Discussione con amica

Buongiorno! Ho avuto una discussione con un'amica. In pratica lei mi accusa di averle detto delle bugie, di averla seguita e controllata,ma non è vero. Vorrei parlarne assieme ma lei non mi vuole più vedere ne sentire. Questo mi fa stare male, ho pensato anche al suicidio perché io a questa persona voglio bene veramente e non ci riesco a lasciare perdere. Non so come convincerla a parlare. Inoltre lei ha 40 anni in più di me e questo ora mi mette molta paura, cosa che prima invece non faceva. Mi sento depressa, continuo a piangere, non riesco quasi più a dormire e quando ci riesco mi sveglio di colpo dopo poco, ho sempre dolori forti di stomaco e testa, non posso più mangiare come prima perché vomito, non di mia volontà, penso sia lo stress e il nervoso della situazione. Vorrei provare a scriverle una lettera e dargliela di persona ma sicuramente si arrabbierà e sapendo questo ho paura. Inoltre ho già provato a parlarle e lei si è messa a urlare in mezzo alla gente, mi sono sentita uno schifo, sento che è tutta colpa mia, anche se so che se lei accettasse di parlare si potrebbero risolvere alcune cose.
Potete darmi un consiglio su come fare? E su come affrontare personalmente la situazione perché mi sento veramente male, non riesco più a fare nulla, cerco solo di isolarmi e non nascondo che ho pensato anche al suicidio. Mi sento inutile, prima avevamo un bel rapporto, ridevamo e scherzavamo,mi dava molti consigli e mi metteva sempre a mio agio, ora è cambiato tutto ma non capisco quali sarebbero le bugie che secondo lei le avrei detto. Tengo troppo a lei e non riesco a lasciar perdere. Penso che sapere quali siano le bugie e parlare anche del fatto che secondo l'ho seguita e controllata possa servirmi a stare meglio e se eventualmente non si può risolvere il problema almeno posso dire di averci provato e mi verrebbe più facile accettare la fine dell'amicizia. Spero possiate aiutarmi. Grazie
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

può capitare che ci siano incomprensioni nelle relazioni; può anche accadere che si decida di non vedersi più, perché le relazioni si possono chiudere...

Quello che mi pare singolare della tua narrazione è che tu abbia pensato al suicidio, quindi ad una soluzione drastica, davanti ad un problema, indipendentemente dall'entità del problema....

Reagisci spesso così quando ricevi brutte notizie?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
No, non ho mai reagito così, è la prima volta che mi succede e la cosa mi preoccupa molto. Mi sono anche spaventata molto.
Sono consapevole del fatto che in una relazione si può litigare e che si possono​ chiudere le relazioni, ma questa volta mi viene più difficile accettarlo perché le accuse sporte nei miei confronti non sono vere e anche perché la mia amica non mi vuole più parlare ne vedere. Questo suo comportamento mi fa pensare che le siano state riferite cose sbagliate, oppure che quella dalla parte del torto sia lei. Non riesco a darmi pace. Anche se so che la colpa non è mia, o per lo meno non tutta, mi sento talmente tanto in colpa che non riesco più a svolgere le normali azioni quotidiane e soprattutto non riesco più ne a mangiare ne ha dormire.
Vorrei un consiglio su come provare a chiedere a questa amica di parlare, ma non voglio che si metta a urlare perché la cosa mi fa molta paura, mi blocco e di conseguenza non riesco più a parlare e mi sento sempre peggio.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Ma scusa, se questa persona non desidera più parlare con te, se ritieni di non aver sbagliato, ecc... che senso ha pensarci ancora?
Probabilmente stai entrando in una dinamica ossessiva che non ti permette di fermarti per guardare la realtà lucidamente.

Saluti,
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dopo
Utente
Utente
Ci penso ancora perché quella persona mi ha aiutato in alcuni momenti difficili, mi ha saputo dare buoni consigli e io le ho confidato alcune cose che non ho mai detto a nessuno, alcune anche gravi. Ora quella persona va in giro a parlare di me e ho paura che vada a dire anche alcune cose a chi non deve proprio. Chissà la gente cosa penserà di me.
Io purtroppo non riesco a fare a meno di lei perché è l'unica vera amica seria che ho. Senza di lei io sono sola. Non ho neanche un buonissimo rapporto con i genitori e lei minaccia di telefonare a mio padre.
Inoltre non accetto la cosa perché essere accusata di stalking non è bello, tanto più se non è vero, e può compromettere il mio futuro, già difficile di per sè. Se non le volessi così tanto bene avrei già lasciato perdere ma invece non ce la faccio.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"è l'unica vera amica seria che ho. Senza di lei io sono sola. "

Potresti riconsiderare questa idea alla luce dei fatti: come puoi definire un'amica una persona che ti tratta così? Non frequenti coetanei?
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dopo
Utente
Utente
È stata l'unica che durante periodi difficili mi è stata vicina e ha cercato di aiutarmi.
Non frequento quasi mai ragazze della mia età, massimo una volta al mese, perché io ho un carattere tranquillo, non mi piace andare a ballare o fare tardi la sera, non amo fare shopping, invece loro si, inoltre non ho nemmeno un ragazzo quindi sono sempre sola con i miei genitori con cui non riesco ad avere​ un bellissimo rapporto, non riesco a confidarmi, a parlare di me, dei miei gusti, di quello che mi piacerebbe fare. Mi sento un pò sottomessa a loro. Con questa amica no, stavo bene, era molto simpatica. Non mi sono affezionata a lei per niente. Non sono nemmeno una persona che si affeziona a tutti, però quando lo faccio, nel momento in cui accade una discussione del genere, ci sto molto male. Ho anche gusti diversi dai ragazzi della mia età perché sono pochi i ragazzi di vent'anni a cui piace l'arte, la musica classica o sacra, visitare città, fare fotografie che non siano selfie, ecc. Questa persona invece ama l'arte, infatti dipinge, e tanto altro che piace anche a me.