fare, ma lui che se ne è reso conto non fa altro che sommergermi di attenzioni e dolcezze che io non riesco più a tollerare. Si dice che se ami qualcuno devi lasciarlo libero, allora perché lui pur rendendosi conto non fa altro che peggiorare la mia situazione. Non fa altro che tenermi incatenata a questa relazione ormai completamente vuota dalla quale io non riesco a sprigionarmi. Gli voglio un bene incommensurabile, un bene fraterno ma non provo più amore. Lui è uno dei punti fermi della mia vita, una persona su cui posso sempre contare sinceramente. Ormai, sono sempre nervosa, scocciata della vita, triste. Mi vedo come chiusa in prigione, mi manca l'aria al solo pensiero di continuare a condurre questa vita ma non riesco a dirgli nulla, non riesco a parlare con nessuno di questa situazione anche perchè tutti i miei amici e la mia stessa famiglia ci vedono come 'la coppia perfetta' quella indistruttibile data la nostra complicità (proprio come amici). Lo sto detestando, quei comportamenti particolari che ha e che mi avevano fatto innamorare di lui ora li sento troppo fastidiosi. Infine, i nostri rapporti fisici non sono mai stati idillici, non mi sento valorizzata e talvolta li ho evitati perché erano troppo monotoni, da questo punto di vista non c'è mai stata complicità. In tutto questo, non riesco a lasciarlo, non riesco a parlargli di questo argomento. Non so cosa fare, vorrei essere felice e spensierata...vorrei essere me stessa al meglio non come ora ridotta ad essere uno spettro senza un senso. Voglio uscire, divertirmi, andare in discoteca, vivere tutto ciò che la mia stupida paura di abbondare e di far soffrire mi nega. Voglio cambiare. Dire tutto ciò mi spaventa, non l'ho mai fatto, non mi espongo mai sentimentalmente, mi chiudo a riccio e basta. Anche scrivere queste parole, mi fa stare malissimo. Mi sento tremendamente in colpa, voglio che nessuno soffra a causa mia...ma voglio cambiare, per una volta nella vita voglio pensare solo a me stessa, vorrei essere egoista delle volte e fregarmene altamente di tutto e tutti ma non ci riesco...rimurgino troppo e finisco sempre con il farmi male da sola, mi 'imprigiono' da sola, mi limito da sola. Ripeto: voglio cambiare.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
Ha ripetuto troppe volte *voglio cambiare*! Chi deve convincere?
Forse il Suo problema e' proprio che non e' convinta Lei!
Cambiare e' una parola che puo' significare tante cose e partendo da una situazione idilliaca come quella che descrive... be'! Pensa di trovare... cosa?
Ecco e' questa domanda che deve elaborare. E non da sola.
Io Le suggerirei di parlarne con uno psicoterapeuta dinamico. Un professionista che con idonei strumenti terapeutici (analisi dei sogni. Libere associazioni, ecc) possa condurLa a comprendersi.
Questo nel Suo interesse, per essere consapevole di quello che sogna o desidera.
Auguri!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Gentile Dott.ssa Esposito la ringrazio innanzitutto per la risposta che mi ha dato. L'unica cosa che voglio è ripartire da me e capire chi sono davvero. Con lui mi sento in gabbia. La situazione è idillica dall'esterno (amo dare di me una certa immagine) ma per me è infernale. Il mio 'voglio cambiare' è riferito alla stagnante situazione in cui mi trovo, da cui non riesco ad uscire. Vorrei convincermi ed avere la forza di prendere la decisione che è meglio per me, ma che non riesco ad ammettere neppure ad alta voce parlando con un'amica, ad esempio.
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Dr. Nunzia Spiezio Psicologo 531 20 3
"amo dare di me una certa immagine"
Cara ragazza,
probabilmente questo è il nucleo intorno al quale dovrà ruotare la psicoterapia che la collega, con la quale io sono perfettamente d'accordo, le consiglia.
Ancorare la propria volontà a quella degli altri, negando al vero sé di esprimersi, talvolta può portare a sentimenti di vuotezza e ingabbiamento come lei li descrive.
Faccia un percorso per imparare a comprendersi.
La saluto e in bocca al lupo.

Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino