Abitudini pericolose o meno?

Buongiorno a tutti, scrivo preché non so se debba iniziare o meno a preoccuparmi della mia alimentazione, per gli sviluppi futuri che potrebbe avere.
Ora sono in condizioni di normo peso, ma prima ero obeso(110kg x 1,80m). Sono inoltre in cura con zoloft 50mg e lyrica 75mg per ansia.

Nel 2008 un mese di febbre alta mi fece dimagrire 6kg, nel 2009 iniziai a fare sport perché ero geloso di alcuni della compagnia di amici fisicati che prendevano le attenzioni di una ragazza che mi piaceva. Nel 2011 andai da un dietologo e associai lo sport, nel corso di 2-3 anni arrivai a 75/79 kg.

Non mi dette delle quantità da rispettare, ma mi disse di andare a sensazione con un piano alimentare di dieta dissociata, cibi integrali e verdure(roba mai mangiata prima), riducendo i carboidrati un pochino(a occhio). Forse era troppo libera come dieta..


Da allora uso sempre la bilancia in cucina,(raramente quella in bagno), peso tutto e lo conteggio. Mi sembra di fare una azione meccanica, non "capisco" bene la fame, mangio per orari e quantità. Senza misurare ho paura di mangiare troppo poco o troppo.
Ogni tanto(tipo ieri sera) mangio fino a che ho fame, e mi ferma prima lo stomaco che tira(sono andato a letto bevendo un pò di canarino per digerire) piuttosto che la fame, che resta quasi di sottofondo O_O

Penso all'alimentazione come supporto allo sport, vorrei da almeno 1 anno fosse quella giusta, ma all'atto partico ho appena realizzato che assumo solo 1500kcal(quando dovrei assumerne almeno 2300/2500 per stare in pari con le attività che svolgo, figuriamoci per sviluppare muscoli e più forza.. anche sulle 2700), e sicuramente 1 o 2 anni fa 200/400 meno. Vorrei uscire da questa condizione. Il piacere del cibo lo traggo dalla convinzione che quello che mangio mi fa bene per lo sport, piuttosto che dal gusto vero e proprio..imho.
Inoltre il conteggiarlo, quasi come se fossi il "dietologo" di me stesso, mi fa sentire soddisfatto(non me ne vogliate dottori).


Da allora ho paura di ingrassare, mi sento grasso. Gli amici si preoccupano perché mi vedono molto magro e un collega pochi giorni fa mi ha riportato al fatto che 1500kcal per me che vorrei allenarmi (per diventare forte, non tanto per l'estetica, anche se mi piace) sono poche e rischio molto. Ho gli avambracci uguali alle braccia(!) e bene o male gli amici me lo dicono che secondo loro devo mettere su più peso e che ogni volta mi vedono più magro(strano, il metro da sarto dice comunque l'opposto).

Ieri penso di aver mangiato sulle 1800/2000 circa, forse qualcosa di più. Roba da non crederci: ho dormito meglio, anche se era tardi mi sentivo più in forze e sveglio di testa. La mia ansia a tratti era più gestibile e razionalizzabile del solito.

Pensavo di iniziare a mangiare di più, ma non so bene come. Ieri quando ci ho provato,e lo ho fatto, ero costantemente affamato(tutto il santo giorno).
Mi alleno 3 volte a settimana e penso che per cogliere i vantaggi di un aumento dell'alimentazione potrei inserire due brevi sedute di corsa(giusto per bruciare calorie e ottenere una composizione corporea migliore).
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

non ho ben capito se i dati che ha inserito sono corretti, ma penso di no...

Premesso che il cibo è vita e che -come giustamente Lei sottolinea- è anche fonte di piacere, un mezzo della nostra socialità, un modo per corteggiare, per comunicare, ecc....
l'aspetto più inquietante è la Sua paura di ingrassare, ma credo anche tutto il resto.
Nulla di male ad allenarsi tre volte alla settimana se le condizioni di salute sono buone e questo lo avrà certamente valutato il Suo dottore.

Ma quando Lei scrive: "Mi sembra di fare una azione meccanica, non "capisco" bene la fame, mangio per orari e quantità. Senza misurare ho paura di mangiare troppo poco o troppo.", allora davvero abbiamo smarrito la bussola, sia per i sapori e gusti dei cibi (piacere) sia per la sensazione di fame.

Questo è un fatto che si determina quando mangiamo troppo o troppo poco e cioè in un caso non siamo mai pieni e nell'altro potremmo anche limitare tantissimo il consumo di cibo senza sentire la fame.
E' evidente che questa situazione è pericolosa, perchè il senso della fame e della sazietà sono fondamentali per regolare altre funzioni del nostro corpo.

Perchè non chiede prima dello psicologo un parere medico ?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
la ringrazio per una così veloce risposta! posso domandare al mio medico di famiglia?
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Certamente! Per prima cosa è importante impostare una dieta corretta, verificare se sta bene o se questa dieta drastica ha portato il Suo corpo in sofferenza.
Ma di questo se ne occupa il medico.
Fatto tutto ciò, potrebbe essere il caso di sentire uno psicologo solo se il problema non dovesse rientrare (es. senso di fame e sazietà).

Cordiali saluti,
[#4]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
Penso che Lei si trovi in quella condizione, che caratterizza i *disturbi alimentari*, di avere perso la capacita' di regolarsi da solo l'assunzione di cibo.
Fa i contggi delle calorie ma ha perso il contatto con se' stesso.
Piu' che alle calorie penso che Lei dovrebbe tornare ad avere un rapporto tranquillo e piacevole con il Suo corpo. E per fare questo non basta una dieta!
Dovrebbe riuscire a comprendere cosa rappresenti il corpo per Lei.
Quindi occorrerebbe una psicoterapia dinamica eventualmente associata ad un intervento psicosomatico.
Tenga presente che il corpo e' la prima dimensione dell'Io. La parte di noi che mostriamo agli altri.
Quindi una struttura basilare per la psiche.
Ci pensi un po' e abbastanza in fretta se non vuole causare danni forse irreparabilia se' stesso!
Auguri

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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