Un annetto lamento una strana sintomatologia che cercherò

Salve sono una ragazza di 23 anni da sempre soggetto ansioso estremamente sensibile ed emotivo...da circa un annetto lamento una strana sintomatologia che cercherò di spiegare nel dettaglio e premetto che varie indagini(tante) non hanno evidenziato nulla a livello organico con il risultato di essere ormai scambiata per una malata immaginaria più lamento i sintomi più gli esami sono nella norma!presento affanno specie sotto sforzo non in maniera eccessiva ma comunque da essere notato dato che prima non lo avevo,anche se faccio una rampa di scale(ho fatto ecg ecocardiogramma color doppler ed il mio cuore è sanissimo), brividi di freddo con pelle d'oca le prime volte misuravo la temperatura corporea ed era sempre bassa quindi senza febbre(pensavo a varie infezione, ho fatto tutte le analisi anche per malattie infettive(hiv , mononucleosi, citomegalovirus, epatite c,b etc..tutto nella norma).Questi brividi li sento nascere dalla schiena e irradiarsi su braccia e gambe,all'inizio erano lievi ora sempre più forti tanto che inizio anche a tremare visibilmente all'esterno. Nodo in gola, voce rotta, gola secca(più volte esami per la tiroide e ancora tutto nella norma),disturbi visivi come se vedessi tutto più scuro,disturbi che durano per pochi attimi ma sono anche miope da diversi annetti. Ultimamente altre due cose:una sensazione stranissima e fastidiosa soprattutto che mi prende agli arti sia gambe che braccia, mi pare quasi di non averle come se fossero staccate dal mio corpo, mi è iniziata mentre guidavo ora ce l'ho spesso ovunque mi trovi!Internamente specie le gambe è come se me le sentissi gelide, ma non ho dolori non perdo la sensibilità niente di niente!Ad esempio a volte credo di avere il braccio "amputato" poi me lo guardo e realizzo che è lì dov'è sempre stato,tutti sintomi"astratti "diciamo l'unica cosa visibile è che quando sto in piedi le gambe mi diventano violacee e sulle ginocchia puntini bianchi effetto "mortadella" non so se sia legato a problemi circolatori!L'altra cosa invece è un'orticaria che mi è venuta proprio sui piedi interno coscia e mani tanto da farmele gonfiare,altra occasione per ripetere analisi di ogni genere e tipo(anche anti-ana ena-pcr ,etc) e come sempre nella norma!il mio medico di base mi ripete sempre che sono disturbi legati all'ansia mi aveva prescritto anche blandi sedativi tipo valeriana ma che non ho voluto mai prendere perchè l'ansia la conosco bene comprensiva di attacchi di panico e sono convinta che non sia quella la ragione dei miei malesseri senza peccare di presunzione ma è che infondo ognuno conosce il proprio corpo!mi scuso di essere stata prolissa ma ho voluto essere chiara il più possibile..ammetto che esco da un periodo della mia vita non facile ho avuto una relazione con un ex tossicodipendente poi ricaduto ed ho passato l'inferno (premetto di non aver mai fatto uso di sostanze stupefacenti)tra delusione sofferenza voglia di aiutare ma essere impotente..vergogna per averlo creduto tradimento poi paura e angoscia che i miei malesseri potessero dipendere da lui, mi sono un po’ chiusa in me stessa parlandone poco anche in famiglia per non creare preoccupazioni ..ho visto la mia bella storia finire a causa di quella droga schifosa..lui mi amava poi non ero più niente , tutto distrutto…insomma una storia più grande di me!però mi sono controllata un sacco di volte come ho scritto prima,sono sempre stata scrupolosa e avevo smesso anche di avere rapporti sessuali con il soggetto in questione anche se lo amavo tantissimo!non so se il mio corpo abbia "somatizzato" tutto ciò e ora che la storia è conclusa dà delle avvisaglie.. ma sto procedendo per se e per ma...volevo chiedere a qualche esperto in linea che tipo di indagini potrei fare ancora, in base ai sintomi descritti meglio un approccio neurologico o psicologico/psichiatrico?ultimamente sono anche ipocondriaca(ho pensato di avere hiv,sclerosi multipla,problemi al cuore(ho solo un lieve prolasso alla mitrale visibile all’eco senza rigurgito ed ho pensato di avere l’endocardite infettiva che mi aveva danneggiato la valvola nativa e che fosse stato lui ad attaccarmela! di tutto di più, risolti in una nuvola di fumo ma io ne ero convinta!!!).non so più che fare..nè cosa pensare...a volte scoppio a piangere senza un motivo preciso, in questi anni ho pensato solo a lui e a stringere i denti quasi da annullarmi ed ora solo adesso che non c’è più e che si trova in una comunità di recupero me ne sono resa conto..ho trascurato anche gli studi universitari motivo di ulteriore angoscia perché sono stata sempre brava ed ora mi ritrovo indietro…un po’ “fallita” in tutti i sensi.. mi è stato più volte consigliato un approccio psicologico ma ho sempre rifiutato convinta di potercela fare da sola .un saluto cordiale.
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Dr.ssa Virginia Caprino Psicologo 15
Gentile utente,
la sintomatologia che descrive è sicuramente complessa e ritengo che la componente ansiosa, da lei ben riconosciuta, così come da altri specialisti, possa giocare un ruolo determinante, anche se le può sembrare- a prima vista- strano così come le sembra la sua sintomatologia attuale.
Ci scrive: "non so più che fare..nè cosa pensare..."e credo che la soluzione non sia tanto nel pensare a quello che le sta accadendo nè tantomeno nel continuare a fare (visite e accertamenti che escludono una causa organica)...la soluzione potrebbe trovarsi nell'accettare che talvolta non ce la si può fare da soli a gestire dolori profondi che ci destabilizzano.
Una psicoterapia, associata in fase iniziale a un utilizzo di ansiolitici, potrebbe concederle il tempo e la calma necessaria per fermarsi e sentire ciò che il corpo e la mente le stanno comunicando. E' un atto di amore verso lei stessa. Non crede di meritarselo, visto l'amore di cui è stata capace?
Spero di esserle stata d'aiuto.
Cari saluti

