Rettosigmoidoscopia rassicurante, ma non basta ?
Salve, sono l'utente di "Sintomatologia vaga" e "Autoterapia della stipsi".
Riassumo.
Da giugno 2008, in un periodo di forte stress, sono iniziati alcuni disturbi persistenti: meteorismo più accentuato del mio solito (un po' l'ho sempre avuto), parestesia addominale, risvegli notturni, xerostomia; la defecazione un po' alterata: le feci a volte poltacee, a volte piuttosto dure, piccole, a volte normali. Ma tutto finiva qui.
Il "salto di qualità" è venuto dopo.
A partire dalla fine di settembre ho assunto IMOGAS. Non so se c'entra, ma il 14 ottobre non ho evacuato, e a parte ciò mi sentivo "strano", non proprio
male, ma sentivo la pancia "ferma", ho provato a spingere ma senza esito, usciva a fatica poca aria.
Ho bevuto mezzo litro di succo di prugne, e alle 20 ho evacuato un fecaloma a pezzi, sembrava una pietra !, grosso come un mandarino quando "ricostruito".
Immediatamente dopo mi sono sentito bene, la pancia ha ripreso a borbottare, ho cenato di gusto. Ho abbandonato IMOGAS per precauzione.
Tuttavia da quel momento m'è venuta la fobia: guai se non riuscivo a defecare almeno una volta al giorno!!!
Così ho iniziato a seguire il riflesso gastro-colico, quello che si manifesta al risveglio o dopo colazione o dopo pranzo (alla sera, almeno con me, non funziona): con questo metodo ho fatto progressi, evitando il temutissimo "blocco", però le feci che emetto sono ancora un po' troppo secche, piccole, a pezzetti.
Oggi ho eseguito una visita proctologica seguita da rettosigmoidoscopia, ecco il referto:
"ano tonico, assente prolasso emorroidario e ragadi. Rettosigmoidoscopia con strumento rigido: mucosa normale.
Si consiglia: - dieta ricca di fibre, - ev. colonscopia."
Il dottore che m'ha esaminato è considerato (credo a ragione) un luminare, ha detto che è riuscito a vedere non solo tutto il retto ma anche tutto il sigma e che erano perfetti.
Ottimo. Però io mangio già molte fibre e bevo tanta acqua.
Sulla colonscopia, lui m'ha detto che va benissimo farla, anche se secondo lui non c'è grandissima urgenza, dicimao che se la faccio tra un mese con calma va bene lo stesso.
Ecco, vorrei chiudere con queste domande:
a) e se prendessi il prodotto Benefibra ? lo conoscete ? è davvero così portentoso ?
b) okay farò la fastidiosa colonscopia (è la preparazione che mi uccide !!!), però a titolo di curiosità, mi chiedo: retto e sigma sono a posto e questo dovrebbe assorbire il 70% dei tumori possibili; il colon destro dubito sia parte in causa, so che i primi sintomi che dà sono calo di peso e astenia e invece io da giugno sono cresciuto di 4 kg, e mi sento in forze. Restano colon discendente e colon trasverso, quindi farò la colonscopia, ma ho sempre pensato che il colon trasverso in particolare sia aggredibiel dal cancro solo in età ben maggiore dei miei 49 anni. E' vero ? ripeto, è solo accademia, farò comunque la colonsocpia per sicurezza.
c) è possibile che io soffra di SII, cominciata a 49 anni ? ansioso lo sono diventato specie dai 45 in su, ma gli anni scorsi ero "fissato" sui vaghi disturbi cardiaci (gli esami hanno rivelato che ho invece un cuoe perfetto).
Parlo della SII perchè certi sintomi come il nodo alla gola e la xerostomia, e episodico dolore su pressione sotto le costole di sinistra sembrano tipici.
Grazie e buona serata a tutti !
PS: scusate la mia prolissità, ma per me voi siete anche una fonte di compagnia!
Riassumo.
Da giugno 2008, in un periodo di forte stress, sono iniziati alcuni disturbi persistenti: meteorismo più accentuato del mio solito (un po' l'ho sempre avuto), parestesia addominale, risvegli notturni, xerostomia; la defecazione un po' alterata: le feci a volte poltacee, a volte piuttosto dure, piccole, a volte normali. Ma tutto finiva qui.
Il "salto di qualità" è venuto dopo.
A partire dalla fine di settembre ho assunto IMOGAS. Non so se c'entra, ma il 14 ottobre non ho evacuato, e a parte ciò mi sentivo "strano", non proprio
male, ma sentivo la pancia "ferma", ho provato a spingere ma senza esito, usciva a fatica poca aria.
