Matrimonio in crisi con scarsa collaborazione da parte del marito ed aggressività

Buongiorno dottori, vi avevo scritto poco tempo fa, parlandovi dei problemi tra me, mio marito ed i nostri figli. Visti i problemi irrisolti, ci siamo decisi a rivolgersi ad una terapeuta di coppia, che ci sta aiutando. Intanto, ci ha chiesto di mettere sul foglio 3 desideri che vorremmo che l'altro si impegnasse a mettere in pratica, per il benessere della coppia. Io mi sto impegnando, mentre lui meno e questo mi ferisce e mi fa sentire demotivata.Quando glielo ricordo, mi dice:" IO SON FATTO COSÌ", e questa frase mi ferisce molto...credo che ognuno possa fare del proprio meglio, se vuole, per migliorarsi....senza scuse. Parto dal presupposto che caratterialmente siamo molto diversi: io tendenzialmente calma e riflessiva; lui arrogante, prevaricante e a tratti violento (mi costa ammetterlo).L'altra sera, nostro figlio piccolo mi ha deliberatamente provocato, facendo una battutaccia sui genitori di mio marito (causa di discussioni tra noi e motivo del nostro sofferto trasferimento). Io avevo promesso di non parlarne per prima e di non criticarli, cosa che mi sto impegnando a fare....così gli ho spiegato CON CALMA che loro non ci sono e che cmq non è giusti che dica così, dato che è a conoscenza di tutto il male che ci hanno fatto. A quel punto, mio marito è scattato....come una furia.....urla, spintoni. Di una cosa che stavo cercando di risolvere in un attimo, lui l'ha peggiorata e fatta protrarre fino al giorno dopo. Ha urlato che avevo giurato di non parlarne +....ma non l'ho fatto per prima. Nostro figlio, arrabbiato, mi ha provocato senza che centrassi nulla. Io ho atteso la quarta....mio marito non è arrivato nemmeno alla prima. Mi ha mandato in lacrime fuori casa, tirandomi per il braccio, nonostante stessi piangendo e davanti ai bambini....:" vai a farti un giro,così ti calmi"). Quando gli ho chiesto con che diritto mi stesse buttando fuori, mi ha detto:" Ti sto accompagnando fuori, non buttando, perchè sei agitata (lui lo era più di me, n.b.).....e cmq posso, perchè sono l'intestatario dell'appartamento".
Questa è la sua concezione.
So che per 5 anni l'ho esasperato, criticando la sua famiglia quando non avrei dovuto pensarci....ma è stato tutto traumatico per me; ogni giorno mi svegliavo triste e coi sensi di colpa per aver lasciato i miei (pur non avendo alternativa), ma so che non è stato facile nemmeno per lui...nemmeno ora, data la situazione difficile odierna: l'affitto che ha sulle spalle, il mio aut-aut col suo fumo, la dott.ssa che da direttive, i rapporti sporadici e difficili coi suoi, la mia,diciamo, depressione, il prestito che ha chiesto per cambiare casa,i figli che vanno male a scuola, che non ascoltano e che litigano di continuo....ma ciò che mi chiedo è: fino a che punto è giustificabile la sua aggressività nei miei confronti? Di un uomo che, se incappi per sbaglio (e magari nemmeno per causa tua), nell'argomento PARENTI SUOI, ti maltratta in malo modo?? Può amarti davvero?? Sono arrivata a credere che non mi ami davvero
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Signora,

non possiamo sapere se suo marito la ami o meno, ma da quanto scrive sembra piuttosto chiaro che è una persona che non si risparmia quanto a manipolazioni e a comportamenti aggressivi volti a far si che lei gli "ubbidisca" - comportamenti che configurano probabilmente un reato, se le sta mettendo le mani addosso, cosa sulla quale la invito a meditare perchè queste situazioni possono peggiorare drammaticamente.