Dr.ssa Virginia Caprino

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Gentile utente
Mi perdoni la provocazione, ma se davvero non sa più che cosa pensare, allora forse varrebbe la pena ascoltare ciò che le dicono i professionisti che la visitano.

Ma supponiamo che lei non sia disposta a farlo. Non dico che non lo stia già facendo, ma di supporre per un attimo che lei non voglia farlo.

Lei dice d'essere ipocondriaca. Questa però, se non ho capito male, è una sua constatazione che non ha ancora ricevuto diagnosi precisa. Ad ogni modo, forse lei non sa che l'ipocondria è classificata proprio fra i disturbi d'ansia. E forse non sa nemmeno che l'ipocondriaco, quando non si accontenta di tutti gli esami che fa e continua a farne ancora e a cercare ancora, in realtà non lo fa nella speranza di *non* trovarne, ma proprio nella speranza *di* trovarne.

Perché, se ne trovasse, troverebbe finalmente soddisfazione, si tranquillizzerebbe e potrebbe dire al mondo che aveva ragione. Perché per molte persone è più facile accettare di convivere con una malattia, piuttosto che accettare di vivere nell'incertezza.

Quindi, se non è disposta ad ammettere che il suo medico avesse ragione a diagnosticarla l'ansia (e potrebbe anche essere così), richieda una visita specialistica. Potrebbe iniziare con una visita psichiatrica, poi potrà essere lo stesso psichiatra ad indirizzarla eventualmente verso altri esami o cure, se ce ne sarà bisogno.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
Salve la diagnosi di ipocondria me l'ha data lei in questo momento perché mi ha descritta perfettamente...infondo sto cercando in ogni dove anche perché sono sicura di avere ragione e che il mio disturbo sia di natura organica in più si lo ammetto quando il mio medico di famiglia mi dice che è ansia stento a crederdi anzi sono incredula che davanti a tutta questa serie di sintomi lui dia la colpa all'ansia...non che io stia giocando al dottor house ma vorrei dare solo un nome a quello che accuso... aggiungo che quell'affanno in comune con il mio ex tossicodipendente non m'ha mai abbandonata e che esistono una miriade di infezioni anche a livello polmonare che potrebbe avermi affibiato..credo anche che le mie preoccupazioni siano ragionevoli...a mia volta lancio a lei una provocazione se posso permettermi: secondo lei la dispnea da sforzo è un sintomo d'ansia?io dal basso della mia ignoranza in ambito medico so che non lo è...so che a riposo è ansiogena...se ho appreso delle conoscenze è solo perchè ormai è da un anno che giro come una trottola senza concludere nulla!cordiali saluti.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Gentile utente
La mia non può essere una diagnosi, tanto meno una diagnosi precisa. E questo per due motivi: primo, perché le linee guida di questo servizio non lo permetterebbero; e secondo, perché non sarebbe deontologicamente corretto avanzare ipotesi senza colloqui e consulti di persona, nel mondo "reale".

E quindi, se vuole davvero uscire dal suo girare in tondo come una trottola, credo che la via più comoda e breve potrebbe essere proprio quella.

Infatti, se non è riuscita sino ad oggi a risolvere il suo problema da sola, che cosa le fa supporre che in futuro potrà riuscirci? Invece, servendosi del lavoro degli specialisti e lasciando fare a loro, si risparmia tempo. Non è solo una questione di fiducia. È anche una questione di *utilitarismo*. Preferisce continuare a stare male, oppure preferisce stare meglio? In fondo la scelta e sua e nessuno la obbliga a propendere per una delle due.

Il suo girare in tondo, come lo ha ben descritto lei, altro non è che un sintomo di quella difficoltà a convivere con l'incertezza della quale parlavamo.

Suppongo che si sarà documentata molto, avrà studiato, avrà cercato su siti come questo e anche più a carattere informativo. Ma l'ironia di tutto ciò è che più continuerà a cercare, più continuerà a stare male. Perché trovata una risposta sorgeranno altre due domande e i dubbi si moltiplicheranno.

Dai suoi dubbi non si esce informandosi, ma affidandosi al lavoro di un professionista. È possibile che non riesca a trovare subito quello che farà al caso suo, questo lo metta pure in conto. Ma se così fosse non significherebbe che la psicologia, la psichiatria o la medicina non possono esserle d'aiuto, significa solo che *quel* professionista non è riuscito a essere efficace con lei.

Cordiali saluti
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Utente
Utente
Ha inquadrato perfettamente il problema e ciò che lei suppone corrisponde alla realtà....Sulla questione dell' utilitarismo anche sono d' accordo, ho l' impressione di stare a spendermi per nulla e forse non è solo un' impressione!sento che il fattore ansioso intervenga dopo quando non so dare una risposta a ciò che accuso, l'idea che qualche strano batterio stia creando guai dentro il mio organismo e di non sapere qual'è mi sta facendo uscire pazza...quasi mi fa sentire sconfitta...ma questo meccanismo è stato generato dal fatto che non sono convinta di ciò che mi viene spiegato e anche perché infondo ognuno di noi conosce il proprio organismo..conosco bene ansia e attacchi di panico connessi e annessi ci faccio i conti fin da piccina e ciò che sento ora è di natura completamente diversa...comunque la ringrazio per il consulto..ci penserò e magari mi convincerò a tentare un approccio dal punto di vista psicologico, ripeto mi è semrpe stato consigliato ma ho sempre deviato...e mi scuso per la domanda , non sapevo fosse deontologicamente scorretta...un saluto cordiale.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Gentile utente
Ricambio il suo cordiale saluto.

Vorrei concludere aggiungendo solo che la sua titubanza di fronte alle spiegazioni che non la convincono è perfettamente comprensibile, e anzi la esorto a continuare a non fidarsi troppo facilmente di tutto ciò che le viene detto.

