Solitudine, ragazze, dimagrimento, socialità, insicurezza, sessualità, tristezza

Buongiorno,
sono un ragazzo di 23 anni, scrivo qui per chiedere un aiuto per riuscire a comprendere alcuni miei modi di comportarmi.
Il mio problema da sempre è stata l'asocialità, da piccolo scappavo per stare da solo e stavo bene, non avevo amici maschi, ma solo femmine. Alle medie sono iniziati i miei problemi sociali, iniziavo a rendermi conto di essere un po cicciotto e gli altri mi prendevano in giro, non stavo bene, tanto che le mie insicurezze mi hanno portato a chiudermi a riccio. La mia prima cotta è stata una bastonata assurda che mi ha reso ancora più insicuro e impacciato bisognoso di attenzioni. Arrivato alle superiori la mia timidezza ha spalancato diciamo le porte ai soliti bulletti da scuola, frequentavo un istituto tecnico per cui la maggior parte degli alunni erano maschi. Da qui sono riuscito dopo il primo anno traumatico a ritrovare qualche amicizia nella mia classe creandomi un gruppetto di gente molto simpatica, ho iniziato a cambiare e a integrarmi, ero felicissimo, avevo degli amici, amici che anche se ognuno di loro oggi ha una propria vita, chi lavora, chi studia e chi è all'estero, ci sono sempre nel limite del possibile.
Diciamo che una volta passato al triennio con le specializzazioni ci siamo divisi e non ci siamo più visti, probabilmente erano amici soltanto in ambito scolastico... li ho ritrovati soltanto dopo un anno dall' esame di maturità.
ARRIVO AL DUNQUE: Ad oggi sono tutti fidanzati i miei amici maschi, tranne me, purtroppo io fino a poco tempo fa sono stato abituato a stare soltanto con amiche donne e quindi magari riesco ad avere rapporti di amicizia meravigliosi, ma non riesco ad andare oltre, mi è difficile, perché non sono stato abituato a farlo. Non ho fatto le esperienze nel giusto periodo della vita in cui andavano fatte, mi sento un pò triste per questo. Non sono stato mai fidanzato e non ho mai fatto sesso con nessuna. Fino a qualche tempo fa provavo attrazione verso le ragazze poi ulltimamente non riesco più ad avere stimoli, ho come bloccato gli stimoli che mi portavano ad innamorarmi, a farmi piacere una ragazza. Non esco molto, non so con chi uscire, perché forse dovrei uscire da solo, ma non mi sento in grado. Attualmente vado all'università ci sono molte ragazze dove sono io, ma il problema è sempre quello, l'approccio e ovviamente la mia forma fisica, non mi piaccio. Non mi riconosco allo specchio, mi guardo e sono l'esatta versione di ciò che non volevo essere, trovo i difetti ovunque in me. Mi serve aiuto. Vorrei provare l'amore, vorrei tanto una ragazza e vivere ciò che non ho mai vissuto.
Ringrazio in anticipo per chiunque mi volesse aiutare. Vorrei tanto essere sicuro di me stesso e amarmi.
[#1]
Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile utente, " sono l'esatta versione di ciò che non volevo essere" ci scrive.. si domandi allora come mai non pensa si possa fare qualcosa per cambiare.. provi ad andare dal dottore per verificare lo stato di salute, e poi una dieta ben impostate , una palestra , sarebbero fondamentali.
Ha mai pensato di farsi aiutare a comprendersi e a reagire attraverso una psicoterapia ?.. Casi come il suo , sono purtroppo frequenti, riceviamo ogni giorno moltissimi consulti sul tema della sicurezza, dell'autostima , della difficoltà con le ragazze.
Si faccia consigliare dal suo dottore di base e poi si dia aiuto , in strutture pubbliche o private , le soluzioni ci sono, bisogna decidersi e cominciare..
Sprecare la giovinezza e la qualità della vita è davvero un peccato.. bisogna vincere però la paura di cominciare, la difficoltà a fidarsi per paura di giudizi.. che non ci sono mai, glielo assicuro..
Le faccio molti auguri, davvero..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#2]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

comincio dal semplice, per così dire:
"..Non mi riconosco allo specchio, mi guardo e sono l'esatta versione di ciò che non volevo essere .."