Ho bevuto mezzo litro di succo di prugne, e alle 20 ho evacuato un fecaloma a pezzi, sembrava una pietra !, grosso come un mandarino quando "ricostruito".
Immediatamente dopo mi sono sentito bene, la pancia ha ripreso a borbottare, ho cenato di gusto. Ho abbandonato IMOGAS per precauzione.
Tuttavia da quel momento m'è venuta la fobia: guai se non riuscivo a defecare almeno una volta al giorno!!!
Così ho iniziato a seguire il riflesso gastro-colico, quello che si manifesta al risveglio o dopo colazione o dopo pranzo (alla sera, almeno con me, non funziona): con questo metodo ho fatto progressi, evitando il temutissimo "blocco", però le feci che emetto sono ancora un po' troppo secche, piccole, a pezzetti.
Oggi ho eseguito una visita proctologica seguita da rettosigmoidoscopia, ecco il referto:
"ano tonico, assente prolasso emorroidario e ragadi. Rettosigmoidoscopia con strumento rigido: mucosa normale.
Si consiglia: - dieta ricca di fibre, - ev. colonscopia."
Il dottore che m'ha esaminato è considerato (credo a ragione) un luminare, ha detto che è riuscito a vedere non solo tutto il retto ma anche tutto il sigma e che erano perfetti.
Ottimo. Però io mangio già molte fibre e bevo tanta acqua.
Sulla colonscopia, lui m'ha detto che va benissimo farla, anche se secondo lui non c'è grandissima urgenza, dicimao che se la faccio tra un mese con calma va bene lo stesso.
Ecco, vorrei chiudere con queste domande:
a) e se prendessi il prodotto Benefibra ? lo conoscete ? è davvero così portentoso ?
b) okay farò la fastidiosa colonscopia (è la preparazione che mi uccide !!!), però a titolo di curiosità, mi chiedo: retto e sigma sono a posto e questo dovrebbe assorbire il 70% dei tumori possibili; il colon destro dubito sia parte in causa, so che i primi sintomi che dà sono calo di peso e astenia e invece io da giugno sono cresciuto di 4 kg, e mi sento in forze. Restano colon discendente e colon trasverso, quindi farò la colonscopia, ma ho sempre pensato che il colon trasverso in particolare sia aggredibiel dal cancro solo in età ben maggiore dei miei 49 anni. E' vero ? ripeto, è solo accademia, farò comunque la colonsocpia per sicurezza.
c) è possibile che io soffra di SII, cominciata a 49 anni ? ansioso lo sono diventato specie dai 45 in su, ma gli anni scorsi ero "fissato" sui vaghi disturbi cardiaci (gli esami hanno rivelato che ho invece un cuoe perfetto).
Parlo della SII perchè certi sintomi come il nodo alla gola e la xerostomia, e episodico dolore su pressione sotto le costole di sinistra sembrano tipici.
Grazie e buona serata a tutti !
PS: scusate la mia prolissità, ma per me voi siete anche una fonte di compagnia!
[#1]
Mio caro amico,
e se provassimo a parlare di donne, cucina, sport o altro ? Le sue paure sono le paure comuni a tutti gli esseri umani, specie nei medici che riescono a fare diagnosi prima ancora di aver avvertito un sintomo.
Nel suo caso penso che l'esame fondamentale sia la colonscopia, non tanto per verificare il sicuro benessere del suo colon (per il quale potrei già da ora impegnarmi a scommettere sulla salute, con ottime speranze di vincita) quanto per mettere a tacere ... il suo cervello, che vive male, da sano con la paura di ammalarsi.
Ed allora una buona volta effettui l'esame che la libererà dalla paura, ma poi combatta la sua paura.
Aver effettuato studi statistici per età sull'incidenza del cancro del colon trasverso indica sicuramente una mente superiore e sviluppata, ma impiegata male.
Effettuato l'esame lasci stare i numeri e le percentuali, verifichi l'origine delle sue paure e le combatta. Altrimenti lei, eliminato il problema cardiaco, eliminato quello intestinale, rischia di trovare una nuova patologia e vivere da malato per morire ... sano.
Con sincera cordialita e, se può, perdoni la francezza
e se provassimo a parlare di donne, cucina, sport o altro ? Le sue paure sono le paure comuni a tutti gli esseri umani, specie nei medici che riescono a fare diagnosi prima ancora di aver avvertito un sintomo.
Nel suo caso penso che l'esame fondamentale sia la colonscopia, non tanto per verificare il sicuro benessere del suo colon (per il quale potrei già da ora impegnarmi a scommettere sulla salute, con ottime speranze di vincita) quanto per mettere a tacere ... il suo cervello, che vive male, da sano con la paura di ammalarsi.