E come vede, anche online, senza conoscersi e senza nemmeno vedersi di persona è possibile trovare qualcuno che riesce a comprendere ciò che si sente.

E se si può fare online, si deve a maggior ragione poterlo fare anche nella vita "reale".

A proposito, non si preoccupi per la deontologia: quello che volevo dire è che sarebbe deontologicamente scorretto per me fare qui una diagnosi, non per lei domandare, ci mancherebbe altro!

Di nuovo cordiali saluti e molti auguri
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Utente
Utente
Si in effetti è surreale che a distanza si possa trovare conforto o un aiuto (che mi sta già facendo riflettere) poi nella vita reale innanzi al mio medico di famiglia, che mi conosce fin da bimba, non riuscire a fidarsi e venire liquidati con poche parole...se ha inquadrato il soggetto avrà sicuramente capito che ho bisogno di essere rassicurata molto spesso!ad ogni modo la ringrazio ancora. Antonella.
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Utente
Utente
Gentile Dottor Santonocito, è passato tanto tempo da questo post però mi piaceva informarla sul mio stato attuale...la mia situazione è peggiorata apparte che non contenta ho voluto ripetere ancora hiv epatite c e b e nonostante siano negativi ancora non sono convinta!poi ho iniziato a sentire forti tremori interni che poi si sono rivelati visibilmente all'esterno,tali da farmi sembrare un tremolino a volte!Mi sono rivolta così ad una Neurologa per una visita generale..la quale mi ha fatto una visita piuttosto approfondita della durata di più di un'ora,facendomi parlare e descrivere bene i miei sintomi...ha notato effettivamente un tremolio e per escludere un'organicità di questo mi ha prescritto ecografia della tiroide,elettromiografia braccio sx e rx rachide cervicale soltanto per scrupolo..non ha ritenuto necessario fare TAC alla testa oppure un semplice elettroencefalogramma..dice che secondo lei il mio cervello è apposto..ma sa che gli accertamenti sono la mia specialità tanto che ho provato un sottile senso di indignazione che non mi abbia prescritto di fare anche qualche accertamento al cervello!la cosa che più mi ha sconvolta però è che ha iniziato a farmi domande alquanto strane..a dirmi che quel famoso tremolio io lo ingrandisco e che non è così forte come io lo "sento"..se ho subito traumi a livello psicologico, etc etc..ha concluso dicendo che ritiene particolarmente urgente che io mi sottoponga ad un colloquio psicologico..ha telefonato ad una sua collega dinnanzi a me!io ancora non voglio credere che tutto il trambusto che ho creato, le mie convinzioni, siano generate dalla testa e che non ci sia nulla di organico, mi sembra veramente impossibile...solo da una visita neurologica è possibile essere certi che al cervello non ci sia nulla di organico?lì per lì mi sono convinta ma poi una volta a casa tempo tre giorni e sono sprofondata nuovamente nell'angoscia..già ho fatto l'eco della tiroide e come al solito tutto nella norma..la mia tiroide è appostissimo..ora credo di avere un tumore al cervello o la sclerosi multipla perché andando per esclusione...domani andrò anche dall'oculista per controllare gli occhi(ho anche disturbi visivi)..praticamente manca solo lo psicologo poi di specialisti ne ho visti davvero tanti ormai..!forse è giunto il momento di deporre le armi...ad ogni modo ci tenevo ad informarla perché la stimo.un saluto cordiale.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182

> forse è giunto il momento di deporre le armi

Esattamente. La sua è una guerra che si vince senza combatterla. Vada dallo psicologo.