Uno dei suoi problemi è di essere stato sovrappeso fin da bambino. E questo crea numerosi problemi, che permangono nel tempo: psicologici, relazionali, di autostima... Magari i genitori lo capissero in tempo!

Perchè non "metterci mano" ora?
Le consiglierei di accedere ad un "Centro per i problemi alimentari", che l'Azienda Sanitaria ha istituito in ogni provincia.

Nella Sua provincia tale Centro così recita:
"Il Centro DCA propone un approccio terapeutico multidisciplinare volto ad affrontare congiuntamente il disagio psicologico, organico e nutrizionale del paziente. Il percorso di cura personalizzato, condiviso dall’équipe e dal paziente, utilizza a seconda delle esigenze cliniche, specifici strumenti di cura individuali e/o di gruppo.
Psicoterapia individuale a orientamento Psicodinamico o Cognitivo Comportamentale
Terapia Sistemico Familiare
Riabilitazione nutrizionale mediante un intervento dietologico e dietistico
Eventuale sostegno farmacologico
Gruppi psicoeducazionali.
Ecc. "

Capisco che questo non è il punto centrale del Suo consulto, ma da qualche parte occorre pur iniziare.
Qui trova un approccio a 360 gradi.

Cosa ne pensa?

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#3]
dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Vi ringrazio per l'attenzione e per il tempo che avete speso per me, purtroppo questa situazione non è facile da affrontare a livello mentale, vorrei semplicemente essere come tutti gli altri, sarebbe tutto più semplice! Invece no, la mia timidezza mi distrugge anche il futuro se continuo così e di questo passo mi gioco di nuovo altri migliori anni della mia vita, come è gia successo nella mia mia adolescenza che non penso ho vissuto, dato che mi comportavo come un adulto e andavo controcorrente, sempre troppo serio per la mia età, sempre fuori dai gruppi. Ho sofferto molto, ma crescendo ho imparato da solo a cambiare, migliorandomi a piccoli passi. Sospetto che la strada sia lunga, tra l'altro scommetto che il fatto che ho passato un adolescenza fuori dal comune, ha in un certo senso condizionato la vita che vivo ora in questo esatto modo che vi ho descritto. Credo che da piccolo mangiavo appunto per colmare il vuoto della solitudine, forse è per la solitudine stessa che mangiavo e rubavo il cibo in casa. (lo faccio tutt'ora quando sono agitato o giù di morale).
[#4]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

Lei è dentro la spirale dei suoi pensieri,
come se nessuna delle considerazioni che Le abbiamo pòrto possa penetrare e farsi ascoltare.
E infatti non ha ripreso nessuno degli orientamenti fornitiLe.
Sempre con la mente al passato,
forse alla ricerca delle cause...
O al presente, lamentandosene.

Ma la vita è ora.
E' un cambiamento quello che Le serve,
più veloce e produttivo di quello che possa fare Lei da solo, forse.

Se Le interessa veramente,
si rifaccia vivo leggendo almeno le risposte

e prendendole in considerazione, o pro o contro o con difficoltà.
___________
Le sembrerà una risposta "asciutta", questa,
ma per noi è molto importante poter essere di effettivo aiuto e utilità, creda.


[#5]
dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Lo so, le risposte le ho lette, mi creda.. Magari se fossi meno testardo a questo punto avrei già risolto. Grazie. Purtroppo sono così.
[#6]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
"... Purtroppo sono così. .."

Le auguro di cuore di potersi aprire al cambiamento.
La vita può essere molto bella.
E anche l'amore.

Saluti cordiali.
Dieta

Tutto su dieta e benessere: educazione alimentare, buone e cattive abitudini, alimenti e integratori, diete per dimagrire, stare meglio e vivere più a lungo.

Leggi tutto