Cosa l'ha attratta in lui quando lo ha conosciuto?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
In realtà, a parte la gelosia ed il suo pensar male ed il carattere fumantino (è stato tradito dall'ex moglie anni fa), l'ho sempre visto come un uomo dolce, premuroso, affascinante...ha sempre cercato di non farmi mancare niente....si è sempre fatto in 4 per noi; questo devo ammetterlo. Io so di aver sbagliato su un fronte: l'avergli dato addosso di continuo, provocandolo sul fatto dei suoi e dicendo loro parole (con lui)..... Ci siamo trasferiti, con la promessa mia di non parlarne più; aveva promesso che se la sarebbe vista lui con loro. Questa cosa, ammetto di non averla fatta; per questo mi ha detto piu volte di aver fallito venendo qua.... credeva che avremmo ricominciato a vivere pensando a noi, invece no. Ho sempre fatto casino anche le volte che lui voleva portarli su dalla sua famiglia anche solo per 20 minuti, a Como, dove ci sono i suoi ed i miei.... diceva che era un diritto loro, e che io non era giusto lo impedissi. Mio padre è morto a marzo e mi ha sempre recriminato di sbagliare, sotto questo punto di vista. Mio figlio ha fatto la cresima e, pur di non vederli, ho rinunciato anche a mia mamma in quel giorno tanto importante....Lui l'ha visto come un dispetto.
So di aver sbagliato....
Ciò che mi porta ancora a lottare per tenere su questo matrimonio, non sono solo i bambini, ma anche questa consapevolezza: di aver provocato anche io in tutti questi anni. A parole. Opponendomi su tutto ciò che riguarda quelle persone e a discapito della serenità familiare. Desiderava anche cercassi un lavoro, sperando che così mi sarei sentita meglio e avrei pensato meno, cosa che ho fatto inizialmente per poi non farlo più. Spesso mi ha detto che riesco a farlo uscire di testa col mio comportamento.....che se non si parla di certi argomenti, si può vivere bene; che non ho ancora capito che la sofferenza l'hanno provocata anche e soprattutto a lui.
Io tengo a lui.... mi piacerebbe che le cose si risolvessero.....
E cmq, è un carabiniere
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Ognuno di voi ha fatto degli errori, ma lei si è trovata a subire scelte non sue e anche una serie di aggressioni fisiche da parte di suo marito.
Se entrambi siete esasperati avete fatto bene a rivolgervi ad una psicologa che si occupa di coppie, ma entrambi dovete collaborare se desiderate recuperare il rapporto.
Se è solo uno dei due a desiderarlo, nella fattispecie lei, e se il suo movente principale è il pensiero di essere corresponsabile dei problemi che avete (come se non potesse allontanarsi prima di aver messo tutto a posto) non so quante possibilità ci siano di modificare il modo in ci vi relazionate.
Di questo però dovete parlare con la mia collega che vi sta seguendo e vi conosce di persona: avete appena iniziato le sedute ed è possibile che, con impegno e costanza, la situazione cambi in meglio.
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dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Grazie di cuore, dottoressa.
In realtà, no, non mi muove solo il fatto di sapere di essere corresponsabile....io lo amo davvero, altrimenti non avrei sopportato tanto, non avrei pensato alla terapia di coppia, non sarei arrivata fino a qua. Ciò che mi impensierisce, è mio marito.... sembra fare più fatica ad attenersi alle indicazioni della dottoressa e pare essere molto più sfiduciato di me.....
Dice che secondo lui è stata tirata troppo la corda e la stessa dottoressa ha chiesto a noi come mai abbiamo aspettato tanto prima di farci aiutare. Credevamo di riuscire a superare tutto da soli....
Purtroppo è una somma di fattori che ci portano ad essere al limite; anche la mancanza di spazi nostri...d'intimità rilassata.... i nostri figli creano problemi a scuola, litigano, la sera ci tocca dividerli, a scapito dei nostri momenti assieme. Spero davvero si riesca a fare qualcosa......io ce la metterò tutta.....col cuore. Spero anche lui.....
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"Ciò che mi impensierisce, è mio marito.... sembra fare più fatica ad attenersi alle indicazioni della dottoressa e pare essere molto più sfiduciato di me....."

Spesso un percorso psicologico di coppia non è affrontato con lo stesso animo e atteggiamento da entrambi i partner.
Se ha il dubbio che quella di suo marito non sia solo "sfiducia" nel percorso, ma mancanza di amore per lei, le suggerisco di parlarne nel corso della prossima seduta.

Mi faccia sapere!