Cordiali saluti
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Utente
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Gentile Dottor Santonocito lei tempo fa mi scrisse "Dai suoi dubbi non si esce informandosi, ma affidandosi al lavoro di un professionista è possibile che non riesca a trovare subito quello che farà al caso suo, questo lo metta pure in conto..."
Credo sia ciò che mi è accaduto sono arrivata al colloquio psicologico n° 8 ed ho l'impressione che la mia situazione sia notevolmente peggiorata invece di migliorare e che i miei sintomi siano in progressione!!Inizialmente l'approccio è stato positivo si crede che tutto questo corteo di sintomi sia scaturito dal trauma psicologico che purtroppo ho subito a seguito della mia storia turbolenta con l'ex tossicodipendente...la psicologa che mi segue parla di disturbo post traumatico da stress poi però è seguita una fase di stallo che mi accompagna tutt'ora….ho alterazioni propriocettive(erronea percezione della posizione degli arti) brividi di freddo interni,dispercezioni con sensazioni di oscillazione, senso di caduta o mancanza di sostegno..mi pare di aver letto da qualche parte che si tratta di allucinazioni somato-cinestesiche poi non so..non vorrei scrivere qualche castroneria…
Disturbi dello schema corporeo....tremori... confusione mentale..astenia...a volte di profilo vedo gli arti deformati,ipocondria, pensieri strani e confusi, paranoie, pessimismo, aggressività,rabbia interna
Esempio pratico di ciò è il fatto che poco tempo fa ho effettuato anche rmn encefalo aperta e senza mezzo di contrasto dal quale è emerso questo:Esame eseguito in condizioni basali su apparecchiatura del tipo aperto con magnete da 0.4 Tesla, con sequenze SE/FSE T1 e T2w con scansioni orientate secondo piani assiali, FSE T1 e T2w con scansioni orientate secondo piani sagittali e scansioni coronali FSET2 pesate, in condizioni base.
Non alterazioni focali della intensità del segnale del parenchima cerebrale.
In asse la linea mediana
Normali per simmetria, morfologia ed ampiezzza i ventricoli cerebrali e gli spazi liquorali pericefalici.
..ovvero non è emerso proprio nulla!Io incredula che guardavo quel referto..ho cominciato ad avere dubbi sull'attendibilità della macchina, sul fatto che fosse aperta perché molti neurologi la sconsigliano ma io sono claustrofobica ed ho preferito farla così..se ho capito bene il meccanismo, forse non credo all'attendibilità della macchina perché non sono state riscontrate anomalie, se si fosse trovato qualcosa avrei creduto nell'affidabilità del macchinario visto che adesso per me va "di moda" la sclerosi multipla..credo di essere stata l'unica quella mattina con il sorriso a fare un esame di tale portata..ero contenta, felice di farlo!Anche questo dovrebbe essere un disturbo..se mi analizzo e mi guardo "da fuori" diciamo riesco ad essere più lucida..quasi me ne vergogno a volte mi sento ridicola se penso che ci sono malati veri che lottano ogni giorno tra la vita e la morte, ma non lo faccio apposta mi pare sia diventata quasi una droga per me...(che siano campanelli positivi, che forse mi sto rendendo conto che sbaglio a comportarmi così?)Ho già prenotato pero anche per una risonanza al rachide(voglio controllare il midollo) e che effettuerò dopo le festività di Pasqua...
Forse è il caso di rivolgermi ad uno psichiatra anche se sono contrarissima ad intraprendere una cura farmacologica, l'idea che la mia stabilità debba dipendere poi dai farmaci mi da noia..
Speravo in cuor mio di poter risolvere così, di trovare la forza dentro di me come in passato è successo ma non ne sto traendo giovamento...
Il perché le scrivo?Debbo confessarle che se fossi più vicina verrei a fare qualche colloquio da lei che mi pare mi abbia capita abbastanza e mi da fiducia...ad ogni modo spero di ritrovare presto la serenità perduta, prego Dio tutte le notti di svegliarmi una mattina ritrovare finalmente me stessa e che questi maledetti sintomi scompaiano così come sono venuti....
Colgo l'occasione per augurarle una Buona Pasqua..
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 121
gentile ragazza, mi permetto di aggiungere che uno dei problemi di un probabile ipocondriaco è quello di contribuire alla croniciczzazione dei suoi malesseri e le continue richieste di analisi rappresentano uno di questi contributi. Gli accertamenti che farà dopo Pasqua, se negativi, così come probabile che siano, come tutti quelli già fatti fino ad ora, non la tranquillizzeranno affatto e andrà alla ricerca di qualcos'altro. E' prorpio di questo che deve aver timore e non dei suoi malanni. Più cercherà di scoprire cosa ha più troverà nuovi malanni e più questi tenderà a somatizzarli. Purtroppo è così che funziona. Una possibile soluzione sarebbe quella di affidarsi totalmente al proprio psicologo e smettere di cercare. So chè è più forte di lei ma la soluzione è di sua portata deve solo scegliere. E si ricordi se continua a cercare non sarà mai soddisfatta. Ciò che deve temere è questa sua voglia di cercare.

