Ansia da bagno

Salve a tutti.
Mi chiamo Francesco, sono un ragazzo di 23 anni.
Vi scrivo per capire come poter risolvere il mio problema. Circa 2 anni fa, tornando dall'università, mi venne un attacco forte di pancia. Purtroppo, poiché ero alla guida, il dolore di pancia ,accompagnato da forte necessità di evacuazione, prese il sopravvento su di me, e capendo di non poter resistere perche casa mia era ancora lontana, me la feci letteralmente sotto.
Quella scena per me è stata straziante, imbarazzante, sapere di aver perso il controllo del mio corpo mi aveva davvero distrutto.
Racconto ciò per dirvi che ormai da quel giorno l'ansia che accada una cosa del genere sta limitando molto la mia vita.
Uscire per me è sempre un problema, anche rimanere bloccato nel traffico col pensiero che mi venga , e puntualmente mi viene, e non posso usufruire di un bagno.
Sono ormai certo che quest'ansia che mi genero , questa paura di un mal di pancia improvviso sia la causa che poi mi porta ad avere uno stimolo.
Purtroppo a volte , sbagliando, effettuo riti come l'evacuare prima di scendere , portare fazzoletti o pensare già prima di scendere dove poter defecare in caso di necessità, mi stanno limitando e accrescendo il mio prolema.
Quando sono a casa ovviamente cio non accade e spesso riesco anche a resistere appena ci penso e mi faccio venire lo stimolo.
Io voglio uscirne da questa situazione e chiedo:
Trattenere questo stimolo forte di evacuazione generato dalla mia ansia, potrebbe portarmi delle conseguenze?
Segnalo inoltre cue soffro comunque di colite causata da una cattiva alimentazione nell'infanzia.
Latte caldo, caffe e fritti mi provocano subito problemi, diarrea e feci mucose.

Grazie mille. Vorrei sapere come poter cominciare a limitare questi problemi.
[#1]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
lei ha spiegato benissimo il suo disagio e le dinamiche che lo sostengono.
Da un primo occasionale episodio, la paura di perdere il controllo del suo corpo, il timore costante che possa accadere di nuovo
i rituali preparatori prima di uscire. Un circolo vizioso che si autoperpetua e che occorre spezzare.

Non cerchi soluzioni fai da te peraltro inefficaci o addirittura peggiorative del problema.
Dai disagi di natura ansiosa, quale appunto sembra essere il suo, si può uscire anche in tempi non necessariamente lunghi con le cure appropriate, come ad esempio un'eventuale psicoterapia, previa diagnosi diretta.
Si rivolga dunque a un nostro collega, anche presso le strutture ASL deputate.

Inoltre se non è seguito per la colite, consulti quantomeno il suo medico o uno specialista.

Cordialità

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille dottoressa.
Però io vorrei principalmente tentare di risolvere il problema senza ricorrere ad una psicoterapia, perché capita, il 80% delle volte, che riesco a limitare il problema evitando di pensarci.
Volevo chiederle però, eventualmente mi venga questo stimolo, trattenendo posso causare problemi o essendo legato all'ansia posso tranquillamente trattenerla?
Le spiego, io ho il timore di farmela addosso quando capita questo stimolo dovuto a quest'ansia, e cerco di andare in bagno perché temo di trattenerla per paura anche di subire qualche problema a livello di blocco.
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