Ed allora una buona volta effettui l'esame che la libererà dalla paura, ma poi combatta la sua paura.
Aver effettuato studi statistici per età sull'incidenza del cancro del colon trasverso indica sicuramente una mente superiore e sviluppata, ma impiegata male.
Effettuato l'esame lasci stare i numeri e le percentuali, verifichi l'origine delle sue paure e le combatta. Altrimenti lei, eliminato il problema cardiaco, eliminato quello intestinale, rischia di trovare una nuova patologia e vivere da malato per morire ... sano.
Con sincera cordialita e, se può, perdoni la francezza
Dr. F. Nardacchione
NB: qualunque sia il consulto la visita medica rimane imprescindibile
[#2]
Ex utente
Gent.mo dr Nardacchione, come ha ragione !
Apprezzo molto la Sua franchezza.
Solo una cosa: meglio che non parliamo di donne perchè ogni tanto mia moglie dà un'occhiata.
Boutade a parte, io mi rendo conto di essere "eccessivo".
Eppure ho una bella famiglia, un lavoro soddisfacente, interessante senza essere stressante (anche se avrei tanto voluto fare il medico), ho tempo libero, interessi, hobby...
Gli argomenti medici mi appassionano in quanto tali.
Sono laureato in fisica e lavoro nell'industria.
Quando avevo 21 anni mi venne la passioen per la medicina, improvvisa e fortissima, divoravo intere enciclopedie mediche; avrei voluto cambiare, ma i miei non erano ricchie mi supplicarono di finire gli studi intrapresi. E così feci.
Scusi lo sfogo autobiografico.
Ma secondo Lei dottore, cosa dovrei fare ? sono aperto a ogni Suo consiglio.
A risentirci
PS: cosa mi dice del Benefibra, in ogni caso un po' stitico lo sono...
Apprezzo molto la Sua franchezza.
Solo una cosa: meglio che non parliamo di donne perchè ogni tanto mia moglie dà un'occhiata.
Boutade a parte, io mi rendo conto di essere "eccessivo".
Eppure ho una bella famiglia, un lavoro soddisfacente, interessante senza essere stressante (anche se avrei tanto voluto fare il medico), ho tempo libero, interessi, hobby...
Gli argomenti medici mi appassionano in quanto tali.
Sono laureato in fisica e lavoro nell'industria.
Quando avevo 21 anni mi venne la passioen per la medicina, improvvisa e fortissima, divoravo intere enciclopedie mediche; avrei voluto cambiare, ma i miei non erano ricchie mi supplicarono di finire gli studi intrapresi. E così feci.
Scusi lo sfogo autobiografico.
Ma secondo Lei dottore, cosa dovrei fare ? sono aperto a ogni Suo consiglio.
A risentirci
PS: cosa mi dice del Benefibra, in ogni caso un po' stitico lo sono...
[#3]
Gentile amico,
anche mia moglie ogni tanto sbircia sul sito ma il era un pour parler generico. E' affascinante scoprire qualcosa di voi utenti perchè mentre noi consulenti abbiamo foto, curricula, e consulti alla portata di tutti, per voi utenti il discorso è differente, per cui spesso dobbiamo immaginare dalle vostre parole qualcosa di più. Quando poi c'è un ritorno quasi epistolare come nel suo caso, almeno a me, fa veramente piacere.
In merito alle medicine, discendendo da una famiglia stramba di medici, sono stato abituato al concetto che la natura è grande e le medicine devono essere usate poco. Le feci sono costituite per il 90% da acqua, quindi il primo consiglio da dare (ma sicuramente lei già lo sa) è quello di assumere un adeguato quantitativo di acqua almeno 2 litri al giorno. Successivamente fare molto movimento, seguire una dieta adeguata, cioè tutte cose che lei già sa.
In data 29 ottobre lei scriveva "Le mie feci sono di solito ben formate ma non dure, senza muco nè sangue, non in grande quantità nè di grosse dimensioni, ma penso sia normale visto che evacuo 2 volte al dì."
Le chiedo quindi perchè ricorrere allora a prodotti esterni ? Cosa è cambiato ? Possibile che la sua sia solo suggestione ?
Nel qual caso la prima cosa da fare è ... buttare via tutto. Libri, giornali, internet e quanbt'altro la condiziona nelle sue letture. In casi estremi, qualora non riuscisse a dominare da solo questo aspetto, potrebbe cercare di approfondire queste sue paure anche con qualche specialista della materia, per cercare di capire quale interruttore scatta nella sua psiche per indurla in questo stato. Molte volte gli specialisti possono individuare motivazioni inimmaginabili che sfuggono anche alla nostra percezione.