cordialmente

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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Utente
Utente
Gentilissimo Dottor De Vincentiis io non so proprio dirle il perché continui a cercare così accanitamente, forse proprio perché non continuando a stare bene non sono soddisfatta ma se la cronicizzazione dei sintomi fa parte ugualmente dell'ipocondria allora siamo lì, praticamente un circolo vizioso, un cane che si morde la coda se non ho capito male!Guardi debbo dirle invece che forse la risonanza al rachide specie quella cervicale probabilmente è una delle poche che mi serve realmente visto che ho fatto un rx ed ho verticalizzazione e anche riduzione di grado leggero del quinto spazio discale intersomatico..mi è stata consigliata dal radiografista per escludere una compressione midollare seppur minima..non so più cosa fare..scrivo e parlo come un medico a momenti..anche la psicologa mi ha detto (scherzando) molla sciene della comunicazione e prendi medicina visto che ti piace tanto..dice che potrei diventare un buon medico!Io non ne sono poi così convinta perché pecco di lucidità, non credo che sarei obiettiva data la mia ipocondria, rischierei di prendere lucciole per lanterne oppure finirei veramente di sentirmi i sintomi di qualsivoglia malattia addosso!
Chiudendo questa divagazione vorrei chiederle se quel tipo di allucinazioni possano essere generate dalla psiche oppure siano prettamente di ambito neurologico..vorrei tanto aiutarmi ma non so come..e questo senso di impotenza mi fa molta rabbia...non so perché ma non riesco ad affidarmi completamente alla psicologa alla quale mi sono rivolta..ho sempre quella "vocina" che mi dice di andare avanti, che se cerco ancora magari trovo e tutto sembra ricondurmi alla sclerosi forse perché i sintomi sono molto simili a quelli che accuso io poi questi problemi di propriocezione sono quelli che mi spaventano di più...!insomma è brutto...è stressante...vorrei SCEGLIERE una volta per tutte di convincermi che in me non c'è niente che non va e dire NO a quella vocina..facile a parole poi nei fatti però cado miseramente..
La ringrazio per avermi risposto anche in questo giorno di festa e le auguro una buona Pasqua..cordialmente, Antonella.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 121
darle ancora spiegazioni su eventuali sintomi non credo le sia di aiuto, darei solo un ulteriore rinforzo alla sua sintomatologia. Non la confortano gli esami strumentali negativi figuriamoci una spiegazione on line senza nemmeno conoscerla. Tuttavia quando lei dice che l'esame che farà sarà uno dei pochi che davvero le servono, vedrà che altri pochi (tanti) di quelli che le ritiene necessari ne troverà. E continuerà questa sua ricerca. Non credo che ci sia più nulla che si possa consigliarle poichè sarebbe filtrato dalle sue convinzioni che la porterebbero a rispondere con espressioni del tipo "si però" "è vero ma". ed entreremmo in un nuovo verbale circolo vizioso.
la saluto e la ringrazio per gli auguri che ricambio
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dopo
Utente
Utente
Si però...!!!La ringrazio ancora ed ha pienamente ragione meglio non assecondarmi...spero di uscirne presto.. mi sono altresì ripromessa che questa del rachide debba essere l'ultima dopodiché proverò "l'astinenza"..un saluto cordiale.

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