Nella speranza di esserle stato utile, ed avere ancora sue notizie la saluto cordialmente.
anche mia moglie ogni tanto sbircia sul sito ma il era un pour parler generico. E' affascinante scoprire qualcosa di voi utenti perchè mentre noi consulenti abbiamo foto, curricula, e consulti alla portata di tutti, per voi utenti il discorso è differente, per cui spesso dobbiamo immaginare dalle vostre parole qualcosa di più. Quando poi c'è un ritorno quasi epistolare come nel suo caso, almeno a me, fa veramente piacere.
In merito alle medicine, discendendo da una famiglia stramba di medici, sono stato abituato al concetto che la natura è grande e le medicine devono essere usate poco. Le feci sono costituite per il 90% da acqua, quindi il primo consiglio da dare (ma sicuramente lei già lo sa) è quello di assumere un adeguato quantitativo di acqua almeno 2 litri al giorno. Successivamente fare molto movimento, seguire una dieta adeguata, cioè tutte cose che lei già sa.
In data 29 ottobre lei scriveva "Le mie feci sono di solito ben formate ma non dure, senza muco nè sangue, non in grande quantità nè di grosse dimensioni, ma penso sia normale visto che evacuo 2 volte al dì."
Le chiedo quindi perchè ricorrere allora a prodotti esterni ? Cosa è cambiato ? Possibile che la sua sia solo suggestione ?
Nel qual caso la prima cosa da fare è ... buttare via tutto. Libri, giornali, internet e quanbt'altro la condiziona nelle sue letture. In casi estremi, qualora non riuscisse a dominare da solo questo aspetto, potrebbe cercare di approfondire queste sue paure anche con qualche specialista della materia, per cercare di capire quale interruttore scatta nella sua psiche per indurla in questo stato. Molte volte gli specialisti possono individuare motivazioni inimmaginabili che sfuggono anche alla nostra percezione.
Nella speranza di esserle stato utile, ed avere ancora sue notizie la saluto cordialmente.
[#4]
Ex utente
Lei Dottore è veramente un Medico: umano, oltre che professionalmente competente. Non è da tutti.
Dopo il responso okay della rettosigmoidoscopia, mi sento più sollevato, parecchio anche. Ho pure ripreso gli studi di filosofia e matematica nel tempo libero, da sempre mia passione, che negli ultimi tempi avevo abbandonato.
E in più ho finalmente trovato il coraggio di richiedere una colonscopia integrale, coraggio che prima non avevo.
Sull'opportunità di approfondire questa mia fobia con uno specialista, Lei ha ragione: psichiatra ? psicologo ? psicanalista ? cos'è meglio seocndo Lei ?
Arrivederci.
Dopo il responso okay della rettosigmoidoscopia, mi sento più sollevato, parecchio anche. Ho pure ripreso gli studi di filosofia e matematica nel tempo libero, da sempre mia passione, che negli ultimi tempi avevo abbandonato.
E in più ho finalmente trovato il coraggio di richiedere una colonscopia integrale, coraggio che prima non avevo.
Sull'opportunità di approfondire questa mia fobia con uno specialista, Lei ha ragione: psichiatra ? psicologo ? psicanalista ? cos'è meglio seocndo Lei ?
Arrivederci.
[#5]
Caro amico lei vuole ch'io rinovelli antico dolor ... di questo sito, con piacevoli discussioni tra psichiatri e psicologi.
Da medico penso che lo psichiatra possa essere più indicato anche se ci sono degli psicologi veramente in gamba.
Faccia una cosa: cominci a decidere lei e a lasciar perdere le opinioni altrui.
Lei è una persona di cultura e quindi è perfettamente in grado di discernere meglio di chiunque altro chi, dove, come e quando.
L'esperienza è la somma degli errori PROPRI e non altrui.
Io posso aver conosciuto splendidi psicologi ma nella sua città magari sarebbe meglio consultare uno psichiatra e viceversa.
Quindi ... mi faccia sapere e a presto
Da medico penso che lo psichiatra possa essere più indicato anche se ci sono degli psicologi veramente in gamba.
Faccia una cosa: cominci a decidere lei e a lasciar perdere le opinioni altrui.
Lei è una persona di cultura e quindi è perfettamente in grado di discernere meglio di chiunque altro chi, dove, come e quando.
L'esperienza è la somma degli errori PROPRI e non altrui.
Io posso aver conosciuto splendidi psicologi ma nella sua città magari sarebbe meglio consultare uno psichiatra e viceversa.
Quindi ... mi faccia sapere e a presto
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 9.1k visite dal 11/11/2008.
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